Emozione, orgoglio e un successo travolgente. Così si può riassumere il concerto tenuto lo scorso 13 ottobre dall’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania nella prestigiosa sala della Philharmonie di Berlino. Un appuntamento sognato, preparato con cura per mesi e vissuto come un traguardo da raggiungere, che ha regalato al pubblico tedesco una serata di grande musica.
Protagoniste le opere di Sergej Rachmaninov e le musiche del maestro compositore Giovanni Ferrauto, capaci di emozionare e annullare ogni distanza tra palco e platea. A dirigere l’orchestra, composta da oltre 90 tra i migliori studenti e docenti del Conservatorio e le mani del pianista Dmitry Shishkin, Epifanio Comis, figura chiave di questo straordinario progetto e al tempo stesso alla conclusione del suo mandato come direttore. Un impegno totale, il suo, testimoniato sin dalle prime fasi organizzative, dallo studio dettagliato della pianta della sala fino all’attenzione maniacale per ogni aspetto esecutivo.

Eppure, il concerto si è tenuto in una delle città più vive e musicalmente competitive d’Europa. A Berlino, dove ogni sera si sovrappongono eventi di ogni genere-dai concerti jazz alle rock band internazionali, dalle rassegne alternative agli spettacoli dei grandi nomi della musica classica-il pubblico ha comunque scelto di esserci. Ha preferito l’emozione autentica di un’orchestra giovane e appassionata al richiamo dei Coheed and Cambria, della Gustav Peter Wöhler Band, del fenomeno Spotify Bac, e persino alla raffinata rassegna Concerti Spectrum, che ospitava artisti del calibro di Boris Brovtsyn e Diana Ketler. Il concerto del Conservatorio Bellini ha retto il confronto. E ha trionfato.
Una vittoria costruita nel tempo, come ha ricordato il maestro musicologo Giuseppe Montemagno: “Il successo di questo concerto parte da lontano. La grande famiglia del Conservatorio si è ampliata negli anni, con una programmazione attenta che ha bruciato le tappe. Tra gli ospiti della serata anche Yun Zeng, primo corno dei Berliner Philharmoniker, che solo pochi mesi fa aveva tenuto una masterclass a Catania. Vedere i nostri ragazzi così concentrati e partecipi è stata un’emozione fortissima, che rimarrà scolpita nelle nostre storie personali, come in quella del Conservatorio.” Parole che emozionano basta dare uno sguardo sui social.
Non mancano i ringraziamenti, autentici e sentiti, rivolti al Maestro Epifanio Comis, figura centrale di questo percorso. Il docente di percussioni Giovanni Caruso ha scritto: “Questa esperienza resterà memorabile per sempre. Grazie a Comis per il suo impegno, la condivisione e le grandissime competenze in tutti i settori coinvolti. L’orchestra, partita dal nulla, oggi può dirsi pari – se non superiore – a tante formazioni professionali.”

Riconoscimenti anche per il lavoro del M° Giovanni Anastasio, che a breve riceverà l’investitura a nuovo direttore del Conservatorio, e al presidente Carmelo Galati, del direttore amministrativo Omar Moricca e di tutti i docenti che hanno contribuito al successo.
Carlotta Cosentino sintetizza così l’esperienza: “Abbiamo vissuto un sogno… Grazie Conservatorio V. Bellini di Catania.” Ettore Pappalardo, rivolgendosi al Maestro Comis, aggiunge: “Ci avete dato l’opportunità di esibirci in una delle sale più prestigiose al mondo. Grazie per ciò che fate ogni giorno per noi studenti.” Alice Romano racconta: “Suonare in un luogo così è stato un privilegio immenso. Sapere che tra il pubblico c’erano membri dei Berliner ha reso tutto ancora più emozionante. Mi sono commossa, profondamente. Non capita spesso di sentirsi così vivi.”
Egle Denaro sottolinea: “Non ci sono parole per descrivere questa meravigliosa esperienza! Il fatto che membri dei Berliner Philarmoniker siano rimasti colpiti dal valore della nostra orchestra la rende ancora più speciale.”
Infine, Salvatore Lo Re, ex alunno, esprime tutta la sua gratitudine: “Grazie caro Maestro per tutto ciò che, instancabilmente, fa per portare alto in tutto il mondo il nome del nostro amato Conservatorio e della nostra Catania. Anche da ex studente, vivere queste esperienze è un’emozione unica. Ora attendiamo solo la prossima tappa!”
Un bagaglio di esperienza per i giovani allievi, un riconoscimento per i maestri accompagnatori, per tutti un’eredità viva. Dopo Lubiana, Bucarest, il concerto alla Philharmonie di Berlino non è stato solo un successo musicale: è stato un contrassegno. Di ciò che il talento e la dedizione possono realizzare. Di come un sogno condiviso possa trasformarsi in realtà. E di quanto il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, con la sua orchestra, rappresenti oggi una delle eccellenze musicali del nostro Paese.
Basta vedere le foto postate durante le prove, sorrisi e luoghi visti “Abbiamo vissuto un sogno”, hanno detto in molti. Ed è vero.