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Etna, cessata attività stromboliana dal cratere di sud-est, a comunicarlo l’Ingv

L’attività esplosiva ha generato tre colate laviche principali: una si è diretta a sud, una seconda a est (ramificandosi in più bracci) e l’ultima, originatasi alla base del fianco settentrionale del cratere di sud-est, si è diretta a nord. Tutte le colate sono ora in fase di raffreddamento

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Cessata l’attività stromboliana dell’Etna. A darne comunicazione è l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’attività esplosiva dal cratere di sud-est ha generato tre colate laviche principali: una si è diretta a sud, una seconda a est (ramificandosi in più bracci) e l’ultima, originatasi alla base del fianco settentrionale del cratere di sud-est, si è diretta a nord. Tutte le colate sono ora in fase di raffreddamento. Il flusso piroclastico si è propagato verso nord-est, raggiungendo la parete nord della Valle del Bove.

“Nei prossimi giorni verranno effettuati rilievi sul terreno per la mappatura del deposito” dicono dall’Ingv. Il materiale fine di colore rossastro prodotto dal flusso piroclastico è stato trasportato dai venti in quota disperdendosi a ovest-nord-ovest, con segnalazioni di ricaduta a Cesarò e Bronte. Attualmente dal cratere di nord-est si osservano sporadiche emissioni di cenere che si disperdono in zona sommitale. Dal punto di vista sismico il tremore è rientrato su valori bassi pur mostrando alcune oscillazioni sui valori medi. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area dei Crateri Centrali ad una quota di circa 2500 m sopra il livello del mare.

L’attività infrasonica risulta modesta e gli eventi sono localizzati in corrispondenza dei Crateri Centrali.  I segnali delle deformazioni del suolo hanno mostrato una variazione totale di tilt di circa 0.20 microradianti alla stazione sommitale di Punta Lucia, e una variazione di strain alla stazione di Monte Ruvolo di circa 120 nanostrain. Al momento il trend deformativo appare esaurito. Non si rilevano variazioni significative nei dati GNSS.

Secondo il direttore dell’Ingv osservatorio etneo di Catania, Stefano Branca “era dal febbraio 2021 che sull’Etna non si registrava un’attività vulcanica così intensa” e un episodio analogo “è accaduto nel 2014”. Un fase spettacolare ma, spiega Branca, con “un livello di pericolosità limitato nell’area sommitale dell’Etna, il cui accesso era stato chiuso preventivamente a turisti e curiosi”

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Etna, critiche da enti comunali e guide alpine su presenza escursionisti nell’attività stromboliana del 2 giugno

In un comunicato congiunto i comuni di Nicolosi e Linguaglossa, insieme con il Collegio delle guide alpine e vulcanologiche della Sicilia, si chiede a gran voce chiarezza, regole condivise e una gestione coordinata dell’accesso alla zona sommitale del vulcano

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In un comunicato congiunto i comuni di Nicolosi e Linguaglossa, insieme con il Collegio delle guide alpine e vulcanologiche della Sicilia, intervengono circa i fatti verificatisi lo scorso 2 giugno sull’Etna. Un comunicato dai toni duri, che condanna i comportamenti di alcuni escursionisti ed accompagnatori durante l’ultima eruzione sul vulcano.

Nella nota congiunta si chiede a gran voce chiarezza, regole condivise e una gestione coordinata dell’accesso alla zona sommitale del vulcano.

“In quella giornata-si legge- alle 5 e 35 del mattino, il dipartimento della protezione civile aveva infatti attivato la fase operativa locale di allarme, corrispondente al livello di allerta f2 del sistema Etnas, che comporta il divieto di accesso oltre i 2500 metri di quota.

Nonostante ciò numerosi escursionisti sono stati avvistati all’interno della zona sommitale e pare che tra loro vi fossero anche alcune guide alpine e vulcanologiche, oltre a vettori turistici, in contravvenzione alle ordinanze e alle raccomandazioni ufficiali del collegio delle guide”. “ Il comportamento sbagliato di pochi- conclude – non deve in alcun modo rovinare quanto di buono si sta facendo per e su l’Etna. in primo luogo la promozione di un turismo sostenibile di qualità e sicuro.”

La collaborazione fra i comuni e il collegio è volta a garantire alti livelli di qualità e sicurezza dei servizi e dell’accompagnamento su tutti versanti del vulcano. nel documento si rilancia, inoltre, la proposta di istituire un tavolo tecnico permanente, in cui condividere aggiornamenti normativi e operativi sull’accesso alla zona sommitale, alla luce delle indicazioni provenienti dal sistema di allerta Etnas e dalla protezione civile.

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Nicolosi, Motori accesi per la 48ª Cronscalata Catania-Etna

La presentazione ufficiale dell’evento si terrà l’11 giugno presso la sede del Comune di Nicolosi

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Torna uno degli appuntamenti più attesi del motorismo siciliano: dal 13 al 15 giugno si correrà la 48ª edizione della Catania-Etna, la storica cronoscalata che da decenni infiamma i tornanti del vulcano. La presentazione ufficiale dell’evento si terrà mercoledì 11 giugno alle ore 11.00 presso la sede del Comune di Nicolosi.

A fare gli onori di casa saranno il presidente dell’Automobile Club Catania, Maurizio Magnano di San Lio, il direttore di gara Manlio Mancuso, i vertici di Sicilia Promo Sport (realtà organizzatrice sul campo ) e i sindaci di Nicolosi e Belpasso, Angelo Pulvirenti e Carlo Caputo, insieme agli assessori allo Sport dei due Comuni.

Le iscrizioni alla gara resteranno aperte fino a lunedì 9 giugno. La competizione è valida come quarta prova del Campionato Italiano Velocità Montagna – zona Sud, oltre a rientrare nel Campionato Siciliano e nel Trofeo Italiano Velocità Montagna. Già numerosi i nomi di spicco del panorama nazionale che hanno confermato la loro partecipazione.

Con oltre cento anni di storia alle spalle, la Catania-Etna è molto più di una gara automobilistica: è un pezzo di memoria collettiva, simbolo di una tradizione sportiva radicata e appassionata. Il tracciato attuale, lungo 7,5 chilometri, si snoda su uno dei versanti più suggestivi dell’Etna. Le due manche decisive si disputeranno domenica 15 giugno, precedute sabato dalle ricognizioni ufficiali e, venerdì 13, dalle verifiche tecniche e sportive.

Nel cuore di uno degli scenari naturali più affascinanti d’Europa, la Catania-Etna si conferma evento di riferimento per gli amanti delle corse in salita, capace di fondere adrenalina, storia e bellezza paesaggistica in un’unica, travolgente esperienza.

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