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Cronaca

Gravina di Catania, accusati di ricettazione, provano ad aprire una cassaforte trafugata ad Agira, fermati

Sono sette le persone indagate e sono accusate di aver commesso una serie di “delitti di ricettazione aggravata” fino allo scorso mese di marzo, messi a segno tra Camporotondo Etneo e Ramacca, nonche di una cassaforte rubata da una gioielleria di Agira

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I carabinieri della compagnia di Gravina di Catania hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria sette persone accusate di aver commesso una serie di “delitti di ricettazione aggravata” fino allo scorso mese di marzo messi a segno tra Camporotondo Etneo e Ramacca, nonche di una cassaforte rubata da una gioielleria di Agira, dalla quale con una spaccata è stata portata via.

In particolare, dalle indagini è emerso che i sette uomini arrestati, aventi una età compresa tra i 20 e i 44 anni, sarebbero coinvolti sia nella ricettazione di tre mezzi pesanti trafugati ai danni di imprenditori locali, sia del furto dell’esercizio commerciale sito nella piccola cittadina ennese, dove i ladri hanno portato via una cassaforte con almeno 100 mila euro di preziosi.

I carabinieri hanno individuato i luoghi di occultamento della refurtiva ossia un terreno agricolo sito tra Belpasso e Camporotondo Etneo e un ubicato nel territorio di Ramacca, dove tutti i mezzi pesanti, mediante l’uso di una ruspa cingolata, erano stati nascosti. Durante le indagini gli inquirenti hanno scoperto che gli indagati, all’interno di un fondo agricolo di Ramacca, hanno provato ad aprire con un flex  la cassaforte, contenenti i preziosi, trafugata ad Agira. L’intervento dei carabinieri ha impedito l’apertura ma i sette si sono dati alla fuga avvertiti da una vedetta. La refurtiva è stata recuperata.

 

Cronaca

Randazzo, concluse operazioni di brillamento ordigni 2° guerra mondiale

Sono state evacuate abitazioni, strutture ricettive e anche la caserma del Distaccamento della Polizia Stradale di Randazzo, ricadenti nella “zona rossa”. 

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Si sono concluse intorno alle 14 di oggi le operazioni di bonifica e brillamento di due ordigni bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale rinvenuti a Randazzo nelle scorse settimane.

In considerazione della particolare tipologia e dell’ubicazione del primo ordigno, di fabbricazione americana, rinvenuto nei pressi della Basilica Minore di Santa Maria Assunta, come concordato nell’ambito delle riunioni di coordinamento svoltesi presso la Prefettura di Catania, è stato necessario istituire un’area di sicurezza con un raggio di evacuazione di oltre 300 metri, con l’evacuazione di un migliaio di residenti, assistiti dal comune di Randazzo, con il supporto di ASP, 118 e Croce Rossa.

I militari del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo hanno predisposto una speciale camera di espansione nei pressi della Basilica per contenere eventuali effetti dell’esplosione controllata. Il secondo ordigno, una bomba inglese, è stato rinvenuto nel terreno di un vivaio cittadino. Due bombe entrambe del peso di 250 libbre (circa 113 kg), ciascuno contenente circa 57 kg di tritolo.

Entrambi gli ordigni sono stati prima resi inerti sul posto e successivamente trasportati in una cava appositamente attrezzata per la distruzione finale.  Per tutta la durata delle operazioni, che hanno preso il via intorno alle 7, sono state evacuate abitazioni, strutture ricettive e anche la caserma del Distaccamento della Polizia Stradale di Randazzo, ricadenti nella “zona rossa”.

Le operazioni, seguite costantemente dal CCS istituito e coordinato dalla Prefettura e dal COC attivato dal Comune di Randazzo, si sono concluse alle 13.50.  Il Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi ha espresso grande soddisfazione per la perfetta riuscita delle operazioni, “ringraziando i militari del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo per la professionalità e la competenza, nonché tutte le componenti del sistema di sicurezza e protezione civile che, nell’occasione, hanno operato in perfetta sinergia”.

Il Prefetto ha rivolto un “particolare ringraziamento alla Commissione Straordinaria che gestisce il Comune di Randazzo e alla popolazione interessata dallo sgombero delle proprie abitazioni e delle strutture ricettive, per l’ordine con cui si sono svolte le operazioni di evacuazione”

 

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Cronaca

Adrano, incidente mortale: Perde la vita il 19enne Stefano Neri, nel giorno del suo compleanno

L’ automobilista coinvolto nell’incidente si è presentato spontaneamente alle autorità durante la notte.

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Una vita spezzata nel giorno che avrebbe dovuto celebrare il futuro. Stefano Neri, appena diciannovenne, ieri, proprio nel giorno del suo compleanno,  ha trovato, invece, la morte in un tragico incidente stradale, ad Adrano intorno alle 21, in via San Leo, in pieno centro urbano. Il giovane si trovava in sella a uno scooter e stava andando a festeggiare il suo compleanno, quando,  assieme a un coetaneo  il mezzo su cui viaggiavano si è scontrato con un’automobile, una Fiat Punto grigia. L’impatto è stato violentissimo. Per Stefano non c’è stato nulla da fare, sarebbe deceduto al momento dell’impatto, i soccorsi del 118, intervenuti tempestivamente, hanno potuto solo constatare il decesso. L’altro ragazzo è stato trasportato d’urgenza prima all’ospedale di Biancavilla e successivamente al Cannizzaro di Catania.

Ancora da chiarire molti aspetti della vicenda: le forze dell’ordine, tra cui agenti della locale polizia municipale e agenti del commissariato di Adrano, stanno ricostruendo la dinamica dell’accaduto. Non è ancora noto chi fosse alla guida del mezzo a due ruote, né se entrambi i ragazzi indossassero il casco protettivo. Un ruolo chiave potrebbe giocarlo la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza installate nella zona.

Secondo le prime informazioni, l’automobilista coinvolto nell’incidente si sarebbe inizialmente fermato per poi fuggire, probabilmente in preda al panico. Si è presentato spontaneamente alle autorità durante la notte.

Intanto, la comunità di Adrano è piombata nel dolore. La notizia si è diffusa rapidamente e in molti si sono riversati in strada nel luogo dell’incidente, increduli e scossi. Le esequie di Stefano si terranno lunedì alle 15.30 nella chiesa di “Maria Santissima del Rosario”, dove è attesa una grande partecipazione.

Il sindaco Fabio Mancuso ha espresso il proprio cordoglio con parole cariche di commozione: «È un giorno di lutto profondo per tutta la città. Una giovane vita spezzata nel giorno del suo compleanno è qualcosa che lascia senza parole. Ci stringiamo alla famiglia con affetto e rispetto.»

Anche il presidente del Consiglio comunale, Carmelo Pellegriti, ha voluto manifestare la vicinanza dell’istituzione:
«Una tragedia che colpisce nel profondo l’intera comunità. Siamo accanto ai familiari nel loro immenso dolore, con il pensiero e con la preghiera.»

La città di Adrano, già provata da un recente incidente mortale in cui hanno perso la vita tre braccianti agricoli, si ritrova a fare i conti con un nuovo, pesantissimo, lutto.

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