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Cronaca

Etna, altra attività parossistica dal cratere Voragine caratterizzata da fontane di lava

Il modello previsionale della dispersione della nube eruttiva indica una direzione Est Sud-Est.

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A distanza di oltre 36 ore dall’ultimo parossismo l’Etna torna a farsi sentire con una nuova attività caratterizzata da fontane di lava e l’emissione di una densa colonna di cenere. Infatti l’’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha comunicato che dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza si è osservato dalla mezzanotte circa un graduale incremento dell’attività stromboliana a carico del cratere Voragine, che era ripresa nel pomeriggio di ieri.

Il modello previsionale della dispersione della nube eruttiva indica una direzione Est Sud-Est. L’ampiezza media del tremore vulcanico dalle 00.30 presenta un rapido incremento che intorno alle 01.20  ha raggiunto valori alti, dove tuttora permane con una tendenza all’aumento. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico è localizzato a est della voragine ad una elevazione di circa 2800 m sul livello del mare. Gli eventi infrasonici hanno fatto registrare un incremento dell’attività caratterizzata da eventi e tremore infrasonico localizzati al cratere Voragine. L’ampiezza degli eventi è media con tendenza all’incremento.

L’analisi dei dati di deformazione del suolo non evidenzia variazioni significative alle stazioni delle reti GNSS, clinometrica e dilatometrica, Al momento non si registrano disagi per l’operatività dell’aeroporto di Fotntanarossa.

Cronaca

Catania, aggredito un operatore sanitario al pronto soccorso, denunciato un 36enne

L’uomo ha aggredito e schiaffeggiato il dipendente ospedaliero e scattato l’allarme a giungere sul posto sono giunti agenti di una volante che hanno riportato la calma

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Fatti di cronaca a cui ormai, purtroppo, siamo abituati. Storie di violenze ai danni di personale sanitario che si stanno espandendo a macchia d’olio in tutto lo stivale, da nord a sud. Ed oggi ci tocca raccontarne un’altra, l’ennesima.

Questa volta ai danni di un operatore sanitario del pronto soccorso dell’ospedale “San Marco” di Catania.  Due uomini, padre e figlio, si sono presentati al nosocomio catanese per chiedere assistenza sanitaria nei confronti della loro congiunta affetta da problemi psichici, ma, già al triage, hanno cominciato a mostrare una certa insofferenza. In particolare, il marito della paziente, un catanese di 60 anni, è andato in escandescenza, colpendo con un pugno la vetrata del box del triage e scaraventando a terra uno dei monitor. Dopo pochi minuti inizia anche il figlio di 36 anni, ad inveire contro il personale sanitario. Passare dalle parole alle mani è stato un attimo: l’uomo infatti ha aggredito e schiaffeggiato un operatore presente sul posto. Scattato l’allarme a giungere sul posto sono stati gli agenti di una volante che, dopo aver riportato la calma, hanno identificato padre e figlio e denunciato quest’ultimo per percosse aggravate nei confronti dell’operatore sanitario nell’esercizio delle sue funzioni. Questi i fatti.

Delle situazioni indicibili e tremende che si vivono nei pronto soccorso d’Italia ci sarebbe da scrivere libri. Episodi di violenza ai danni del personale medico, ma anche – è inutile negarlo – gravi casi di mancanze e inadempienze, lungaggini infinite e ritardi ai danni dei pazienti che non giustificano ovviamente episodi di violenza ma che inevitabilmente offrono sul piatto d’argento la possibilità a soggetti malintenzionati di dar vita ad episodi spiacevoli e gravi come quello appena raccontato. Oseremo dire “un cane che si morde la coda” che sta lasciando strascichi importanti nella sanità pubblica a partire dalle intenzioni palesate o velate del personale medico, ridotto allo stremo e in costante pericolo, di traghettare in massa verso strutture private.

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Cronaca

Catania, controlli a Picanello, trovate tre auto rubate e scoperta officina abusiva

Durante il servizio in via Maria Gianni i poliziotti hanno rinvenuto 14 involucri di marijuana, trovati in un giubbotto appeso ad una sedia lasciata in strada, ma la droga è stata sottoposta a sequestro a carico di ignoti

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Un controllo straordinario del territorio nel quartiere Picanello è stato eseguito dagli agenti del Commissariato DI “Borgo Ognina” unitamente al Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e alla Polizia Locale.  In particolare, sono state controllate diverse attività commerciali, tra cui un chiosco-bar di via D’Amico, un autolavaggio di viale Vittorio Veneto e un’officina meccanica nei pressi di via Olivio Sozzi. Sia nell’autolavaggio che nell’autofficina sono state rilevate violazioni in materia di smaltimento di sostanze inquinanti (olio motore e acqua reflue).  Inoltre, nell’officina i poliziotti hanno avuto modo di accertare la mancanza delle necessarie autorizzazioni per lo svolgimento dell’attività, tra cui l’assenza di Scia. Tutte le attrezzature trovate all’interno dell’officina sono state sottoposte a sequestro amministrativo.

Per le violazioni riscontrate, al titolare dell’officina abusiva sono state comminate sanzioni per 12 mila euro.  Durante il servizio di controllo, in via Maria Gianni, i poliziotti hanno rinvenuto ben 14 involucri di marijuana, trovati in un giubbotto appeso ad una sedia lasciata in strada, di fronte all’ingresso di una stalla. La droga è stata sottoposta a sequestro a carico di ignoti.  Il pattugliamento ha permesso ai poliziotti di trovare tre auto rubate che, dopo gli accertamenti di rito, sono state riconsegnate ai legittimi proprietari. I numerosi posti di controlli nei punti nevralgici del quartiere Picanello hanno consentito di identificare 123 persone e verificare 65 veicoli.

Per i conducenti più indisciplinati sono scattate le sanzioni per guida senza patente, guida senza casco e omessa revisione periodica, con i relativi fermi amministrativi nei casi previsti dal Codice della Strada. L’attività della Polizia ha consentito di controllare l’intero quartiere, attuando anche una mirata attività volta alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno dei lavavetri molesti, nella zona di via Vincenzo Giuffrida e viale Raffaello Sanzio, e dei parcheggiatori abusivi, con particolare riguardo alla zona della scogliera, piazza Mancini Battaglia, piazza del Tricolore, piazza Europa, via del Rotolo. Particolare attenzione è stata dedicata, inoltre, al controllo delle vie della municipalità “Borgo Sanzio”, ove risiedono vittime di atti persecutori e violenza domestica per scongiurare casi di molestie di varia natura.

 

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