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Cronaca

Ergastolo per Giulio Arena, per i giudici ha ucciso il paternese Natale Pedalino

L’avvocato dell’imputato, Giovanni Avila, annuncia di esser pronto a presentare ricorso in appello.

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La sentenza è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, dopo circa 5 ore di Camera di Consiglio. I giudici della Corte d’Appello di Catania si sono espressi sul caso relativo all’omicidio dell’agricoltore, paternese, Natale Pedalino, assassinato il 19 dicembre del 2015 nelle campagne di contrada “Cotoniera” (nella foto il luogo dell’omicidio). Per l’unico imputato, il docente di musica al Conservatorio di Palermo, Giulio Arena, i giudici hanno decretato l’ergastolo, con 6 mesi di isolamento.

Con la loro sentenza i giudici hanno quasi del tutto confermato la richiesta del Pubblico ministero Fabrizio Aliotta che, al termine della sua arringa in aula, qualche settimana fa, aveva chiesto per Giulio Arena l’ergastolo con 12 mesi di isolamento.

Intanto Arena, continua a dichiararsi innocente, sostenuto dal suo difensore, l’avvocato Giovanni Avila, convinto dell’assoluta estraneità ai fatti del suo assistito. Per l’avvocato Avila restano poco chiari molti elementi, a cominciare dal movente, ritenuto poco credibile. L’omicidio, infatti, sarebbe avvenuto al culmine di una lite, scoppiata tra Arena e Pedalino per la spartizione di 10 litri di olio d’oliva.

«Sono convinto dell’innocenza del mio assistito – evidenzia l’avvocato Avila -. Il processo, purtroppo, ha avuto un percorso segnato, non sono stati fatti una serie di accertamenti tecnici processuali importanti che richiederemo in Appello. Arena non può aver commesso quel delitto.» E l’avvocato Avila, appena conosciute le motivazioni che hanno portato i giudici a condannare Arena, è pronto a depositare ricorso in Appello.

I guai per Arena non sono finiti. L’uomo è imputato anche in un secondo processo, perché ritenuto l’autore del tentato omicidio di due venditori ambulanti di frutta e verdura, commesso il 4 agosto del 2014, sempre a Paternò.

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Cronaca

Catania, Schianto in tangenziale: un ferito e traffico in tilt

Le cause dell’impatto sono da definire, coinvolti tre veicoli, una persona è rimasta ferita

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FOTO FACEBOOK GRUPPO "QUELLI DELLA TANGENZIALE DI CATANIA"

Incidente stradale, questo pomeriggio, sulla Tangenziale di Catania, nel tratto compreso tra gli svincoli di San Giorgio e Misterbianco, in direzione Messina. Coinvolti tre veicoli, una persona è rimasta ferita.

Le cause dell’impatto sono ancora in fase di accertamento. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e gli agenti della Polizia Stradale, impegnati nei rilievi e nella gestione della viabilità. Il traffico risulta rallentato lungo il tratto interessato.

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Cronaca

Catania, incidente mortale in viale Ulisse

A perdere la vita, Valentina Barbagallo, 56anni, dipendente dell’Ateneo di Catania

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foto: gruppo Facebook lungomare liberato
foto Facebook

Drammatico incidente stradale nelle prime ore del mattino a Catania. Intorno alle 6.30, lungo la parte bassa di viale Ulisse in direzione Tondo Gioeni, si è verificato un violento scontro tra una Peugeot 207 e uno scooter Honda SH. Ad avere la peggio è stata Valentina Barbagallo, 56 anni, dipendente dell’Università di Catania,coordinatrice dell’Unità operativa Relazioni internazionali dell’Ateneo, che viaggiava a bordo del mezzo a due ruote.

Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, per la donna non c’è stato nulla da fare: il decesso è stato constatato sul posto. Alla guida dell’auto, una donna, rimasta illesa ma sotto shock.

Sul luogo del sinistro sono intervenuti gli agenti della polizia municipale, che hanno effettuato i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dell’impatto. Secondo una prima ipotesi al vaglio degli investigatori, potrebbe trattarsi di un tamponamento, ma sono ancora in corso accertamenti per chiarire le responsabilità.

L’incidente ha provocato forti rallentamenti al traffico in un orario già critico per la circolazione. I mezzi coinvolti sono stati posti sotto sequestro, mentre la salma è stata trasferita all’obitorio per gli esami di rito.

«Ci stringiamo ai suoi familiari e ai suoi colleghi e amici – dichiara il rettore Francesco Priolo – desideriamo che sentano la vicinanza dell’intero Ateneo. Tutti noi abbiamo sinceramente apprezzato l’impegno che ha profuso quotidianamente nel suo lavoro, operando da anni con entusiasmo ed efficacia. Sentiremo molto la sua mancanza».

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