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Cronaca

Catania, riunione in Prefettura per aggiornare piano emergenza Etna

Il Prefetto ha rappresentato l’esigenza di procedere all’aggiornamento delle attuali procedure speditive di allertamento rischio vulcanico e di fruizione della zona sommitale del vulcano, adottate con Ordinanza prefettizia del 4 aprile 2013

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A Catania si è tenuta in Prefettura una riunione per l’aggiornamento della pianificazione di emergenza Etna, con specifico riferimento anche alle procedure di accesso alle quote sommitali del vulcano.  All’incontro, presieduto dal Prefetto dr.ssa Maria Carmela Librizzi, hanno preso parte i Comuni interessati agli accessi alle quote sommitali, il Direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Catania, il Dirigente della Protezione Civile Regionale preposto al servizio per il rischio sismico e vulcanico, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, dell’Ispettorato Ripartimentale Foreste, del Parco dell’Etna, del Corpo Nazionale Soccorso Alpino, del Collegio Regionale Guide Alpine e Vulcanologiche.

Nel suo intervento introduttivo, il Prefetto ha rappresentato l’esigenza di procedere all’aggiornamento delle attuali procedure speditive di allertamento rischio vulcanico e di fruizione della zona sommitale dell’Etna, adottate con Ordinanza prefettizia del 4 aprile 2013. Tali modifiche, ha proseguito il Prefetto, sono ormai divenute necessarie in considerazione della nuova morfologia delle aree sommitali del cratere e della dinamica dei recenti fenomeni eruttivi, delle modifiche normative intervenute in materia di Protezione Civile e dell’introduzione dei nuovi sistemi di allerta che si avvalgono di tecnologie di ultima generazione (ETNAS e SIC ALERT).

Il Direttore dell’INGV ha infatti evidenziato, sulla base dei dati scientifici raccolti dal proprio Istituto, quali sono stati i cambiamenti avvenuti nelle aree sommitali del cratere in seguito alle eruzioni avvenute negli ultimi anni. Tali eventi parossistici hanno imposto di modificare e ampliare i confini della zona gialla, ovvero dell’area di maggiore pericolosità del Vulcano, al fine di garantire migliori condizioni di sicurezza.  Il Direttore dell’INGV ha anche chiarito che nella fase attuale dell’attività del Vulcano, in ragione dell’Ordinanza di Protezione Civile del 3 luglio 2024, la zona gialla è interdetta, a prescindere dal grado di allerta del Vulcano.

Restano invece consentite, in assenza di allerta specifica, le attività sul resto delle zone sommitali. Il dirigente della Protezione civile Regionale preposto al servizio per il rischio sismico e vulcanico ha chiarito le modalità di funzionamento del nuovo sistema di allerta ETNAS, che prevede tre livelli graduali di rischio − F0, F1, F2 – distinti sulla base della pericolosità dei fenomeni eruttivi.  Al passaggio dal livello F0 al livello F1, anche la zona sommitale contigua alla zona gialla e identificata come zona rossa, viene interdetta e si procederà, come già avvenuto, a inibire l’accesso a tutta la zona sommitale con ordinanze di competenza dei Sindaci dei Comuni interessati.

Il Prefetto di Catania ha ribadito che il nuovo Piano terrà conto di tutte le novità scientifiche e tecnologiche emerse e dei nuovi sistemi di allerta predisposti dalla Protezione Civile e ha insistito sulla necessità di assicurare diffusione massima alle ordinanze comunali implementando, grazie all’ausilio dell’INGV e della Protezione Civile, un meccanismo di comunicazione immediata degli alert emessi dal sistema ETNAS sui display presenti nel territorio dei Comuni interessati, nonché sperimentando eventuali sistemi di allerta sonori che avvertano i fruitori presenti nelle aree a rischio.

In conclusione, il Prefetto ha richiamato l’esigenza di promuovere ulteriormente la cultura della prevenzione del rischio anche attraverso l’apposizione di pannelli informativi, da collocare presso i principali punti di accesso turistici sull’Etna, contenenti indicazioni plurilingue sull’abbigliamento consono alle condizioni climatiche e morfologiche dei sentieri nonché sui comportamenti da adottare in caso di allerta.

Intanto con la variazione di bilancio approvata nelle scorse ore dal parlamento siciliano l’ARS ha destinato un milione di euro ai comuni impegnati nella raccolta straordinaria di cenere dell’Etna.  Lemendamento in manovra finanziaria autorizza l’assessore alle Autonomie locali Andrea Messina a erogare “contributi straordinari per concorrere alle spese sostenute dai comuni per la rimozione della cenere vulcanica prodotta dagli eventi parossistici del vulcano Etna nell’anno 2024”.

Cronaca

Catania, arrestato 18enne per detenzione ai fini di spaccio

I poliziotti appena entrati nello stabile dove si trovava il ragazzo, hanno appurato la presenza di un portone blindato e un cancelletto, una piccola finestrella utilizzata per la cessione della droga e telecamere di video sorveglianza

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Ha tentato di disfarsi della droga gettandola nel wc. La polizia però lo ha colto con le mani nel sacco e lo ha bloccato. Un 18enne catanese è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Qualche pomeriggio fa i poliziotti impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno notato uno strano via vai di gente provenire da un’abitazione in via del Maggiolino, nel quartiere di Librino.

Insospettiti, hanno deciso di effettuare un controllo all’interno dello stabile e appena entrati hanno potuto appurare come il cortiletto interno, dinanzi l’abitazione, era stato adibito ad hoc per lo smercio di droga. Un portone blindato ed un cancelletto in ferro bloccavano il passaggio, una piccola finestrella in ferro era utilizzata per la cessione della sostanza, e vi erano installate anche telecamere di video sorveglianza che registravano le vie circostanti e l’esterno dell’abitazione stessa.

Dopo aver bussato insistentemente alla porta, i poliziotti sono riusciti ad accedere all’abitazione, appurando che era stata adibita a una vera e propria piazza di spaccio. All’interno i poliziotti hanno trovato due uomini, uno dei quali ha ammesso di essersi recato in quel luogo proprio per acquistare la sostanza stupefacente, mentre l’altro, il 18enne, è risultato essere il proprietario del locale, dimostrandosi parecchio nervoso e insofferente al controllo. Nel bagno dell’abitazione gli agenti hanno notato la presenza di acqua per terra in prossimità del wc e, pertanto, hanno deciso di verificare se all’interno del condotto vi droga rimasta incastrata. Rinvenuti 5 grammi di crack e un bilancino di precisione ancora perfettamente funzionante.

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Cronaca

Catania, tenta di aggredire medico del Policlinico: arrestata una 45enne

La donna è stata posta ai domiciliari con l’accusa di lesioni, minacce ed interruzione di pubblico servizio

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Infastidita per l’attesa al pronto soccorso dell’ospedale Policlinico di Catania, una 45enne catanese, ha inveito contro il personale sanitario, ma la sua azione è stata bloccata prontamente dalla Polizia di Stato che l’ha arrestata per lesioni, minacce ed interruzione di pubblico servizio, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.

La donna si è presentata alle prime ore del mattino in pronto soccorso in codice azzurro. Una volta fatta accomandare in barella, nell’ambulatorio, per essere visitata, visibilmente infastidita per l’attesa, avrebbe preteso che i medici effettuassero subito una tac ed una risonanza magnetica, minacciandoli di denunciarli se non l’avessero assecondata. A quel punto un infermiere del reparto sarebbe stato costretto ad intervenire per tranquillizzarla, cercando di rassicurarla, dicendole che sarebbero stati espletati tutti gli esami ritenuti necessari dai medici. La 45enne, tuttavia, in stato di alterazione, avrebbe minacciato il suo interlocutore proferendo frasi come: “stai zitto…ti do una pedata in pancia, ti ammazzo!”

Subito dopo, improvvisamente, alzandosi dal lettino con uno scatto fulmineo, avrebbe tentato di colpire con un calcio l’infermiere che, tuttavia, sarebbe riuscito a parare il colpo con la mano, riportando un trauma contusivo all’arto con prognosi di 3 giorni. Non paga di ciò, la donna gli avrebbe scagliato contro due bottiglie contenenti soluzioni farmacologiche, che fortunatamente il sanitario sarebbe riuscito a schivare.

A quel punto, prima che la situazione potesse degenerare ulteriormente, è intervenuto personale del Commissariato di pubblica sicurezza “Borgo-Ognina”, in servizio al posto di Polizia presente in ospedale, che, avvalendosi dell’ausilio delle guardie giurate, presenti al pronto soccorso, dopo aver messo in sicurezza il personale sanitario, ha bloccato e arrestato la donna, la quale su disposizione del Pm di turno è stata sottoposta agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida prevista per la giornata odierna.

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