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Etna News 24, Luca Crispi è il nuovo direttore

Luca Crispi:”Un Impegno verso l’informazione di qualità”

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Cari Lettori,

con grande entusiasmo e con profondo senso di responsabilità, assumo l’incarico di direttore responsabile di Etna News 24 affidatomi dal direttivo dell’Associazione Aitna Press, editrice della testata, raccogliendo il testimone consegnatomi dal direttore uscente Mary Sottile che ringrazio per l’attività svolta. Una testata giornalistica online, Etna News 24, che durante i suoi anni di attività è riuscita a ritagliarsi il giusto spazio nell’informazione locale, grazie alla capacità di riuscire a raccontare quotidianamente il territorio con passione, rigore e autenticità. “Siamo fatti della stessa sostanza dei nostri sogni” – scriveva William Shakespeare nel finale de “La tempesta” – ma “se questi sogni rimangono troppo nel cassetto, rischiamo di farli ammuffire”, aggiungo io. Un sogno, quello del giornalismo, rimasto per molto tempo nel cassetto dei miei desideri, spesso seppellito dal timore o dalle diverse porte trovate chiuse. Difficilmente, quel bambino che tanto amava giocare con una vecchia macchina da scrivere del proprio padrino giornalista e corrispondente de “La Sicilia” , Salvatore Luigi Distefano, a cui dedico questo risultato, si sarebbe immaginato oggi alla guida di una testata giornalistica.

Oggi più che mai diverse sfide investono il mondo del giornalismo, a partire da quello locale, che rappresenta l’anello primario di congiunzione tra i cittadini ed il mondo dell’informazione. La nostra amata Etna, parte integrante del nome della testata, vuole rappresentare per me una metafora perfetta della missione che deve prefiggersi la testata Etna News 24: essere una fonte di notizie affidabile e dinamica, capace di affrontare le sfide del cambiamento continuo, in grado di cogliere le opportunità che ogni nuova “eruzione” informativa porta con sé. In una crescente infodemia, dove il lettore trova sempre più difficolta a dipanarsi tra notizie vere e fake news, la sfida principale a cui siamo chiamati tutti noi di Etna News 24 è quella di fornire ai nostri lettori un’informazione completa, trasparente e tempestiva. Proprio per questo, alla farneticante gara a tempo su chi pubblica per primo una notizia, noi preferiamo la verifica attenta delle informazioni che daremo ai nostri lettori, attraverso un meticoloso e serio rispetto del nostro primo comandamento deontologico, basato sul raccontare sempre la “verità sostanziale dei fatti”. La notizia preferiamo costruirla sul campo, con contenuti multimediali e variegati nella sua forma, piuttosto che seguire la fredda logica del copia/incolla o dello stare comodamente seduti su un divano, facendo nostro il messaggio che lo stesso Papa Francesco ha voluto rivolgere a tutti noi addetti all’informazione: “Il giornalista si guarda dalle scarpe. Se sono impolverate, o infangate, ha fatto un buon lavoro. Meglio ancora se le suole sono consumate”.

Così come fatto in questo anno di intensa attività, dedicheremo particolare attenzione alle tematiche locali, alle storie della nostra gente, alle problematiche ambientali, alle opportunità economiche che il nostro territorio offre. Non tralasceremo le notizie di cronaca e di politica, dando voce indistintamente ad ogni schieramento, sia esso di governo o di opposizione. Daremo voce a tutte le opinioni, garantendo la democrazia ed il pluralismo delle opinioni. In questo “nuovo viaggio che continua”, fondamentale sarà il dialogo con i nostri lettori. La vostra opinione, le vostre segnalazioni e le vostre critiche costruttive saranno per noi elemento essenziale per migliorarci. Etna News 24 deve rappresentare quel luogo dove ogni lettore, attraverso le sue interazioni, può contribuire insieme a noi alla creazione di una comunità informata, partecipativa e inclusiva. Senza di voi, la nostra informazione non avrebbe senso di esistere.

Non per ultimo, vorrei sottolineare l’importanza della redazione che mi pregio di guidare, formata da un gruppo di professionisti appassionati e competenti, la cui dedizione e creatività sono il vero motore di Etna News 24. Insieme, ci impegneremo a esplorare nuovi formati e tecnologie per rendere l’informazione più accessibile e coinvolgente per tutti. Una redazione che non è blindata a nuove collaborazioni da parte di colleghi giornalisti che vorranno portare con sé nuove idee e nuovi progetti. Le nostre porte, non saranno chiuse nemmeno a nuovi collaboratori che forse – come quel bambino oggi direttore – per troppo tempo hanno tenuto nel cassetto il sogno di coltivare la passione per il giornalismo.

Etna News 24, non solo notizie ma anche spunti di riflessione e momenti di ispirazione.

Associazionismo

Pedara, inaugurati immobili confiscati alla mafia e riassegnati al volontariato

Assegnatari le associazioni Ultreya Pedara, Comitato Provinciale delle Misericordie di Catania, Misericordia Pedara e Oratorio Salesiano APS

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“Non abbiate paura di avere coraggio”, quel coraggio che quotidianamente deve spingere la società civile di dire il proprio “no” alla mafia e alla criminalità. Un coraggio che è stato più volte esaltato oggi, a Pedara, durante l’inaugurazione degli immobili confiscati definitivamente alla criminalità organizzata (3 appartamenti e 2 box auto) il 4 ottobre 2009 e riconsegnati alla comunità attraverso l’assegnazione da parte dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati Confiscati all’Associazione temporanea di scopo formata da Ultreya Pedara, Comitato delle Misericordie di Catania, Misericordia di Pedara e Oratorio Salesiano APS. Immobili edificati dalla ditta Rizzo Costruzioni SRL, riconducibile alla cosca mafiosa dei Laudani e gestita dall’imprenditore Carmelo Rizzo prestanome di Alfio Laudani, dell’omonimo clan, fatto poi uccidere con due colpi di pistola alla testa e il corpo dato alle fiamme insieme ad un cumulo di copertoni quando si iniziò a vociferare di una possibile collaborazione di Rizzo con la giustizia.

«La restituzione di patrimoni e ricchezze della criminalità alla collettività» ha commentato il Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi «è un’opportunità di un impegno comune e civile. Non è solamente una vittoria contro la criminalità ma anche uno strumento per uno sviluppo del territorio. Non è solo un percorso economico ma anche culturale e sociale. Questo bene dato oggi ha le finalità culturali e rispetta pienamente l’impegno di tutti nel solco della legalità». Una giornata importante non solo per la comunità pedarese ma per tutto il mondo del volontariato catanese. A tagliare il nastro della struttura, tra gli altri, anche Sua Eccellenza il Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi insieme ad Annalisa Schillaci presidente dell’associazione Ultreya Pedara, Silvia Losco Dirigente del Servizio programmazione degli interventi e gestione Albo del Dipartimento delle politiche giovanili e del Servizio Civile Giuliana Cosentino dirigente della sede secondaria di Reggio Calabria dell’ANBSC. Un taglio tutto “in rosa”, per mettere in risalto il ruolo delle donne nelle posizioni di leadership.

«Abbiamo voluto restituire questi beni alla collettività realizzando al loro interno una biblioteca, un’aula studio, un auditorium e in caso di calamità di Protezione Civile l’intera struttura sarà messa a disposizione delle strutture operative del Sistema di Protezione civile. Ancora una volta, oggi, la mafia non ha vinto» ha spiegato Annalisa Schillaci presidente dell’ente capofila. A commentare positivamente la giornata anche il Presidente del Comitato delle Misericordie di Catania Alfredo Distefano. «Oggi anche il volontariato più antico d’Italia, quello delle Misericordie, è protagonista in questa importante giornata. Fare volontariato è sinonimo anche di essere cittadini attivi in una società che deve sempre più puntare a mettere in disparte tutte quelle forme di criminalità e di atteggiamenti mafiosi che tanto deturpano la nostra amata Sicilia. Una parte degli immobili inaugurati, diventa da oggi la casa per tutti i volontari delle Misericordie di Catania».

Un “Centro polifunzionale per le attività sociali, culturali e di Protezione Civile” – questa la destinazione dell’immobile – ripristinata nella sua funzionalità e nella sua struttura, grazie sia ad un contributo da parte dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati Confiscati sia grazie alle donazioni ricevute da aziende del territorio. All’interno degli immobili, anche un’area dedicata alle vittime della criminalità, un vero e proprio “Museo della Legalità”, dove sono presenti trentaquattro fotografie in bianco e nero che riportano il nome, il cognome e la data di morte di giornalisti, giudici, forze dell’ordine in servizio di scorta, semplici cittadini e imprenditori che hanno denunciato o soggetti uccisi per vendetta o errore, assassinati per mano della mafia. Nella parete opposta, foto di volontari e studenti che hanno contribuito al recupero della struttura. Presenti all’inaugurazione diverse autorità civili, politiche e militari del comprensorio. L’inno nazionale di apertura è stato eseguito dagli studenti dell’ICS Casella di Pedara.

 

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Cronaca

Grammichele, nuovo incendio all’impianto del consorzio Kalat

“Il tema rifiuti è un tema sensibile e vogliamo che venga fatta chiarezza e farò in modo che se ne occupi anche la commissione regionale antimafia” ha detto il sindaco di Militello Giovanni Burtone

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Fiamme a Grammichele la notte scorsa al consorzio Kalat. A darne notizia il sindaco di Militello in Val di Catania Giovanni Burtone sulla propria pagina social.

“Un incendio si è sviluppato danneggiando seriamente le strutture, le stesse già interessate precedentemente da un episodio simile. Il tema rifiuti è un tema sensibile e vogliamo che venga fatta chiarezza. Questa mattina con altri amministratori ci siamo recati dal Prefetto perché non può cadere sotto silenzio quanto accaduto. E farò in modo che se ne occupi anche la commissione regionale antimafia”.

Giovanni Burtone ha pubblicato delle foto del rogo che è stato già domato dei vigili del fuoco del comando provinciale intervenute sul posto con diverse squadre provenienti da Caltagirone, Palagonia e Catania. I lavoratori della struttura, danneggiata gravemente da un incendio tre anni fa, sono da allora in Cassa integrazione, che scadrà a fine anno.

Solidarietà ai lavoratori è stata espressa da Cgil e Fp Sicilia e da Cgil e Fp di Caltagirone che hanno incontrato il prefetto di Catania per discutere la proroga della cassa integrazione per i 37 lavoratori fermi dopo l’incendio di tre anni addietro: “Un’altra tegola sull’impianto – hanno affermato Francesco Lucchesi e Gaetano Agliozzo (Cgil e Fp Caltagirone) insieme a Nunzio Drago ed Enzo Maggiore (Cgil e Fp Caltagirone) – mentre ancora si attende l’avvio dei lavori per la ricostruzione di quanto è andato in fumo tre anni fa”

I sindacati hanno chiesto notizie sull’avvio della ricostruzione che la Regione ha finanziato con un decreto del 26 settembre e sollecitato al prefetto un intervento su assessorato regionale e Ministero del lavoro per la proroga della cassa integrazione in scadenza il 31 dicembre.  I sindacati anche alla luce del nuovo rogo hanno chiesto un presidio permanente di legalità davanti a Kalat ambiente, per “la certezza che un impianto virtuoso non subisca interferenze e azioni che ne possano compromettere il ritorno alla piena operatività nel più breve tempo possibile”.

 

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