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Etna, critiche da enti comunali e guide alpine su presenza escursionisti nell’attività stromboliana del 2 giugno

In un comunicato congiunto i comuni di Nicolosi e Linguaglossa, insieme con il Collegio delle guide alpine e vulcanologiche della Sicilia, si chiede a gran voce chiarezza, regole condivise e una gestione coordinata dell’accesso alla zona sommitale del vulcano

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In un comunicato congiunto i comuni di Nicolosi e Linguaglossa, insieme con il Collegio delle guide alpine e vulcanologiche della Sicilia, intervengono circa i fatti verificatisi lo scorso 2 giugno sull’Etna. Un comunicato dai toni duri, che condanna i comportamenti di alcuni escursionisti ed accompagnatori durante l’ultima eruzione sul vulcano.

Nella nota congiunta si chiede a gran voce chiarezza, regole condivise e una gestione coordinata dell’accesso alla zona sommitale del vulcano.

“In quella giornata-si legge- alle 5 e 35 del mattino, il dipartimento della protezione civile aveva infatti attivato la fase operativa locale di allarme, corrispondente al livello di allerta f2 del sistema Etnas, che comporta il divieto di accesso oltre i 2500 metri di quota.

Nonostante ciò numerosi escursionisti sono stati avvistati all’interno della zona sommitale e pare che tra loro vi fossero anche alcune guide alpine e vulcanologiche, oltre a vettori turistici, in contravvenzione alle ordinanze e alle raccomandazioni ufficiali del collegio delle guide”. “ Il comportamento sbagliato di pochi- conclude – non deve in alcun modo rovinare quanto di buono si sta facendo per e su l’Etna. in primo luogo la promozione di un turismo sostenibile di qualità e sicuro.”

La collaborazione fra i comuni e il collegio è volta a garantire alti livelli di qualità e sicurezza dei servizi e dell’accompagnamento su tutti versanti del vulcano. nel documento si rilancia, inoltre, la proposta di istituire un tavolo tecnico permanente, in cui condividere aggiornamenti normativi e operativi sull’accesso alla zona sommitale, alla luce delle indicazioni provenienti dal sistema di allerta Etnas e dalla protezione civile.

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Nicolosi, Motori accesi per la 48ª Cronscalata Catania-Etna

La presentazione ufficiale dell’evento si terrà l’11 giugno presso la sede del Comune di Nicolosi

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Torna uno degli appuntamenti più attesi del motorismo siciliano: dal 13 al 15 giugno si correrà la 48ª edizione della Catania-Etna, la storica cronoscalata che da decenni infiamma i tornanti del vulcano. La presentazione ufficiale dell’evento si terrà mercoledì 11 giugno alle ore 11.00 presso la sede del Comune di Nicolosi.

A fare gli onori di casa saranno il presidente dell’Automobile Club Catania, Maurizio Magnano di San Lio, il direttore di gara Manlio Mancuso, i vertici di Sicilia Promo Sport (realtà organizzatrice sul campo ) e i sindaci di Nicolosi e Belpasso, Angelo Pulvirenti e Carlo Caputo, insieme agli assessori allo Sport dei due Comuni.

Le iscrizioni alla gara resteranno aperte fino a lunedì 9 giugno. La competizione è valida come quarta prova del Campionato Italiano Velocità Montagna – zona Sud, oltre a rientrare nel Campionato Siciliano e nel Trofeo Italiano Velocità Montagna. Già numerosi i nomi di spicco del panorama nazionale che hanno confermato la loro partecipazione.

Con oltre cento anni di storia alle spalle, la Catania-Etna è molto più di una gara automobilistica: è un pezzo di memoria collettiva, simbolo di una tradizione sportiva radicata e appassionata. Il tracciato attuale, lungo 7,5 chilometri, si snoda su uno dei versanti più suggestivi dell’Etna. Le due manche decisive si disputeranno domenica 15 giugno, precedute sabato dalle ricognizioni ufficiali e, venerdì 13, dalle verifiche tecniche e sportive.

Nel cuore di uno degli scenari naturali più affascinanti d’Europa, la Catania-Etna si conferma evento di riferimento per gli amanti delle corse in salita, capace di fondere adrenalina, storia e bellezza paesaggistica in un’unica, travolgente esperienza.

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Cronaca

Etna, sindaco di Belpasso Caputo critica presenza escursionisti durante attività stromboliana

“L’eruzione ha provocato il crollo di una parte del cratere di Sud-Est, generando una colonna di fumo alta chilometri e flussi piroclastici, portando gli escursionisti a lasciare in fretta e furia i sentieri. Abbiamo corso un grave pericolo” ha detto Caputo

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foto profilo Facebook - Boris Behncke

“Abbiamo corso un grave pericolo e mi dispiace se che ne parli poco” ha detto il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, dopo che nella giornata di ieri un flusso piroclastico sull’Etna dove era in corso l’attività stromboliana, ha messo in pericolo escursionisti e turisti. Ieri mattina alle 5:30 è scattato il sistema di preavviso Etnas con un’allerta di “altissima probabilità di accadimento”

L’eruzione ha provocato il crollo di una parte del cratere di Sud-Est, generando una colonna di fumo alta chilometri e flussi piroclastici, portando gli escursionisti a lasciare in fretta e furia i sentieri. L’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) aveva confermato che il tremore vulcanico aveva raggiunto livelli molto elevati.

Il primo cittadino ha voluto sottolineare l’efficacia del sistema Etnas, strumento prezioso fortemente voluto dal dirigente della Protezione Civile, Salvo Cocina. Tuttavia, ha lamentato la chiara assenza di azioni conseguenti all’allerta. “Il sistema di preavviso Etnas funziona benissimo, ma a cosa serve se poi non si prendono provvedimenti? A svegliarti di notte o di primo mattino?”, ha aggiunto evidenziando il rischio corso e la necessità di una maggiore consapevolezza sui pericoli legati all’attività vulcanica.

“Perché è stato consentito portare turisti in quota? Ieri è stata solo fortuna, ma non si può contare sempre sul caso,” ha affermato, criticando la scelta di permettere l’accesso ai turisti in quota nonostante l’evidente allerta, e ribadendo con forza la necessità di misure più restrittive e immediate.

“Serve una forte presa di coscienza sui rischi e bisogna interdire il perimetro individuato dalla Protezione Civile, quando necessario. Non possiamo pensare solo al denaro,” ha aggiunto, mettendo in luce la priorità della sicurezza sulla semplice speculazione economica.

“Le autorità competenti devono adottare misure più incisive per garantire la sicurezza della popolazione e dei visitatori, anteponendo la tutela della vita umana a qualsiasi altra considerazione. Porterò io stesso, all’attenzione del nuovo Prefetto, la situazione,” ha concluso il Sindaco.

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