Si è appena conclusa la messa in onda della serie TV Rai italo-francese, “Il Conte di Montecristo”, tratta dall’omonimo romanzo di Alexandre Dumas. Sceneggiatura e fotografia veramente eccezionali, recitazione superba (non solo del protagonista Sam Claflin, ma anche dei nostri bravissimi attori italiani: Lino Guanciale, Gabriella Pession, Nicolas Maupas), costumi impeccabili.
La serie riprende la trama del capolavoro francese: Edmond Dantes, marinaio del Pharaon, fa ritorno a Marsiglia, dove ad attenderlo c’è la donna amata, Mercedes. La fanciulla, però, è contesa anche dal cugino di lei, Fernand Mondego, che mal accetta il fidanzamento con il giovane Dantes. Per questo, insieme all’amico Danglars complotta un diabolico piano per togliere di mezzo l’avversario in amore: Edmond viene accusato ingiustamente di bonapartismo e rinchiuso nel Castello d’If, da dove non dovrebbe fare ritorno mai più.
A causa di ciò, il giovane marsigliese trascorrerà 15 anni nella prigione, dove incontrerà l’uomo che gli cambierà la vita, l’Abate Farìa. Il vecchio non solo lo coinvolge in un progetto di evasione, ma diventa il suo insegnante, fornendogli una preparazione quasi accademica. Alla fine, Dantes riesce a fuggire per approdare poi sull’isola di Montecristo, dove è ben nascosto il tesoro degli Spada, così come gli era stato indicato del suo caro Abate. Arricchitosi, inizia una nuova vita all’insegna della vendetta, premeditata per ben quindici lunghi anni. A farne le spese, saranno tutti coloro che hanno contribuito, anche indirettamente, alla sua reclusione. Non mancheranno ovviamente anche vittime collaterali. Il tutto viene intessuto in maniera davvero precisa e, come un puzzle, ogni pezzo trova il suo posto nel quadro del disegno di Dantes, divenuto ora il Conte di Montecristo. Fin dove può spingersi un uomo animato da sentimenti di odio, risentimento, rabbia? Cosa si è capaci di fare annebbiati da una vendetta inesorabile? Ci si può fermare? E se è sì, come? Edmond decide di seppellire l’ascia di guerra per Haydée, una principessa greca, riscattata come schiava.
Nonostante nella serie TV non si dà molto spazio a questa figura femminile, minando la fedeltà al romanzo, è giusto darle il giusto merito: aver cambiato l’animo di Dantes. È con Haydée che il Conte/Edmond scopre cosa significhi perdonare e dimenticare, cosa significhi vivere quella vita piena predicata dall’Abate Farìa, suo saggio mentore. È con Haydée che deciderà di girare il mondo e gettarsi alle spalle anni di pianificata vendetta. Edmond Dantes rinasce a vita nuova, con accanto a sé una donna inattesa che lo guiderà nel cammino dell’amore. Perché è “solo l’amore che guarisce”.
Voto finale: 8
Serie TV consigliatissima.
Recensione a cura di “LA”