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Cronaca

Catania, stretta contro i parcheggiatori abusivi, controlli della Polizia di Stato

Sanzionati 10 soggetti, di cui cinque denunciati per inosservanza del Dacur

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A Catania la Polizia di Stato ha intensificato il pattugliamento  nel  territorio cittadino per prevenire fenomeni di illegalità diffusa. La Questura ha messo a punto una nuova stretta per contrastare l’attività illecita dei parcheggiatori abusivi che, sfruttando il periodo di festa, hanno tentato di prendere d’assalto alcune zone maggiormente frequentate, soprattutto a ridosso di negozi ed esercizi commerciali.

Grazie ad una costante azione di controllo, i poliziotti hanno sanzionato negli ultimi giorni 10 parcheggiatori abusivi, 8 catanesi e 2 stranieri, che, alla vista degli agenti, hanno cercato di dileguarsi, tra le vie del centro storico, senza riuscirci. Infatti, i poliziotti sono riusciti a individuarli in flagranza mentre compivano gesti inequivocabili agli automobilisti in cerca di un parcheggio per la propria auto. Tutti sono stati fermati per essere identificati e sanzionati amministrativamente come previsto dal Codice della Strada, con contestuale sequestro delle somme illecitamente guadagnate.

Inoltre, gli accertamenti eseguiti nell’immediatezza dai poliziotti hanno permesso di constatare come sei dei dieci soggetti controllati sono risultati destinatari del Dacur, il provvedimento amministrativo che vieta loro di frequentare e stazionare nelle strade e nelle piazze dove, già in passato, sono stati sorpresi a compiere l’attività illecita di “posteggiatore”.

Per questa ragione, un 64enne, fermato in piazza Borsellino, un 51enne beccato in via Beato Bernardo, due 44enni e un 40enne trovati in via Dusmet sono stati denunciati, in stato di libertà, per inosservanza del Dacur. Invece, in via Sturzo sono stati sanzionati due uomini, rispettivamente di 30 e 35 anni, entrambi stranieri, i quali hanno dichiarato ai poliziotti di aver svolto per la prima volta l’attività di parcheggiatori abusivi.

 

Cronaca

Riposto, dopo aggressione ad arbitro arriva stangata per la società Russo Sebastiano Calcio

Squadra esclusa dal campionato Allievi/Under 17 per la stagione 2025-2026, otto calciatori “esclusi da qualsiasi rango o categoria fino al 5 aprile del 2030”, altri due squalificati per lo stesso periodo e un altro per tre anni, fino al 4 aprile 2028.

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Squadra esclusa dal campionato Allievi/Under 17 per la stagione 2025-2026, otto calciatori “esclusi da qualsiasi rango o categoria fino al 5 aprile del 2030”, altri due squalificati per lo stesso periodo e un altro per tre anni, fino al 4 aprile 2028. E’ la stangata del giudice sportivo della Lega nazionale Dilettanti sulla società Russo Sebastiano Calcio Riposto per l’aggressione all’arbitro 19enne della sezione di Acireale durante la gara del 5 aprile scorso.

Una “violenza inaudita”: così il giudice sportivo della Lega Dilettanti comitato Sicilia motiva la stangata al Riposto Squalificato, fino al 30 giugno 2025, anche l’allenatore, Maurizio Anastasi e inibito, fino alla stessa data, Rosario Previtera Rosario, dirigente addetto all’arbitro. Il direttore di gara medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Acireale è stato dimesso con una prognosi di sette giorni. Nel provvedimento il giudice sportivo segnala, in premessa, che “nonostante l’inagibilità delle tribune i dirigenti della società ospitante consentivano l’ingresso di circa 150 persone”, tutte riconducibili alla squadra locale stessa.

“Subito dopo il triplice fischio – ricostruisce il giudice sportivo – si avvicinavano all’arbitro, con fare minaccioso, diversi tesserati della Rsc Riposto rivolgendogli frasi minacciose”. L’arbitro avrebbe tentato di sottrarsi all’aggressione, ma non ci sarebbe riuscito perché “colpito da un calcio sferrato con forza che lo faceva cadere”. Durante la corsa il direttore di gara “notava che i cancelli che collegano la tribuna al terreno di gioco erano stati deliberatamente aperti per permettere l’ingresso dei sostenitori della Rsc Riposto che intendevano aggredirlo”. Il giudice sportivo ricostruisce la violenza dell’aggressione con i giocatori che lo hanno colpito con calci e pugni mentre era a terra e uno di loro gli urlava contro “devi morire” e un altro lo apostrofava con “te la sei cercata”.

Un calciatore, ricostruisce il direttore di gara riportato dal giudice sportivo, “lo colpiva ripetutamente e con violenza inaudita con pugni, schiaffi al volto e ad un fianco provocandogli forte dolore e stordimento”. Anche l’allenatore e un dirigente della società intervenuti per “tentare di calmare i propri calciatori, senza riuscirvi”, hanno allontanato l’arbitro dicendogli “te la sei cercata, te la meriti”. Insulti e minacce sono continuati anche quando il giovane direttore di gara è entrato negli spogliatoi e quando li ha lasciati, grazie alla scorta dei carabinieri, alla guida della propria auto che è stata danneggiata, con la società chiamata dal giudice sportivo a risarcire le riparazioni della vettura se richiesto dall’arbitro.

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Cronaca

Catania, aggredisce due sanitari del Policlinico, arrestato 19enne

La dinamica dell’accaduto è stata analizzata tanto dalle dichiarazioni delle “vittime” e dei presenti in quel momento, quanto dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella struttura ospedaliera

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I carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa, con i colleghi della stazione di Catania Nesima, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di un 19enne catanese.

Secondo quanto accertato dai militari dell’Arma il 19enne lo scorso 3 gennaio, in concorso con un’altra persona, avrebbe aggredito con pugni e calci, nel reparto di pediatria del Policlinico di Catania, due sanitari. Il tutto sarebbe nato da un rifiuto ad una sua pregressa richiesta di informazioni sullo stato di salute di una minore ricoverata.

La dinamica dell’accaduto è stata analizzata tanto dalle dichiarazioni delle “vittime” e dei presenti in quel momento, quanto dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella struttura ospedaliera. Il 19enne è stato rinchiuso in carcere per lesioni personali aggravate.

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