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Cronaca

Etna, in corso debole attività stromboliana interna al cratere di sud-est

Sul vulcano più alto d’Europa è scattata l’allerta gialla, decisa dal dipartimento regionale della protezione civile.

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Allerta gialla sull’Etna. A stabilirlo la protezione civile siciliana. Infatti dopo l’allerta rossa lanciata nel primo pomeriggio di eri e il successivo passaggio ad arancione nel tardo pomeriggio,  il dipartimento regionale, a seguito di una specifica riunione in cui è stata esaminata l’evoluzione dell’attività del vulcano, ha deciso per l’allerta gialla che scatta quando  “i parametri di monitoraggio su valori anomali protratti nel tempo danno un resoconto che si coniuga all’osservazione di  una attività esplosiva frequente o persistente, anche accompagnata da attività effusiva in area sommitale”.

Allo stato attuale l’Ingv ha osservato una debole attività stromboliana interna al cratere sud-est. Il tremore vulcanico dopo il massimo di ampiezza raggiunto verso le 17 di ieri ha mostrato ampie oscillazioni e attualmente è in una fase di decremento. Dopo la fine dello sciame di ieri sono stati registrati solo pochi eventi sismici di bassa energia. Dal punto di vista infrasonico l’attività è scarsa e i pochi eventi localizzati risultano in corrispondenza del cratere di sud-est e di quello bocca nuova.

Per quanto riguarda le deformazioni del suolo, dopo la fase di lenta e modesta decompressione registrata dallo strain nella mattina-‘ primo pomeriggio di ieri e dopo le variazioni delle stazioni clinometriche e strain sommitali registrate durante lo sciame sismico di ieri pomeriggio, a partire da ieri sera non si registrano variazioni significative e i segnali delle reti permanenti Gnss e clinometrica risultano stabili.

Intanto temendo un possibile incremento dell’attività vulcanica, i comuni di Nicolosi, Linguaglossa e Bronte hanno disposto l’interdizione delle escursioni turistiche in area sommitale, facendo eccezione per il personale Ingv, i soccorritori, le forze dell’ordine ed il personale in possesso di abilitazioni specifiche.

Cronaca

Catania, getta droga nel water ma la Polizia la recupera tra i liquami, 43enne arrestato

Si tratta di 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina, mentre è stata ritrovata a seguito di una perquisizione domiciliare una somma pari a circa 27 mila euro

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Avrebbe escogitato un piano per sbarazzarsi della droga attraverso il water per poi recuperarla tramite un pozzo nero realizzato direttamente in casa. L’ideatore sarebbe stato un 43enne catanese che è stato arrestato dalla polizia. Nel corso di un servizio di controllo di Picanello, centro storico di Catania,  i poliziotti hanno notato strani movimenti proprio dinnanzi l’abitazione dell’uomo noto alle forze dell’ordine.

Da qui è scattato il controllo nella casa del 43enne. Non appena hanno bussato al portone di casa, i poliziotti hanno sentito il rumore dello scarico del water in azione e, non appena il proprietario ha aperto la porta è stato avvertito un fortissimo odore di marijuana. Grazie alle tracce d’acqua presenti sul pavimento i poliziotti sono arrivati nella lavanderia, luogo in cui è stata scoperta una botola piazzata proprio al centro della stanza. Una volta sollevato il coperchio è stato possibile scoprire il pozzetto nero, congegnato proprio per disfarsi della droga in modo rapido nel caso di visite indesiderate delle forze dell’ordine.

Infatti, una volta tirato lo sciacquone, la droga gettata nel water passava nel pozzetto dove l’uomo avrebbe potuto recuperarla, individuandola tra i liquami. Recuperati dalla polizia ben 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina. La perquisizione è stata estesa all’intero appartamento e ha consentito di ritrovare un’ingente somma di denaro, pari a circa 27 mila euro, ritenuta palesemente provento dell’intenso traffico di droga, considerato che, oltre a non essere occupato in alcuna attività lavorativa, il 43enne ha precedenti di polizia giudiziaria legati al mondo della droga.

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Cronaca

Catania, coniugi nascondevano armi e droga, arrestati dai carabinieri

Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina nonche due pistole scacciacani modificate, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti anti proiettili

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A Catania una coppia di coniugi, di 59 e 46 anni, è stata arrestata dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale per detenzione abusiva di armi clandestine e per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari dell’Arma hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina e una macchina per la preparazione di confezioni di sottovuoto.

In uno scantinato in uso alla coppia i carabinieri hanno sequestrato due pistole scacciacani modificate e rese offensive e letali considerate pertanto clandestine, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti antiproiettili. La coppia è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.

 

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