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Cronaca

Catania, viola il foglio di via emesso dal Questore, denunciato 26enne di Lentini

La misura era stata emessa in quanto il giovane, è stato sorpreso e sanzionato più volte dai poliziotti, nella zona della stazione centrale e degli archi della marina, ad esercitare l’attività di parcheggiatore abusivo

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La Polizia di Stato ha rafforzato, in concomitanza con il periodo estivo, le attività di controllo del territorio sia in città che in provincia. Potenziati anche i controlli presso lo scalo ferroviario della Stazione Centrale di Catania, dove si registra un significativo incremento della presenza di cittadini e turisti che giungono in città per visitarne i monumenti o per trascorrere una giornata a mare.

Gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno notato in Piazza Papa Giovanni XXIII un gruppetto di soggetti, noti alle forze dell’ordine, che stazionavano confabulando tra loro.

Hanno proceduto alla loro identificazione, appurando che una delle persone presenti,, residente nel comune di Lentini, risultava destinatario della misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio, emessa dal Questore di Catania a seguito di apposita istruttoria curata dalla Divisione Polizia Anticrimine.

La misura è stata emessa in quanto il 26enne lentinese, già gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti e sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale, è stato sorpreso e sanzionato più volte dai poliziotti, nella zona della stazione centrale e degli archi della marina, ad esercitare l’attività di parcheggiatore abusivo.

Costituendo la sua presenza un pericolo per la sicurezza pubblica e non sussistendo esigenze lavorative o di natura personale che ne giustifichino la presenza in città, il Questore di Catania ha adottato nei suoi confronti la misura del foglio di via obbligatorio con divieto di tornare nel territorio del Comune di Catania per 2 anni.

L’uomo è stato denunciato dai poliziotti della Polfer per l’inosservanza del provvedimento questorile.

 

Cronaca

Castiglione di Sicilia, due Carabinieri di Licodia e Biancavilla salvano donna in pericolo

I due uomini dell’arma hanno salvato più volte la donna dall’estremo gesto

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La sera del 22 luglio si è consumato un drammatico episodio che ha visto protagonisti i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Randazzo, impegnati in un delicato salvataggio presso un’abitazione di Castiglione di Sicilia. Una donna aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, denunciando presunti episodi di violenza domestica da parte del coniuge con cui conviveva.

Giunti sul posto, i Carabinieri Alberto Fichera di Santa Maria di Licodia e Rosario Crispi di Biancavilla, si sono trovati di fronte a una situazione di estrema gravità: la signora, visibilmente in preda al panico e alla disperazione, si è diretta verso il retro dell’abitazione e, superando la balaustra del terrazzo, ha minacciato di compiere un gesto estremo. La professionalità e l’umanità dimostrate dai militari sono state decisive per stabilire un contatto costruttivo con la donna, riuscendo attraverso una manovra coordinata e tempestiva a trarla in salvo.

Il momento di crisi, tuttavia, non si è concluso immediatamente: la donna, ancora in forte stato di agitazione psicologica, si è impossessata di un’arma bianca minacciando atti di autolesionismo. Anche in questa circostanza, la capacità di mediazione e il controllo emotivo dei Carabinieri hanno permesso di convincerla a desistere dai suoi propositi autodistruttivi.

Un terzo episodio critico si è verificato quando la signora ha tentato di raggiungere un pendio nelle vicinanze, rinnovando le minacce suicide. Per la terza volta, l’intervento paziente e determinato dei militari ha scongiurato il peggio, riuscendo a tranquillizzarla e a garantire la sua incolumità.

Le verifiche condotte durante l’operazione non hanno portato alla luce riscontri concreti riguardo agli episodi di maltrattamento inizialmente segnalati. I Carabinieri hanno comunque esortato la donna a riprendere un percorso terapeutico precedentemente abbandonato. Il Segretario Generale Provinciale del Sindacato Italiano Militari Carabinieri di Catania, Gianpiero Tosto, ha lodato l’operato degli uomini coinvolti nell’intervento: “Le metodologie adottate in questa complessa operazione dimostrano non solo il valore, la competenza e la dedizione che caratterizzano quotidianamente il servizio dei nostri militari, ma evidenziano anche l’eccezionale abilità nel fronteggiare situazioni critiche da parte di chi agisce con razionalità, compassione e risolutezza in ogni contesto operativo. Questo rappresenta la nostra identità: un presidio affidabile, sempre accanto ai cittadini che vivono momenti di difficoltà.”

Fonte: simcarabinieri.it

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Cronaca

Nicolosi, controlli in due ristoranti: trovate diverse criticità

La task-force ha accertata la presenza di 60 kg di alimenti non tracciati, di 4 lavoratori in nero e una serie di problematiche relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Elevate complessivamente sanzioni per circa 45 mila euro

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Sessanta chili di alimenti non tracciati, prodotti spacciati per IGP e DOP, quattro casi di lavoro nero e molteplici violazioni della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, con sanzioni per oltre 44.800 euro.  È il bilancio di un controllo effettuato dalla task force coordinata dalla Polizia di Stato in due ristoranti di Nicolosi per verificare le condizioni di igiene, la regolarità delle posizioni lavorative dei dipendenti e per garantire la sicurezza alimentare, a tutela della salute dei consumatori.

Nel primo ristorante, il Corpo Forestale ha rinvenuto 30 chili di alimenti privi del necessario requisito della tracciabilità, indispensabile per determinare l’esatta provenienza dei prodotti. La merce è stata sequestrata e il titolare è stato sanzionato per 1.500 euro.

Gli operatori del Servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro hanno rilevato alcune criticità che hanno comportato complessivamente sanzioni per 5.100 euro.

Invece, l’Ispettorato territoriale del lavoro non ha riscontrato irregolarità nelle posizioni lavorative dei singoli dipendenti.

Gli specialisti del servizio “Igiene Pubblica” dell’Asp hanno rilevato la scarsa fruibilità del servizio igienico annesso al laboratorio cucina e la mancanza di zanzariere alle finestre della cucina, comminando una sanzione di 2.000 euro e fornendo delle prescrizioni per la presenza di friggitrice e asciuga posate ubicate all’esterno del laboratorio.

Anche nel secondo ristorante controllato, il Corpo Forestale ha sequestrato 30 chili di alimenti non tracciati che, a seguito delle opportune verifiche del servizio “Sanità Pubblica Veterinaria” dell’Asp, sono stati ritenuti non idonei al consumo umano e, pertanto, sono stati distrutti. Oltre alla sanzione di 1.500 euro per la mancata tracciabilità dei prodotti, il titolare è stato sanzionato per 10.000 euro per l’assenza di indicazione degli allergeni nei menù.

“Durante gli accertamenti, è stato constatato come alcuni prodotti sono stati indicati, in modo del tutto arbitrario, come DOP e IGP nei menù esibiti ai clienti” si legge in una nota della Questura. Il  legale rappresentante è stato denunciato per frode in commercio.

Il personale dell’Ispettorato del Lavoro ha effettuato le verifiche sul personale presente al momento del controllo, rilevando su 14 dipendenti la presenza di  alcuni lavoratori non in regola. “Il tutto ha determinato una sanzione di 1.950 euro per ogni lavoratore in nero, per un totale di 7.800 euro- prosegue la nota della Questura-  Già in passato, il titolare era stato sanzionato per casi analoghi, per cui, come previsto dalla normativa vigente, è stata elevata un’ulteriore sanzione di 5.000 euro per recidiva con la contestuale sospensione dell’attività imprenditoriale fino alla regolarizzazione delle posizioni dei lavoratori”.

Il servizio “Igiene Pubblica” non ha riscontrato criticità, mentre lo Spresal ha verbalizzato molteplici carenze, elevando sanzioni per complessivi 11.900 euro.

Nello specifico, non è risultato agevole e sicuro il passaggio dei lavoratori per la disposizione di attrezzature e arredi, è stato trovato un estintore di non facile utilizzo per l’intralcio dei tavoli, diverse lampade di emergenza sono risultate non funzionanti, l’impianto elettrico presentava cavi danneggiati e un’impastatrice è risultata priva dei requisiti di sicurezza. L’azione di controllo è stata estesa anche tra le vie di Nicolosi per monitorare le condotte alla guida dei veicoli, riscontrando alcune violazioni al Codice della Strada.

Nei posti di controllo i poliziotti hanno identificato complessivamente 190 persone e hanno controllato 65 veicoli, sanzionando gli automobilisti indisciplinati soprattutto per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, per l’assenza di revisione periodica del mezzo e per la mancata assicurazione per la responsabilità civile.

 

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