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Cronaca

Catania, tentano di rapinare un uomo fuggendo con uno scooter, fermati tre minori

I minorenni sono stati accompagnati presso il Centro di Prima Accoglienza di Via Franchetti

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A Catania la Polizia di Stato ha arrestato tre minorenni catanesi per tentata rapina in concorso ai danni di un cittadino di 42 anni originario del Bangladesh. In particolare nei giorni scorsi, durante il servizio notturno, i poliziotti di una volante hanno notato, in via Vittorio Emanuele, all’altezza di piazza San Placido, due giovani a bordo di uno scooter e un terzo che li seguiva a piedi.

A distanza di pochi metri, i poliziotti si sono imbattuti in un uomo che chiedeva aiuto, riferendo agli agenti che tre giovani avevano tentato di rapinarlo pochi istanti prima.

Non appena i tre giovani hanno capito di essere stati scoperti hanno tentato la fuga per sfuggire al controllo dei poliziotti. Uno di loro ha sfrecciato con lo scooter nel tentativo di seminare gli agenti, mentre gli altri due hanno improvvisato una corsa tra le viuzze del centro cittadino.

In ogni caso, l’escamotage dei fuggitivi non ha impedito ai poliziotti di riuscire a fermare i due a piedi e il conducente dello scooter che nel frattempo ha perso il controllo del mezzo cadendo a terra.

La vittima della tentata rapina ha raccontato ai poliziotti che, mentre si trovava sulla via di casa dopo il turno lavorativo, sarebbe stato avvicinato dai tre giovani e uno di loro l’avrebbe subito spinto contro il muro, bloccandogli la gola con la mano, mentre gli altri due gli avrebbero intimato di consegnare i soldi e il cellulare. Dopo essersi opposto, l’uomo sarebbe riuscito a svincolarsi e a scappare, ma sarebbe stato inseguito dai tre ragazzi a bordo dello scooter.

Fortunatamente, proprio in quel momento stava transitando la volante con l’immediato intervento dei poliziotti che, di fatto, hanno impedito di compiere la rapina. I tre minori sono stati arrestati.  Considerata la loro età, in particolare tra i 14 e i 16 anni, il Tribunale per i minorenni ha disposto l’accompagnamento presso il Centro di Prima Accoglienza di Via Franchetti

Cronaca

Adrano, evade dagli arresti domiciliari, arrestato 37enne

L’uomo, ammettendo le proprie responsabilità, ha riferito di essere uscito per disperazione, poiché rinchiuso in casa si sentiva soffocare

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Agenti del commissariato di Adrano hanno arrestato per evasione un 37enne, già sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Nei giorni scorsi i poliziotti, allertati dal sistema di controllo del braccialetto elettronico, si sono recati tempestivamente presso l’abitazione dell’uomo, constatandone l’effettiva assenza. Immediatamente hanno proceduto ad attivare le debite ricerche, fino a quando, circa un’ora dopo, l’evaso ha fatto rientro in casa ed è stato, quindi, arrestato per l’evasione.

Il 37enne, alle domande degli agenti sul motivo per cui si fosse allontanato da casa nonostante vi fosse ristretto in regime di arresti domiciliari, non ha fornito alcuna giustificazione plausibile, anzi, ammettendo le proprie responsabilità, ha riferito di essere uscito per disperazione, poiché rinchiuso in casa si sentiva soffocare.

Il 37enne, dopo un periodo di reclusione in carcere, si trovava in regime di arresti domiciliari, per i reati di minacce gravi e atti persecutori in danno di una donna, con la quale aveva intrattenuto una breve relazione, al termine della quale non si era rassegnato, ponendo in atto una serie di gravi condotte. Il PM di turno ha rimesso l’uomo ai domiciliari  in attesa dell’udienza di convalida

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Cronaca

Scordia, i carabinieri salvano due giovani caduti con l’auto in una scarpata

Grazie ad un passante, la notizia dell’incidente è prontamente giunta al “112” e la Centrale Operativa ha allertato una “Gazzella” della Sezione Radiomobile che, in pochi minuti, ha raggiunto i malcapitati

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E’ accaduto a Scordia, alle prime luci dell’alba dello scorso 8 febbraio: l’auto su cui viaggiava una coppia di giovani fidanzati scordiensi di 26 e 22 anni, di ritorno da un serata tra amici, nel percorrere il tratto della SP/29 antistante il locale cimitero, per cause ancora in corso di accertamento, ha urtato il muretto di contenimento della carreggiata, distruggendolo e precipitando nella scarpata sottostante, con un volo di oltre venti metri.

Grazie ad un passante, la notizia dell’incidente è prontamente giunta al “112” e la Centrale Operativa ha allertato una “gazzella” della Sezione Radiomobile che, in pochi minuti, ha raggiunto i malcapitati.

I militari dell’Arma, arrivati prima del 118, hanno intuito che non c’era tempo da perdere pertanto, vista la gravità della situazione, hanno cercato di comprendere se i due fossero coscienti.

Quando solo uno dei due ha risposto, riferendo di non potersi muovere, i Carabinieri hanno compreso che anche l’altro passeggero era ancora nella carcassa dell’auto, ma era privo di conoscenza. In quei concitati momenti, l’equipaggio non ha esitato a inoltrarsi nella scarpata dove il veicolo era precipitato e, nonostante il terreno accidentato e reso viscido dalle piogge, è riuscito a raggiungere i due ragazzi.

Mantenendo un costante contatto visivo con il 26enne, al fine di rassicurarlo, i carabinieri hanno tentato di farsi strada tra le lamiere, appurando che l’auto era capovolta su una fiancata proprio sul letto del torrente Cava, cosa che ha reso i soccorsi ancor più complicati.

All’arrivo dei Vigili del Fuoco e del personale medico, infatti, vista la precarietà della via di accesso al mezzo ribaltato, i militari dell’Arma hanno dovuto creare un apposito passaggio per loro, arrampicandosi su per il dirupo e, mediante una cesoia, tagliando la vegetazione che avrebbe ostacolato i soccorsi. Solo in tal modo è stato possibile, per i vari operatori intervenuti, arrivare dai due feriti e, divelte le lamiere, estrarli dall’autovettura.

I due fidanzati sono stati quindi trasportati d’urgenza uno presso il Pronto Soccorso del Policlinico e l’altra presso quello del San Marco di Catania dove, fortunatamente, è stato accertato che non sono in pericolo di vita.

 

 

 

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