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Cronaca

Catania, sequestrati beni per 1,5 milioni di euro ad uomo vicino al clan Santapaola

Il provvedimento ha interessato un sorvegliato speciale di 60 anni

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Sequestrati dagli agenti della Divisione Anticrimine della polizia di stato e della Squadra Mobile di Catania beni per 1,5 milioni di euro a un sorvegliato speciale di 60 anni, Giovanni Fraschilla, ritenuto vicino al clan Santapaola. Il sequestro  ha riguardato tre imprese commerciali tra Catania e Giardini Naxos (Messina), una del settore del noleggio veicoli, quattro immobili , undici veicoli e numerosi rapporti finanziari.

Il provvedimento di sequestro, emesso su proposta del Questore di Catania Vito Calvini ed in stretto raccordo con la Procura distrettuale, trae spunto dalle indagini della polizia di stato su un tentativo di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore che hanno consentito di individuare persone organiche al clan Santapaola. Fra quest’ultime Francesco Santapaola, 44 anni – figlio di Salvatore Santapaola che è cugino del boss Benedetto, Cesare Marletta, di 51, cognato di Fraschilla, Nicolò Andrea Corallo, di 41, e altre persone ritenute vicine al clan. Fra quest’ultime anche Giovanni Fraschilla, con precedenti penali e di polizia per reati fra cui omicidio volontario aggravato, sequestro di persona e porto illegale di armi, tentata estorsione, associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato.

Le indagini hanno consentito anzitutto di delineare la “pericolosità sociale” di Giovanni Fraschilla e di individuare i cespiti patrimoniali e le attività commerciali intestate fittiziamente ad altri e a lui riconducibili acquisiti attraverso il reimpiego di danaro proveniente dalle attività illecite e di evidenziare una “forte sperequazione” tra i redditi di Fraschilla e quelli del proprio nucleo familiare e i beni, ritenuti “frutto e reimpiego dei proventi delle attività illecite commesse.

Cronaca

Catania, getta droga nel water ma la Polizia la recupera tra i liquami, 43enne arrestato

Si tratta di 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina, mentre è stata ritrovata a seguito di una perquisizione domiciliare una somma pari a circa 27 mila euro

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Avrebbe escogitato un piano per sbarazzarsi della droga attraverso il water per poi recuperarla tramite un pozzo nero realizzato direttamente in casa. L’ideatore sarebbe stato un 43enne catanese che è stato arrestato dalla polizia. Nel corso di un servizio di controllo di Picanello, centro storico di Catania,  i poliziotti hanno notato strani movimenti proprio dinnanzi l’abitazione dell’uomo noto alle forze dell’ordine.

Da qui è scattato il controllo nella casa del 43enne. Non appena hanno bussato al portone di casa, i poliziotti hanno sentito il rumore dello scarico del water in azione e, non appena il proprietario ha aperto la porta è stato avvertito un fortissimo odore di marijuana. Grazie alle tracce d’acqua presenti sul pavimento i poliziotti sono arrivati nella lavanderia, luogo in cui è stata scoperta una botola piazzata proprio al centro della stanza. Una volta sollevato il coperchio è stato possibile scoprire il pozzetto nero, congegnato proprio per disfarsi della droga in modo rapido nel caso di visite indesiderate delle forze dell’ordine.

Infatti, una volta tirato lo sciacquone, la droga gettata nel water passava nel pozzetto dove l’uomo avrebbe potuto recuperarla, individuandola tra i liquami. Recuperati dalla polizia ben 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina. La perquisizione è stata estesa all’intero appartamento e ha consentito di ritrovare un’ingente somma di denaro, pari a circa 27 mila euro, ritenuta palesemente provento dell’intenso traffico di droga, considerato che, oltre a non essere occupato in alcuna attività lavorativa, il 43enne ha precedenti di polizia giudiziaria legati al mondo della droga.

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Cronaca

Catania, coniugi nascondevano armi e droga, arrestati dai carabinieri

Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina nonche due pistole scacciacani modificate, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti anti proiettili

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A Catania una coppia di coniugi, di 59 e 46 anni, è stata arrestata dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale per detenzione abusiva di armi clandestine e per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari dell’Arma hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina e una macchina per la preparazione di confezioni di sottovuoto.

In uno scantinato in uso alla coppia i carabinieri hanno sequestrato due pistole scacciacani modificate e rese offensive e letali considerate pertanto clandestine, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti antiproiettili. La coppia è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.

 

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