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Cronaca

Covid, in Sicilia la campagna vaccinale non decolla

Sull’Isola si intensificano gli sforzi per avere altri punti vaccinali: in alcuni comuni della provincia etnea prevista la nascita di appositi centri

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La Sicilia prova a dare un’ accelerata nella campagna vaccinale anticovid.  L’isola è condannata a restare ultima, stavolta secondo l’indice YouTrend, che valuta la situazione fino al 10 maggio e prende in considerazione non i numeri assoluti dei vaccini somministrati, ma cinque parametri che comprendono anche le dosi fatte rispetto al numero di fiale ricevute. Secondo questo indice, la Sicilia totalizza 55 punti (su un totale di 100), dietro alla Calabria, 58. La media nazionale si attesta a 74 punti. Da oggi parte la campagna di vaccinazione per la fascia 50-59, le cui prenotazioni sono aperte dal 6 maggio. Era già in corso, invece, la vaccinazione dei soggetti della stessa età ma con patologie. La Regione fa sapere che ai cinquantenni che stanno bene sarà proposta la vaccinazione con AstraZeneca, ma su base volontaria, considerato che ancora l’Aifa non si è espressa sulla opportunità di somministrare il farmaco anglo-svedese a chi ha meno di 60 anni.

Da ieri è in atto la vaccinazione, senza prenotazione, anche per gli insegnanti e gli operatori della scuola. Per la provincia di Catania, gli utenti rientranti in questo target potranno quindi recarsi direttamente presso l’Hub e i Punti di Vaccinazione Territoriali (PVT) per ricevere il vaccino (nell’iniziativa non sono coinvolti i Punti di Vaccinazione degli Ospedali). Dovranno esibire un’autocertificazione attestante l’appartenenza alla categoria “mondo scuola”. “Allunghiamo ancora il passo per raggiungere gli obiettivi prefissati dal Governo Regionale e ritornare presto e in sicurezza alla normalità – ha detto il manager dell’Asp di Catania,  Maurizio Lanza-  Invito i cittadini ad aderire con convinzione e ad avere fiducia nella scienza e nelle Istituzioni”.

La nuova accelerazione nelle vaccinazioni rappresenta un importante passaggio per una più immediata e sicura ripresa economica e delle attività sociali e culturali.  “Il nuovo via libera alle vaccinazioni per gli insegnanti, sospese per chi non aveva ancora ricevuto la somministrazione della prima dose – ha spiegato il commissario ad acta per l’emergenza Covid, area metropolitana di Catania,  Pino Liberti- è un nuovo passo in avanti in direzione dell’immunizzazione a tappeto della popolazione. La scuola è chiaramente uno dei luoghi più a rischio per i contagi: proteggere questa categoria ha una valenza fondamentale nella lotta alla pandemia e nel raggiungimento del target, ossia le 11000 vaccinazioni giornaliere”.

Così come per i precedenti Open Day, la vaccinazione senza prenotazione è rivolta anche ai cittadini dai 16 anni in su con patologie, ai cittadini d’età pari o superiore a 80 anni, nonche ai soggetti di ogni età appartenenti alla categoria prioritaria ad “elevata fragilità” . In provincia di Catania sono 9 i Punti di Vaccinazione dell’Asp di Catania presso i quali sarà possibile ricevere il vaccino senza prenotazione. Dalle ore 8.00 alle ore 20.00 presso l’Hub di Catania (Ex mercato Ortofrutticolo, in Via Forcile);dalle ore 8.00 alle ore 17.00, presso i PVT di:

Acireale (Via Martinez, 19)

Adrano (Piazza Sant’Agostino)

Belpasso (Via Nino Martoglio, 11)

Caltagirone (Via Circonvallazione, 112 – Hospice)

Linguaglossa (Piazza San Rocco, 42)

Mascalucia (Via di San Michele – Massannunziata)

Randazzo (Via Ospedale, 2)

Scordia (Via Luigi Capuana, 32).

Intanto nei vari comuni etnei si lavora per la realizzazione di nuovi punti vaccinazione. A Paternò il centro diurno per anziani “Nonno Per amico” di viale Alcide De Gasperi, sarà  la sede, già dalla prossima settimana,  di un nuovo punto vaccinale dove verranno somministrate le dosi del siero “Moderna”  e “Johnson & Johnson”. A confermarlo il sindaco Nino Naso e la responsabile del Distretto Sanitario 18 Giovanna Zago, la quale ha effettuato un sopralluogo all’interno dei locali per verificare l’idoneità dell’edificio ad essere adibito a centro vaccinale. L’obiettivo è quello di un potenziamento della campagna di vaccinazione con il coinvolgimento dei medici di famiglia.

Giovanna Zago ha parlato di  locali perfettamente rispondenti alle esigenze del momento, mentre  il sindaco Nico Nino Naso ha specificato che il centro diurno “Nonno per amico” è uno dei locali comunali che meglio si avvicina ai requisiti richiesti dall’ASP. ,Orazio Lopis del comitato in difesa dell’ospedale di Paternò, presente al sopralluogo, ha lanciato un appello ai medici di famiglia  di aderire in massa all’iniziativa.

Ad Adrano, invece, chiude da lunedì prossimo il punto vaccinale territoriale che si trova nel PTA di Piazza Sant’Agostino. Dallo scorso febbraio fungeva da centro di vaccinazione anticovid. Non si conoscono al momento le motivazioni che hanno spinto l’ASP etnea a chiudere il PVT adranita. Una decisione che con molta probabilità farà discutere.

Cronaca

Catania, operazione “Pandora” interrogato il deputato regionale Luca Sammartino

“Ho risposto a tutte le domande che mi sono state poste perché sono estraneo a tutte le accuse che mi vengono contestate” ha detto l’ex vice governatore siciliano

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E’ stato sentito oggi a Catania dal gip del Tribunale etneo Carla Aurora Valenti Luca Sammartino, il deputato regionale della Lega accusato di corruzione aggravata nell’ambito dell’inchiesta Pandora su presunte infiltrazioni mafiose nel comune di Tremestieri Etneo.

“Ho risposto a tutte le domande che mi sono state poste perché sono estraneo a tutte le accuse che mi vengono contestate.  E ricordo che sono solo due casi di corruzione e che non sono accusato di voto di scambio come leggo su alcuni media. Ho piena fiducia nell’operato della magistratura”- ha detto Sammartino assistito dal suo legale l’avvocato Carmelo Peluso-. Proseguo quotidianamente la mia attività politica, sono deputato regionale eletto grazie all’affetto, ma soprattutto alla forza di tanti elettori che negli anni mi hanno votato. Sono sereno nel portare avanti le mie battaglie per il territorio e di continuare a lavorare per la mia straordinaria Sicilia” ha specificato il deputato regionale il quale ha detto che è corretto che l’autorità giudiziaria svolga le proprie funzioni, e le rispetto. Sono qui per dimostrare la mia estraneità a tutti i fatti”.

L’avvocato Carmelo Peluso ha anticipato quali saranno i prossimi passi della difesa: “quello tecnico successivo – ha spiegato il penalista – se non ci saranno novità è quello fare appello al Tribunale competente per chiedere la revoca della misura, sempre che non siano le opzioni diverse: che sia lo stesso gip, in seguito dell’interrogatorio di garanzia, di valutare la possibilità di revocare il provvedimento”.

 

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Aci Sant’Antonio, incidente sul lavoro morto 30enne manutentore ascensorista

Si chiamava Antonio Pistone e stava effettuando dei lavori di manutenzione in una cabina di un ascensore di una palazzina di Via Marchese di Casalotto

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Aveva 30 anni Antonio Pistone, residente ad Aci Castello, l’ennesima vittima su lavoro, morto mentre stava effettuando dei lavori di manutenzione in una cabina di un ascensore di una palazzina di Via Marchese di Casalotto ad Aci Sant’ Antonio. La sala operativa dei vigili del fuoco di Catania aveva ricevuto una chiamata di soccorso per un uomo bloccato all’interno del vano ascensore di un condominio.  Pistone, per cause in corso di accertamento, è rimasto incastrato tra la stessa cabina e la porta di un piano.  All’interno dell’ascensore si trovava una donna in stato di shock. La squadra del distaccamento dei vigili del fuoco di Acireale ha provveduto a liberare il giovane manutentore e far uscire la signora dalla cabina ascensore.  I sanitari del 118, intervenuti sul posto, hanno constatato il decesso dell’uomo. Sul posto anche i militari del locale comando stazione che hanno avviato le indagini del caso.

Antonio Pistone era una persona conosciuto nel capoluogo etneo per essere un organizzatore di serate. La notizie della morte ha lasciato sgomenti i tanti che lo conoscevano. Sui social tantissimi i messaggi di cordoglio “Anche stavolta, purtroppo, passata la notizia calerà il sipario. A nulla servono i tavoli prefettizi e i convegni se poi non si dà seguito a quello che ci si dice Il segretario Territoriale Ugl Catania, Giovanni Musumeci- Paghiamo la carenza di organico degli uffici dell’ispettorato del lavoro e una mancanza di cultura della prevenzione. Purtroppo i dati quest’anno sono allarmanti: 119 i morti nei primi 2 mesi dell’anno in Italia. La maggior parte degli incidenti avviene in aziende a conduzione familiare con meno di 5 dipendenti, dove la formazione e la prevenzione vengono visti come un costo e non come una risorsa da sfruttare”. La Cgil di Catania partecipa al lutto della famiglia del giovane ascensorista Antonio Pistone, che ha perso la vita mentre faceva onestamente il suo lavoro. “Non sono note le precise dinamiche dell’evento ma rimane una certezza: non è possibile perdere la vita per mancanza di condizioni di sicurezza che devono essere sempre garantite. – sottolineano gli esponenti del sindacato- Le proteste sindacali di queste settimane si sono concentrate proprio su questo concetto: ridurre a zero gli infortuni mortali non è solo possibile ma necessario. Qualcosa deve cambiare nell’ approccio aziendale e nei controlli. E deve avvenire subito”.

 

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