Connect with us

Cronaca

Gravina di Catania, denunciato un 42enne, avrebbe aggredito un operatore ASACOM

L’uomo è accusato di lesioni aggravate e minacce ai danni di un assistente all’autonomia e comunicazione in servizio presso una scuola primaria del territorio. Solidarietà è stata dai sindacati di categoria

Pubblicato

il

I carabinieri della compagnia di Gravina di Catania hanno denunciato a piede libero un 42enne per lesioni aggravate e minacce ai danni di un assistente all’autonomia e comunicazione – ASACOM, in servizio presso una scuola primaria di Gravina. In particolare l’operatore socio pedagogico, nella giornata di ieri, ha sporto denuncia presso il comando stazione carabinieri di Gravina di Catania, riferendo che il padre di un’alunna lo avrebbe minacciato e poi colpito al volto con uno schiaffo, ritenendolo in qualche modo responsabile del fatto che sua figlia avesse ricevuto una spinta da parte di un altro giovane studente.

Le indagini, avviate nell’immediatezza per ricostruire la dinamica della vicenda, anche attraverso le dichiarazioni dei testimoni, hanno così permesso, nel giro di poche ore, di risalire all’identità del genitore in questione, al quale è stata notificata l’informazione di garanzia, ovvero quell’atto previsto dal codice di procedura penale, mediante il quale l’indagato viene messo al corrente dei reati dei quali è accusato, e viene invitato a nominare un difensore di fiducia.

“Abbiamo appreso la notizia dell’ennesima aggressione al personale scolastico avvenuta ieri, venerdì 21 febbraio, vittima un assistente all’autonomia e alla comunicazione di un bambino autistico che opera all’istituto comprensivo Tomasi di Lampedusa di Gravina di Catania. L’aggressore, un genitore di una compagna del bambino seguito dall’AsaCom, sembrerebbe abbia voluto “punire” l’assistente, che ha dovuto ricorrere al pronto soccorso, ritenendolo, arbitrariamente e ingiustamente, causa di un presunto e anomalo comportamento del suo assistito nei confronti della propria figlioletta: sembrerebbe che il bambino abbia dato una spinta alla bambina. Il tutto è avvenuto all’interno dei locali scolastici e, da quanto apprendiamo, anche alla presenza di persone qualificate della scuola” .

Lo dicono le segreterie provinciali della Cisl, della Fisascat Cisl e l’associazione AsaCom che aggiungono :“Oltre a dare la solidarietà̀ all’assistente, condanniamo, ancora una volta, ogni fenomeno di violenza a danno di lavoratrici e lavoratori della comunità̀ scolastica che prestano la loro attività̀ essenziale, al fine di garantire il diritto allo studio, all’istruzione e all’inclusione degli alunni e studenti e studentesse con disabilità. Stigmatizziamo anche il comportamento di chi non sa interpretare il ruolo genitoriale con equilibrio e l’assoluto silenzio con cui l’istituzione scolastica ha coperto l’accaduto. Ancora una volta, purtroppo, emerge l’atteggiamento, al limite della discriminazione, col quale talune istituzioni scolastiche approcciano il rapporto con gli operatori Asacom, ritenuti spesso personale esterno di categoria inferiore. Si tratta, invece, di lavoratrici e lavoratori altamente specializzati, che si dedicano con professionalità̀ a garantire quanto più̀ è possibile l’inclusione sociale e il diritto allo studio degli alunni con disabilità. Amareggia, ancora, che tutto ciò̀ sia successo ancora una volta a Catania – proseguono – a una settimana dell’aggressione di un genitore contro due insegnanti di un istituto comprensivo, in un quartiere difficile. È tempo di rivendicare migliori condizioni di sicurezza per chi lavora a scuola e la piena responsabilizzazione delle istituzioni scolastiche per garantire il prezioso ruolo svolto da tutto il personale preposto alla formazione dei giovani”.

La Fisascat Cisl di Catania e l’Associazione AsaCom chiederanno di incontrare anche il Dirigente scolastico e l’Ufficio Provinciale scolastico, affinché̀, ciascuno, in base alle proprie competenze, ponga in atto tutte le misure necessarie di carattere preventivo, al fine di evitare che tali atti di aggressione non si abbiamo più a ripetere all’interno dei luoghi di lavoro.  L’Associazione Asacom si dichiara, inoltre, indignata per quanto accaduto all’assistente, ed esprime la totale condanna avverso fenomeni di violenza in danno di lavoratrici e lavoratori della comunità̀ scolastica.

L’associazione, nella qualità̀ di associazione rappresentativa degli assistenti all’autonomia e comunicazione, nell’esprimere la totale vicinanza e solidarietà̀ nei confronti dell’assistente che ha subito anche lesioni fisiche, sin d’ora, preannuncia che, qualora l’indagine penale scaturente dalla querela presentata dovesse addivenire all’individuazione del responsabile del grave gesto e conseguente rinvio a giudizio, si costituirà̀ parte civile a supporto del lavoratore. L’associazione stigmatizza fermamente l’uso di termini e concetti di natura e significato proprietaristico e oggettivistico utilizzati nei confronti del lavoratore, ricordando che gli assistenti all’autonomia e comunicazione traggono la loro legittimazione lavorativa, solo ed esclusivamente, in virtù̀ delle norme di leggi vigenti, dal fatto che sono bravi ed essenziali, e nell’ambito del contratto di lavoro intercorso tra lavoratore e datore di lavoro.

 

Cronaca

Paternò, ennesimo parcometro vandalizzato nella notte

Continuano le azioni vandaliche da parte di ignoti, ai danni delle colonnine di sosta

Pubblicato

il

Non si placa l’ondata di vandalismi che sta mettendo a dura prova il sistema di parcheggi a pagamento della città. La notte scorsa, ignoti hanno preso di mira un parcometro situato in via Emanuele Bellia, distruggendolo completamente e compromettendone il funzionamento. L’episodio rappresenta l’ultimo di una serie di atti vandalici che negli ultimi giorni hanno interessato diverse zone del centro cittadino, creando non pochi disagi per automobilisti e commercianti della zona. Un elemento che potrebbe rivelarsi decisivo nelle investigazioni è rappresentato dalle telecamere di videosorveglianza di un istituto bancario presente nelle immediate vicinanze del luogo dell’episodio. Le immagini, se disponibili, potrebbero fornire elementi fondamentali per ricostruire la dinamica dei fatti e individuare gli autori del danneggiamento.

Quello di via Bellia non è purtroppo un caso isolato. Negli ultimi giorni, la città di Paternò ha registrato una preoccupante escalation di vandalismi ai danni dei parcometri per il pagamento della sosta. Altre colonnine erano state infatti prese di mira in via Roma e nel parcheggio antistante l’ospedale Santissimo Salvatore. La sistematicità di questi episodi sta destando crescente preoccupazione tra l’amministrazione comunale e i residenti, che si trovano a fare i conti con un fenomeno che, oltre a comportare costi significativi per la riparazione e sostituzione delle apparecchiature, compromette il normale funzionamento del sistema di parcheggi a pagamento.

Continua a leggere

Cronaca

Catania, arrestato corriere della droga, trasportava oltre 3 chili di cocaina

L’uomo è finito nel carcere di Piazza Lanza con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente

Pubblicato

il

La Polizia di Stato ha arrestato un 35enne con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente del tipo cocaina. In particolare agenti della Squadra Mobile, in servizio nel quartiere “San Berillo Nuovo”, all’altezza dell’incrocio con corso Amedeo Duca D’Aosta, hanno notato la presenza di un’autovettura, Renault Twingo, di colore bianco, che ha destato sospetto per l’andatura piuttosto lenta nonostante la carreggiata sgombra.

Fermato il mezzo il conducente è stato identificato, ma, per l’insofferenza e la particolare agitazione mostrata, è stato sottoposto ad una sommaria ispezione del mezzo che ha sortito esito positivo, in quanto al suo interno, sotto il parasole lato conducente, è stato rinvenuto un involucro, in carta di colore bianca, contenente cocaina del peso di 0,8 grammi.

L’auto è stata sottoposta ad un ulteriore controllo, rinvenendo sotto il sedile anteriore lato guida 3 panetti di colore marrone contenenti ciascuno 1.035 grammi di cocaina per un totale di circa 3.100 grammi lordi. Sono state sequestrate droga e autovettura. Posto sotto sequestro anche lo smartphone in uso all’arrestato. L’uomo è finito nel carcere di Piazza Lanza.

 

Continua a leggere

Trending