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Coppa Italia serie D, Paternò eliminato, sconfitto per 3 a 0 dal Siracusa

Tuttavia, nonostante la sconfitta, gli etnei hanno giocato bene e hanno avuto varie occasioni per fare male ai padroni di casa

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò calcio

Il Paternò esce dalla Coppa Italia di serie D, dopo la sconfitta per 3 a 0 maturata a Siracusa contro i locali che cosi accedono ai sedicesimi di finale dove affronteranno l’Enna.  Nonostante la sconfitta gli etnei  hanno giocato bene e  hanno avuto le occasioni per fare male ai padroni di casa; inoltre Gaetano Catalano ha mandato in campo una formazione parzialmente rivoluzionata, dando spazio a tutti coloro che fino adesso hanno giocato poco o nulla in campionato.

La cronaca. Nei primi minuti di gioco è il Paternò ad essere pericoloso con due azioni ma la difesa siracusana è brava a chiudere: padroni di casa che si fanno vedere dalle parti di Tosoni con un tiro a giro di Di Grazia che sorvola la traversa  Le due squadre  giocano a viso aperto ma al 31’ in ripartenza il Paternò prova a farsi sentire e lo fa con Retucci il cui tiro termina sopra la traversa. Due minuti dopo ancora pericolosi gli etnei: dalla sinistra Bertella crossa al centro ma Di Silvestro smanaccia. Al 35’ padroni di casa passano in vantaggio: palla persa del Paternò, ne approfitta Serao che tira e insacca alle spalle di Tosoni. Un minuto dopo gli ospiti sfiorano il pari con un bel tiro di Elia dalla distanza ma l’estremo difensore siracusano manda in angolo. Il Paternò ci crede e ci riprova al 38’ ancora con Elia la cui conclusione è deviata in angolo da Di Silvestro. Al 43’ il Siracusa raddoppia con un tiro al volo di Convitto su passaggio di Sarao.

Ad inizio ripresa Catalano cambia tre pedine dentro Carmelo Greco, Guida e Catania , fuori Sanseverino, Retucci, e Prestigiacomo. Al 11’ Paternò pericoloso con Carmelo Greco  il quale raccoglie una corte respinta del portiere aretuseo, ma la palla è fuori. Al 16’ azione offensiva del Paternò con Papito che tenta la botta deviata in angolo. Al 22’, nel momento migliore degli ospiti, il Siracusa sigla la terza rete con Convitto. Il Paternò non si arrende:  cross di Carmelo Greco al 28’ dalla destra testa di Marco Greco con al palla che finisce alta.  Al 31’ contropiede degli ospiti con Guida che calcia però sopra la traversa.

Tabellino

Siracusa  3

Paternò   0

 

Marcatori: Pt 35’ Sarao, 43’ Convitto; St 22’ Convitto.

 

Siracusa (4-3-3): Di Silvestro 6,5; Parisi 6, Vinetot 5,5 Baldan 6, Puzone 6; Zampa 6, Limonelli 6, Di Grazia 6,5; Amore 6, Sarao 6,5, Convitto 7. A disp.:  Iovino, Suhs, Longo, Acquadro, Maggio, Falla, Gazzara, Pistolesi, Di Paolo. All.: Marco Turati 6,5

 

Paternò (3-5-2): Tosoni 6;  Gulli 5,5, Panarello 6 Marco Greco 6; Prestigiacomo 5,5 (8’ st Catania 6), Sanseverino 6 (8’ st Carmelo Greco 6), Marin 5,5 (40’ st Merola sv), Bertella 6, Papito 6; Elia 6 16’st Pappalardo 6), Retucci 6 (8’ st Guida 6) A disp.: Mileto, Sinatra, Marino, Asero. All.:   Gaetano Catalano 6

 

Arbitro: Vittorio Umberto Branzoni di Mestre  6 (Corbetta di Como – Fantini di Busto Arsizio)

 

Note: Spettatori circa  600. Ammoniti: Marin del Paternò, Di Grazia del Siracusa.  Recupero: PT 2’, ST 4’.

 

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Piano Rifiuti, previsto per oggi l’ok della giunta regionale guidata da Schifani

Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio, 24 biodigestori, 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb

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Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb. Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti che sarà discusso oggi, nel corso della seduta di giunta, convocata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea.

“L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile. Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente. Offriamo dunque una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici”.

Il Piano approvato dal presidente Schifani, in qualità di Commissario, consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero. In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt.

Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori. In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del CGA sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

 

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Catania: azioni dei CC per il contrasto a fenomeni di illegalità

Prese di mira le attività illecite di parcheggiatori abusivi in alcune piazze del centro storico

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Si intensifica l’azione di prevenzione volta a contrastare il fenomeno di diffusa illegalità. Negli scorsi giorni gli agenti del Comando Provinciale di Catania, hanno effettuato una serie di servizi di controllo serrato nel centro storico e particolarmente nelle principali piazze e negli spazi solitamente adibiti a parcheggio.

Pertanto i Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante, unitamente ai colleghi del 12° Reggimento “Sicilia”, coordinati dalla Centrale Operativa, hanno osservato gli automobilisti in ingresso e in uscita dagli stalli di sosta. Nel corso dell’attività di controllo, in via cardinale Dusmet, una pattuglia ha sorpreso un 32enne catanese, intento a esercitare abusivamente la professione di parcheggiatore nelle aree di parcheggio comunale. Il parcheggiatore, sorpreso altre volte dalle Forze dell’Ordine per la sua “illecita attività”, è stato subito bloccato dai militari dell’Arma, e denunciato all’Autorità Giudiziaria proprio perché recidivo. Lungo la stessa via, poco distante, i Carabinieri hanno intravisto un’altra “vecchia conoscenza”, ovvero un 44enne del posto che, sorpreso diverse volte durante l’espletamento della sua “professione” non autorizzata di parcheggiatore, era stato già sottoposto a DASPO urbano, ovvero un divieto di accesso per un anno alle aree adibite a parcheggio in quella zona. Il provvedimento cui l’uomo era stato sottoposto, non avrebbe potuto consentirgli l’accesso alla zona in questione, perciò è stato denunciato per violazione dell’art 10 del Decreto Legislativo n. 14/2017 “DACUR”.

Ulteriori controlli in viale Africa e in via San Gaetano la Grotta i Carabinieri hanno sorpreso altri 3 “guardamacchine” abusivi che pretendevano denaro dagli automobilisti, assicurando, in cambio del denaro, il controllo della vettura durante la loro assenza. Per loro sono scattate sanzioni amministrative per quasi 2.500 euro. L’eventuale prosecuzione dell’attività illecita comporterebbe una denuncia penale.

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