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Cultura

Festa di Santa Barbara, Paternò celebra e rende omaggio alla sua “Patrona”

Una festa voluta e portata avanti dai padri, che, superando guerre, epidemie e tanti ostacoli, hanno sempre reso omaggio alla Vergine martire.

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Il 4 dicembre, la festa di Santa Barbara raggiunge l’apice delle celebrazioni a Paternò. Una città opulenta, ma allo stesso tempo fragile, che fa i conti con il suo passato. In questo “Giubileo della Speranza”, Paternò ha tutte le ragioni per guardare al futuro con ottimismo, anche sul piano amministrativo. Una festa voluta e portata avanti dai padri, che, superando guerre, epidemie e tanti ostacoli, hanno sempre reso omaggio alla Vergine martire. Oggi, Paternò deve voltare pagina, abbracciando sani valori per riscrivere il suo futuro.

Paternò, alzati e vai! Cari cittadini, se non volete essere ricordati come cialtroni, è il momento di mettere da parte scuse, offese e impegni. Oggi dobbiamo riscoprire insieme la bellezza della nostra tradizione, come facevano un tempo i nostri padri. La nostra Santa Barbara ci guarda con affetto, e quale occasione migliore per renderle omaggio, se non festeggiando tutti insieme? Non servono perfezione o grandi promesse; basta il cuore e la voglia di condividere un po’ di gioia. Facciamolo per noi, per la nostra comunità e per la nostra Santa che ci accompagna in ogni passo. Alzati, vai, e fai festa!

Questa mattina, il suono delle campane risuona per la città, mentre dal piazzale del Castello si levano gli spari di cannone. Nonostante la festa cada in un giorno infrasettimanale, come da tradizione, scuole, uffici pubblici e molti esercizi commerciali restano chiusi. Chi può, si prende una pausa dal lavoro; molti pendolari, obbedendo al richiamo del cuore, restano a casa per trascorrere la giornata con la famiglia. Le strade si riempiono di gente: chi si affanna per arrivare puntuale alla prima messa e assistere alla svelata della Santa, scrutando il cielo per capire se la giornata sarà bella, e chi, invece, costretto dal lavoro, deve lasciare Paternò a malincuore.

FOTO COLLEZIONE CORSARO

Come ogni anno, ormai da secoli, il 4 dicembre Paternò celebra la sua Santa Patrona, la Vergine Barbara, con una fede cristiana rinnovata, preservando intatta la devozione dei padri. La chiesa monumentale, adornata di stucchi dorati e pitture di pregio, accoglie i fedeli. L’altare, ricoperto di fiori e avvolto dal profumo di incenso, emana una solennità unica. La grandiosità delle strutture, la ricchezza degli stucchi, il capriccioso sviluppo delle modanature, il rigoglio decorativo e l’imponente cupola creano un senso di sovrumana divinità che lascia i fedeli in un silenzioso sbigottimento. Le campane non si risparmiano, risuonando con il canto: “Gloriosa, t’affacci dai cieli, o Barbara Santa di Dio, volgiti a noi con un pio sorriso d’amor”.

La festa può finalmente cominciare. In piazza e lungo via Vittorio Emanuele, la gente si raduna. Nelle vie, si diffondono i profumi del sugo con “i pittinicchi” (come dice la presidente della Pro Loco Salvina Sambataro, tutto è già pronto per il pranzo) e del buon ragù che le mamme si affrettano a preparare per il pranzo di mezzogiorno. C’è chi anticipa i preparativi, arrostendo la salsiccia per non mancare all’appuntamento con il fuoco di Sant’Antonio.

L’attesa è tutta per l’uscita del fercolo. Il fercolo, interamente in argento e con pregiati altorilievi che raffigurano il martirio della Santa, è pronto sin dal mattino. Mentre si radunano i portatori, che indossano il tradizionale “covo bianco”, la piazza si anima di un fervore particolare.

Il tradizionale spettacolo pirotecnico in piazza Vittorio Veneto, che accoglie l’ingresso della Santa con “u focu di Sant’Antonio”, non ha deluso anche quest’anno. In serata, l’arrivo alla Villetta, accompagnato dai colorati fuochi d’artificio, e a tarda notte, il rientro in chiesa.

Tutto è pronto da settimane, anche con l’arrivo dei commissari, la festa si tramanda senza interruzioni; l’unica incognita, come sempre, è il tempo. Dicembre, infatti, spesso riserva delle sorprese.

Oggi, nonostante i cambiamenti climatici e l’incertezza del meteo, l’amore dei paternesi per la martire Barbara dovrebbe rimane immutato. La Santa, oggi gloriosa, attraversa le vie cittadine al grido di “Cittadini, viva Santa Barbara!”. Ma le gambe al vento delle fanciulle, minigonne e pantaloncini (extra)corti fanno presagire che presto la festa di Santa Barbara potrà svolgersi anche con il costume da bagno.

 

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