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CineCult24, “Fly me to the Moon – Le due facce della Luna”: tra storia e fiction

“La verità è la verità anche se nessuno ci crede. Una bugia è una bugia anche se tutti ci credono”

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Uscito nella sale cinematografiche italiane l’11 luglio scorso, il film “Fly Me to the Moon – Le Due Facce della Luna” prodotto da Apple Tv+, diretto da Greg Berlanti e che vede come protagonisti Channing Tatum (Cole Davis) e Scarlett Johansson (Kelly Kones) e coprotagonista Woody Harrelson (Moe Berkus) è già stato stroncato sul nascere dalla critica, a causa dei bassi incassi ottenuti durante le anteprime. La pellicola è ambientata nel 1969 e vede al centro della vicenda l’allunaggio dell’ “Apollo 11”. Dopo il disastroso insuccesso di qualche anno prima della missione poi ridenominata “Apollo 1”, con il modulo di comando che andò distrutto in seguito ad un incendio in fase esercitativa, dove persero la vita tre astronauti, la NASA aveva bisogno di dover rilanciare la propria immagine attraverso nuove strategie comunicative finalizzate a trovare i fondi governativi per finanziare la missione lunare. E chi, meglio di Kelly Jones (Scarlett Johansson), venditrice senza scrupoli, poteva essere ingaggiata direttamente dalla Casa Bianca, per questa impresa “galattica”?

Il film è una commedia, a tratti romantica, in cui i vari personaggi si susseguono in una centrifuga divertente e senza impegno. La vicenda si ispira certamente all’evento storico reale – quello dello sbarco sulla Luna appunto – contornato dalle storie dei personaggi, fittizi, che danno quel tocco in più alla narrazione, rendendo il plot leggero e spassoso. Come sottofondo, velato ma non troppo, la Guerra Fredda tra le due superpotenze – Russia e Stati Uniti d’America – che si giocano il tutto e per tutto nell’eterna lotta per la conquista dello spazio. Peculiarità della pellicola, volendo riprendere una teoria cospirativa legata a Stanley Kubrick, è il continuo interrogarsi da parte dello spettatore, che si trova davanti ad un bivio: l’allunaggio è stato un fatto reale o è stato il frutto di un’invenzione cinematografica? Domanda alla quale sembra esserci, al termine della visione, una risposta, ma non troppo esaustiva, che lascia comunque un piccolo spunto di riflessione. In tutto questo, un ultimo dualismo: la conquista della Luna come metafora della conquista dell’uomo amato. Anche qui il titolo, non a caso, esprime a pieno tali ambiguità e dualismo.

Dal punto di vista tecnico, risulta impossibile allo spettatore, non soffermarsi sulla fotografia pazzesca, dai colori accesi e vivaci. Cosi come difficile sarebbe non apprezzare i look anni Sessanta sfoggiati dalla Johansson, tra capelli cotonati e abiti chic, che incorniciano perfettamente il periodo storico trattato, catalizzando l’attenzione dello spettatore più sulla sua presenza scenica che sulla trama. Pellicola fatta bene, anche con la riproposizione di spezzoni di filmati reali dell’allunaggio, che fanno tuffare lo spettatore in un passato che assume da un lato tratti di nostalgia – per chi l’ha vissuto – e di sorpresa e curiosità per chi è arrivato dopo. E poi, sul finale, l’immancabile “Fly me to the moon” cantata dalla voce di Frank Sinatra realmente voluta da Buzz Aldrin come colonna sonora del primo viaggio sulla luna degli astronauti dell’Apollo 11. Visione consigliatissima.

NB: le due ore e undici della proiezione non verranno assolutamente percepite.

Voto finale: 7,5

Recensione a cura di “LA”

Eventi

Sigonella, celebrato il 249° anniversario dell’Indipendenza degli Stati Uniti

Una serata, quella di ieri, svolta all’insegna della tradizione e dell’amicizia italo-americana. Ha visto la partecipazione di ospiti siciliani rafforzando così il legame storico e profondo tra la comunità militare americana e il territorio che la ospita

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A Sigonella, nella giornata di ieri,  presso le strutture logistiche della NAS 1, che ospita l’ospedale e la scuola americana, si è svolta la tradizionale celebrazione dell’Independence Day, in occasione del 249° anniversario dell’indipendenza degli Stati Uniti d’America dalla madrepatria britannica.

L’evento, come da tradizione, si è svolto su invito e ha visto la partecipazione di ospiti siciliani sponsorizzati dal personale statunitense della base, rafforzando così il legame storico e profondo tra la comunità militare americana e il territorio che la ospita.

La festa è stata una vera e propria immersione nelle tradizioni culinarie e culturali degli Stati Uniti, seguendo lo stile con cui il 4 luglio viene celebrato in tutto il Paese e presso tutte le basi militari, ambasciate e consolati USA nel mondo. I protagonisti della serata sono stati gli stand gastronomici allestiti direttamente dal personale militare, che si è autotassato per preparare e offrire ai presenti un’ampia varietà di specialità americane: dagli immancabili hamburger, hot dog e panini “sloppy joe” a una ricca selezione di dolci tradizionali, tra cui i celebri Oreos fritti e tante altre prelibatezze simbolo della cultura statunitense.

A rendere ancora più vivace e coinvolgente l’atmosfera, non sono mancate attività ricreative tipicamente americane, tra cui le immancabili gare di cibo tra cui la classica “pie eating contest” (gara di mangiatori di torta) e la divertente gara di mangiatori di anguria, che hanno visto la partecipazione entusiasta di grandi e piccoli, in un clima di allegria e condivisione.

In concomitanza con l’evento conviviale, il Comandante della base, Capitano di Vascello Daniel P. Martins, ha ospitato il tradizionale ricevimento ufficiale per le autorità italiane. Presenti il Prefetto di Catania, le principali autorità civili e militari delle province di Catania e Siracusa, e diversi sindaci del territorio, tra cui Antonio Bellia, Sindaco di Motta Sant’Anastasia.

Il Sindaco Bellia ha sottolineato con entusiasmo l’importanza della partecipazione della sua comunità alla vita della base: «Ho partecipato con gioia a questo evento, che testimonia l’amicizia storica tra Motta Sant’Anastasia e la comunità americana di Sigonella, un legame che dura da oltre cinquant’anni. Molti miei concittadini lavorano all’interno della base e questo rende il rapporto ancora più speciale».

Durante l’incontro con la stampa, il Comandante Martins ha voluto rimarcare l’importanza della partnership con gli alleati italiani, elogiando in particolare il prezioso contributo dei dipendenti civili italiani che lavorano all’interno della NAS Sigonella e il sostegno dell’Aeronautica Militare Italiana, che ospita la base. Il Comandante ha inoltre espresso profonda gratitudine nei confronti dei comuni di Catania, Lentini e Motta Sant’Anastasia, per il sostegno offerto ai militari statunitensi e alle loro famiglie che risiedono all’interno di questi territori, sottolineando il ruolo chiave che queste comunità svolgono nel favorire l’integrazione e il benessere del personale americano.

Un momento particolarmente toccante della serata è stato rappresentato dalla partecipazione, per la prima volta, di alcune famiglie con disabilità appartenenti all’associazione catanese “20 Novembre 1989”, attiva anche in altre province. La loro presenza è stata resa possibile grazie all’iniziativa Community Relations, coordinata dal responsabile relazioni esterne della base, Alberto Lunetta.

La serata si è conclusa con l’attesissimo e spettacolare show pirotecnico, che ha illuminato il cielo di Sigonella, suggellando una giornata all’insegna della tradizione americana, dell’inclusione e dell’amicizia tra le comunità italiana e statunitense.

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Cronaca

San Gregorio, molestano automobilisti al casello: Daspo urbano per due donne

A loro carico è stato emesso dal Questore etneo un provvedimento di DACUR, ossia il Divieto di Accesso alle Aree Urbane

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Chiedevano insistentemente denaro agli automobilisti in transito presso il casello autostradale di San Gregorio, provocando disagio tra i viaggiatori. La Polizia di Stato è intervenuta, identificando e fermando due donne di origine rumena.

A loro carico è stato emesso dal Questore di Catania un provvedimento di DACUR, ossia il Divieto di Accesso alle Aree Urbane, conosciuto anche come “Daspo Urbano”. Si tratta di una misura preventiva che vieta alle due donne di sostare o transitare nella zona dove sono state più volte segnalate, anche grazie alle numerose chiamate giunte al numero di emergenza. In passato, le due erano già state denunciate per truffa e sanzionate amministrativamente ben 77 volte dalla Polizia Stradale

Abituate a spostarsi velocemente e, altrettanto rapide a ritornare, le due donne da tempo praticavano accattonaggio nell’area del casello, chiedendo denaro agli automobilisti in cambio di un presunto aiuto nella distribuzione dei biglietti del pedaggio, con richieste che variavano dai 2 ai 5 euro.

L’intervento degli agenti del Compartimento Polizia Stradale della Sicilia Orientale ha permesso di sorprendere le donne più volte a piedi all’interno della zona autostradale. Il loro comportamento non solo violava il Codice della Strada, ma rappresentava anche un serio rischio per la sicurezza e la fluidità del traffico, creando disagio anche a turisti appena arrivati all’aeroporto di Catania e privi di telepass.

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