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Cronaca

Danni maltempo in Sicilia orientale, proclamato lo stato di crisi regionale

Il governo ha approvato la proposta della protezione civile regionale, necessari 12 milioni di euro per interventi di somma urgenza

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Il maltempo abbattutosi nei giorni scorsi nella Sicilia orientale ha spinto la giunta regionale guidata da Renato Schifani a dichiarare lo stato di crisi regionale e a chiedere lo stato di emergenza nazionale.  Il governo regionale ha approvato la proposta del dipartimento regionale della Protezione civile.

“Ho agito immediatamente per dare un segnale ai territori colpiti – dice il presidente della Regione Renato Schifani- Domenica, durante i sopralluoghi che ho effettuato, ho assicurato che l’impegno del mio governo non sarebbe mancato. I danni subiti dalle zone della Sicilia orientale sono stati ingenti: adesso le istituzioni devono intervenire con urgenza per ripristinare i servizi essenziali e poi dovremo pensare anche alle opere per mitigare il rischio in futuro. Adesso ci attiveremo presso il governo a Roma per il riconoscimento dell’emergenza nazionale”.

Secondo una prima stima dei danni, effettuata dal dipartimento regionale della Protezione civile, occorrono circa 12 milioni di euro per interventi di somma urgenza per il ripristino dei servizi essenziali, per il soccorso e l’assistenza alla popolazione e per eliminare i pericoli. Altri 100 milioni servirebbero per interventi strutturali di riduzione del rischio residuo. E il maltempo ha provocato danni a migliaia di ettari di terreni e strutture mettendo in ginocchio gli agricoltori siciliani. Le condizioni delle strade e l’incuria di torrenti, fiumi e canali di scolo non hanno attenuato i problemi, con arterie rurali rese impraticabili a causa di detriti, crolli e allagamenti, rendendo complessi anche i soccorsi.

Rosario Marchese Ragona, Presidente regionale di Confagricoltura Sicilia, aveva dichiarato che le “condizioni meteo avverse e i cambiamenti climatici sono sempre più evidenti e stanno decimando le nostre produzioni di eccellenza. Le condizioni delle infrastrutture non aiutano ad attenuare i danni, il dissesto idrogeologico che ne deriva riduce di volta in volta superficie disponibile. Occorre attivarsi immediatamente e tutelare con ogni mezzo l’agricoltura siciliana”. Confagricoltura Sicilia, per voce di Marchese Ragona, aveva chiesto di attivare immediatamente lo stato di calamità e di prevedere risorse per il ristoro dei danni subiti attivando il Fondo di Solidarietà Nazionale. “Facciamo inoltre appello al Governo regionale affinché convochi un tavolo con la Protezione Civile per avviare strumenti utili alla prevenzione dei danni: occorrono opere di bonifica straordinaria dei canali di scolo, di riforestazione e di messa in sicurezza. Nell’immediato- ha concluso il Presidente di Confagricoltura Sicilia – bisogna garantire i giusti ristori agli agricoltori siciliani in tempi certi e celeri”.

Cronaca

Bronte, Vigili del Fuoco intervengono per un incendio in una falegnameria

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La notte scorsa poco dopo le 23,00 i Vigili del Fuoco sono intervenuti a Bronte, (CT) per un vasto incendio sviluppatosi all’interno di una falegnameria. Le cause sono in corso di accertamento. L’allarme è stato dato dagli stessi proprietari che hanno tentato, senza riuscirci, a spegnere l’incendio. Sul posto le squadre dei Vigili del Fuoco dei Distaccamenti di Randazzo, Maletto e Linguaglossa che hanno provveduto all’estinzione dell’incendio e al minuto spegnimento. L’intervento dei Vigili del Fuoco ha limitato i danni solo ad una parte di termo copertura. Sul posto militari dei Carabinieri e personale sanitario del Servizio 118, anche se non risultano feriti o intossicati.

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Cronaca

Aci Sant’Antonio, intervento carabinieri per un incendio in una struttura per anziani

Militari dell’Arma, in transito nell’arteria stradale dove si trova l’immobile, hanno notato del fumo uscire dall’edificio e sono entrati in azione per mettere in sicurezza gli ospiti della struttura

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Ad Aci Sant’Antonio la notte scorsa si è sviluppato un piccolo incendio dal locale caldaia di un immobile che ospita una casa una struttura recettizia, dove si trovano una cinquantina di anziani; struttura ubicata in via Marchese di Casalotto. Una pattuglia dei carabinieri del comando stazione di Aci Sant’Antonio, impegnata in un servizio perlustrativo, si è accorta che dal giardino dell’immobile fuoriusciva del fumo.

I carabinieri, scesi dall’auto, hanno immediatamente scavalcato la recinzione del giardino e, dopo aver individuato il punto preciso da cui partiva il fumo, hanno raggiunto un locale al cui interno hanno notato che dalla caldaia centralizzata si stava sviluppando un principio d’incendio.  I militari dell’Arma hanno allertato immediatamente i vigili del fuoco di Acireale che, intervenuti celermente sul posto, hanno provveduto a spegnere le fiamme che stavano prendendo piede ed hanno messo in sicurezza l’area. Al termine dell’intervento i pompieri, accertata l’accidentalità delle cause scatenanti le fiamme, hanno ritenuto che se i carabinier non fossero passati da li ci sarebbero state conseguenze ben più gravi.

 

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