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Cronaca

Catania, tentano la truffa dello specchietto in via Santa Sofia: Fermati due catanesi

Il piano di due uomini di 55 e 40 anni è stato smascherato grazie alla collaborazione tra un cittadino e la Polizia di Stato.

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Hanno cercato di raggirare automobilisti in transito su via Santa Sofia, accusandoli  di aver danneggiato la loro auto con l’obiettivo di ottenere un risarcimento illecito. Ma il piano di due uomini di 55 e 40 anni, entrambi catanesi con precedenti per truffa, è stato smascherato grazie alla collaborazione tra un cittadino e la Polizia di Stato.

L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi, quando uno degli automobilisti presi di mira ha contattato gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza Borgo-Ognina, dopo essere stato avvicinato dai due truffatori. Questi ultimi avevano messo in scena la ben nota “truffa dello specchietto”, sostenendo di aver subito un danno al retrovisore causato da un urto, e chiedendo insistentemente un risarcimento in denaro.

La vittima, invece di cedere, ha denunciato l’accaduto, permettendo ai poliziotti di intervenire rapidamente. Giunti sul posto, gli agenti hanno rintracciato i due uomini ancora nei paraggi, a bordo di un’utilitaria, probabilmente in cerca di una nuova vittima.

Durante il controllo, i due hanno mostrato segni di insofferenza ed infatti, dagli accertamenti, è emerso che l’auto era priva di revisione, non assicurata, e che il conducente guidava con la patente scaduta. Non solo: l’uomo al volante è apparso in evidente stato di ebbrezza. Il conducente è stato quindi denunciato per guida in stato di ebbrezza, con ritiro della patente e sequestro amministrativo del veicolo. La sua posizione resta al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva

Cronaca

Catania, la Finanza arrestate tre persone e sequestra circa 7 chili di droga

Trovati 1,5 kg di cocaina, 1 kg di hashish e oltre 4,5 kg di marijuana. Lo stupefacente messo sul mercato avrebbe fruttato oltre 300 mila euro

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Arrestati dai Finanzieri del Comando Provinciale di Catania tre soggetti con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente e sequestrato complessivamente circa 7 kg di droga ossia 1,5 kg di cocaina, 1 kg di hashish e oltre 4,5 kg di marijuana. In particolare in due distinte occasioni sono stati effettuati appositi controlli nei pressi del casello autostradale di Catania-San Gregorio.

In un caso, a bordo di un’autovettura privata è stato rinvenuto un “panetto” di cocaina del peso di 1 kg mentre, nell’altro, è stato fermato e controllato un taxi di linea il cui passeggero trasportava, all’interno di una valigia, 3 kg di marijuana e circa mezzo chilo di cocaina.

Inoltre è stata eseguita una perquisizione in una abitazione di Nicolosi, presso cui è stato notato un via vai continuo di persone, alcune delle quali risultate gravate da precedenti specifici in materia di stupefacenti. L’attività di ricerca all’interno dell’appartamento si è conclusa positivamente con il rinvenimento di circa 1,5 kg di marijuana e 1 kg di hashish, già suddivisi in dosi e pronti alla vendita al dettaglio.

Alla fine sono state arrestate  tre persone destinatarie delle perquisizioni veicolari e domiciliari per il reato di detenzione e trasporto di sostanze stupefacenti. La droga, qualora messa in commercio al dettaglio, avrebbe fruttato oltre 300 mila euro.  Il GIP ha convalidato gli arresti disponendo per due persone la custodia cautelare presso il carcere di Catania Piazza Lanza, mentre la terza il terzo è stata posto ai domiciliari.

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Cronaca

Catania, la Squadra Mobile ferma due giovani, presunti autori di una rapina

Gli indagati sono due 26enni e sono accusati di rapina aggravata dall’uso delle armi, lesioni personali e tentata rapina

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Rapina aggravata dall’uso delle armi, lesioni personali e tentata rapina. Sono i reati contestati a due giovani di 26 anni fermati dalla Squadra Mobile di Catania e ritenuti autori di un colpo, registratosi lo scorso 19 maggio nel centro cittadino etneo cuore della movida catanese.

Secondo le prime ricostruzioni, due giovani di ritorno a casa dopo una serata trascorsa nei locali del centro storico, sono stati avvicinati da due presunti rapinatori, approcciandoli con frasi di circostanza, gli hanno sbarrato la strada, chiedendo loro di consegnare tutto quello che avevano.

In un primo momento, gli autori del reato hanno bloccato uno dei due giovani al quale, dopo avergli rovistato le tasche ed aver constatato che non disponeva di alcunché, gli hanno intimato, sotto la minaccia di una spranga in ferro, di allontanarsi.

Subito dopo si sono avventati sulla seconda vittima, sottraendole un telefono cellulare (Iphone 12), nonché il portafoglio con all’interno una banconota da 20 euro ed effetti personali. La vittima ha riportato una ferita lacero contusa alla coscia destra, giudicata guaribile in 10 giorni, causata da un’arma da taglio di cui uno dei due rapinatori probabilmente era in possesso.

Agenti dei falchi della squadra mobile della Questura, grazie alla visione di immagini riprese da sistemi di videosorveglianza della zona, poche ore dopo, hanno intercettato uno dei due banditi nella zona in cui era stata commessa la rapina con ancora gli stessi indumenti della rapina.

Il suo presunto complice, invece, è stato rintracciato subito dopo nella sua abitazione, dove era sottoposto agli arresti domiciliari con l’obbligo dell’uso del braccialetto elettronico. I due sono stati fermati dai poliziotti e condotti nella casa circondariale di piazza Lanza. Il giudice per le indagini preliminari ha emesso nei loro confronti la misura cautelare in carcere.

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