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Cronaca

Covid-19, dato in calo per la prima volta in Sicilia sui positivi:quest’ultimi sono 2201

Nell’isola scendono ancora i malati e i ricoveri, ma tamponi in meno rispetto al recente passato: a Catania il numero più alto di casi positivi

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Dato in calo, per la prima volta in Sicilia, sui positivi al Coronavirus: le persone contagiate da Covid-19 sono attualmente 2.201, uno in meno rispetto a ieri. E’ quanto emerge dai dati comunicati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.   Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 92.999 (+1.693 rispetto a ieri), su 83.908 persone: di queste sono risultate positive 3.281 (+14), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.201 (-1), 830 sono guarite (+12) e 250 decedute (+3). Degli attuali 2.201 positivi, 384 pazienti (-9) sono ricoverati – di cui 25 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.817 (+8) sono in isolamento domiciliare. Catania, nonostante si registri in Sicilia un calo generale dei contagi, resta la provincia siciliana con il più alto numero di casi positivi:691. Calano i ricoveri sono 82, meno 2 rispetto a 24 ore prima. Sono 240 le persone guarite, mentre sale il numero dei decessi dagli 88 di martedì si passa ai 90 di ieri.  Notizie confortanti arrivano dai comuni della fascia sud- occidentale dell’Etna sul fronte guariti.

A Belpasso  i casi totali di coronavirus  sono 23, di cui  12  attualmente attivi, tre  deceduti e 8  guariti. A Paternò altre tre persone sono riusciti a vincere la battaglia anticovid; uno dei pazienti ospedalizzati è tornato a casa. Nelle ultime settimane il numero dei contagi, purtroppo, è salito a 25. A Nicolosi il sindaco Angelo Pulvirenti ha comunicato la guarigione di un’altra persona affetta. Complessivamente nella città nicolosita sono state 9 le persone affette da Covid, di cui 8 guarite e una deceduta. A Santa Maria di Licodia hanno dato tutti esito negativo i tamponi ai quali sono stati sottoposti i familiari dell’unico licodiese risultato positivo qualche settimana addietro. Ed ancora l’ASP di Catania ha comunicato che due pazienti guariti dal Covid sono stati dimessi  dagli ospedali di Acireale e di Caltagirone.  Torna a casa il primo paziente, positivo al Covid, ricoverato presso l’UOC di Anestesia e Rianimazione di Acireale. Si tratta di un  uomo di 79 anni, del catanese.  Tamponi negativi anche per una donna di 56 anni, del Calatino, dimessa dall’UOC di Malattie Infettive di Caltagirone, dov’è stata ricoverata nella seconda metà del mese di aprile.   Sul fronte lotta al Covid si è tenuta a Catania una Conferenza dei 58 sindaci della provincia etnea  presieduta dal sindaco della città Metropolitana Salvo Pogliese. Riunione alla quale hanno preso parte l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e il  direttore generale dell’ASP di Catania Maurizio Lanza. Si è trattato di un  confronto sull’opportunità, avanzata da alcuni sindaci dei comuni etnei, di creare uno o ospedali Covid nel territorio provinciale, quale struttura autonoma anziché reparti specializzati ma inseriti nei nosocomi. Non è stato  di questo avviso l’assessore Razza il quale ritiene auspicabile la creazione di posti letto anti-covid in tutti gli ospedali siciliani e l’avvio delle progettazioni per il potenziamento delle strutture esistenti entro settembre, anziché creare strutture ad hoc che costerebbero tantissimo e comunque non risolverebbero il problema posto.

Intanto a Paternò ha avuto inizio d ameno di 24 ore la distribuzione gratuita delle 57 mila mascherine chirurgiche assegnate dalla Regione Siciliana. Mascherine disponibili già da ieri in tutte le Parrocchie della città, ad eccezione di quella di  San Biagio e Santissimo salvatore, in tutte le Congregazioni evangeliche e dei Testimoni di Geova ed alla mensa sociale “La Bisaccia del Pellegrino” di via Vittorio Emanuele. Per  quanto riguarda le Parrocchie di San Biagio e SS. Salvatore che hanno avuto delle difficoltà logistiche nell’effettuare la distribuzione sono stati allestiti, nei quartieri dove si trovano le due chiese, dei gazebo a cura dei volontari dell’ANPAS, Associazione finanzieri e Misericordia.

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Cronaca

Catania, getta droga nel water ma la Polizia la recupera tra i liquami, 43enne arrestato

Si tratta di 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina, mentre è stata ritrovata a seguito di una perquisizione domiciliare una somma pari a circa 27 mila euro

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Avrebbe escogitato un piano per sbarazzarsi della droga attraverso il water per poi recuperarla tramite un pozzo nero realizzato direttamente in casa. L’ideatore sarebbe stato un 43enne catanese che è stato arrestato dalla polizia. Nel corso di un servizio di controllo di Picanello, centro storico di Catania,  i poliziotti hanno notato strani movimenti proprio dinnanzi l’abitazione dell’uomo noto alle forze dell’ordine.

Da qui è scattato il controllo nella casa del 43enne. Non appena hanno bussato al portone di casa, i poliziotti hanno sentito il rumore dello scarico del water in azione e, non appena il proprietario ha aperto la porta è stato avvertito un fortissimo odore di marijuana. Grazie alle tracce d’acqua presenti sul pavimento i poliziotti sono arrivati nella lavanderia, luogo in cui è stata scoperta una botola piazzata proprio al centro della stanza. Una volta sollevato il coperchio è stato possibile scoprire il pozzetto nero, congegnato proprio per disfarsi della droga in modo rapido nel caso di visite indesiderate delle forze dell’ordine.

Infatti, una volta tirato lo sciacquone, la droga gettata nel water passava nel pozzetto dove l’uomo avrebbe potuto recuperarla, individuandola tra i liquami. Recuperati dalla polizia ben 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina. La perquisizione è stata estesa all’intero appartamento e ha consentito di ritrovare un’ingente somma di denaro, pari a circa 27 mila euro, ritenuta palesemente provento dell’intenso traffico di droga, considerato che, oltre a non essere occupato in alcuna attività lavorativa, il 43enne ha precedenti di polizia giudiziaria legati al mondo della droga.

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Cronaca

Catania, coniugi nascondevano armi e droga, arrestati dai carabinieri

Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina nonche due pistole scacciacani modificate, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti anti proiettili

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A Catania una coppia di coniugi, di 59 e 46 anni, è stata arrestata dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale per detenzione abusiva di armi clandestine e per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari dell’Arma hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina e una macchina per la preparazione di confezioni di sottovuoto.

In uno scantinato in uso alla coppia i carabinieri hanno sequestrato due pistole scacciacani modificate e rese offensive e letali considerate pertanto clandestine, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti antiproiettili. La coppia è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.

 

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