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La giornata del 4 Novembre sarà celebrata dal Prefetto a Catania e a Bronte

Nel capoluogo etneo è prevista la deposizione, da parte di Maria Carmela Librizzi, della corona d’alloro presso il Vestibolo del Sacrario Militare e dopo nella città del pistacchio in piazza Nicola Spedalieri

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Domani anche a Catania e nei comuni etnei si svolgeranno le celebrazioni in occasione del Giorno dell’Unità Nazionale e delle forze Armate. In particolare alle ore 9.00 è prevista la deposizione, da parte del Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, della corona d’alloro presso il Vestibolo del Sacrario Militare, sito nella Chiesa di San Nicolò l’Arena di Catania e la benedizione da parte dell’ Arcivescovo Metropolita S.E. Mons. Luigi Renna. Successivamente alle ore 11,  continuando  nel percorso avviato dal Prefetto di avvicinamento delle Istituzioni alle comunità locali con la celebrazione delle più importanti festività nazionali anche nei comuni della provincia, sarà la città di Bronte ad accogliere le massime autorità civili e militari per ricordare ricordare il 4 novembre;  in piazza Nicola Spedalieri ci sarà la deposizione della Corona al Monumento ai Caduti e l’ Alza Bandiera.

Gli onori militari saranno resi da uno schieramento interforze composto da militari del 62° Reggimento Fanteria “Sicilia”, della Stazione Elicotteri di Catania, della Base aeromobili della Guardia Costiera, del 41° Aerostormo di Sigonella, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.  Saranno inoltre schierati il Corpo Militare e le volontarie della Croce Rossa Italiana, una rappresentanza della Polizia di Stato, della Questura di Catania, della Polizia Penitenziaria, dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale della Regione Siciliana,  della Polizia Municipale di Bronte e della Polizia Metropolitana, nonché rappresentanze delle Associazioni combattentistiche e d’arma.  Alla manifestazione parteciperanno anche gli studenti della Scuola Secondaria di primo grado “L. Castiglione” di Bronte.

 

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“Paternò incontra la ricerca”, ricavato libro del professore Mazzarino a favore AIRC

Ospite illustre dell’evento il professore Salvatore Mazzarino, autorevole endocrinologo, autore di un volume dal titolo ‘Sei e più personaggi in cerca di dottore”

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Anche la città di Paternò con iniziative ad hoc, ha aderito alla lunga maratona dell’AIRC  che ha visto coinvolte molte città italiane con iniziative di vario genere.  L’associazione “Città Viva”, presieduta da Grazia Scavo, ha organizzato presso la biblioteca comunale un evento “Paternò incontra la ricerca” a cui hanno partecipato personalità che si impegnano attivamente a favore della ricerca. Ospite illustre della serata è stato il professore Salvatore Mazzarino, autorevole endocrinologo, autore di un piacevole volume dal titolo ‘Sei e più personaggi in cerca di dottore”.

L’incontro, moderato dalla professoressa Angela Pistorio, vice presidente della Associazione, è stato impreziosito dalla presenza della responsabile AIRC per la provincia di Catania Barbara Giuffrida Nicotra, del medico diabetologo Domenico Arcoria, dell’attrice Barbara Cracchiolo, Rosa Rita Virgillito componente dell’”Osservatorio violenza e suicidio”, dalla cantante Rita Corsaro nonche il sindaco Nino Naso. La serata è stata ricca di emozioni e il ricavato della vendita del libro sarà devoluto a favore della ricerca.

Interviste Salvatore Mazzarino e Grazia Scavo

 

“Si è trattato di un evento incentrato sulla salute e la prevenzione, organizzato dall’associazione “Citta viva”- ha detto il sindaco Nino Naso-Un sentito ringraziamento alla Presidente Grazia Scavo per aver reso possibile questa iniziativa che sostiene la Fondazione AIRC nella sua missione di ricerca contro il cancro”.

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Bronte, il pistacchio DOP conquista Tokyo, l’oro verde nella terra del “Sol Levante”

L’imprenditore giapponese Toru Hikino, amministratore delegato della “Amt Project”, ha organizzato nella capitale giapponese una Sagra, riscuotendo un grande successo

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L’imprenditore giapponese Toru Hikino, amministratore delegato della “Amt Project” ha organizzato a Tokio una Sagra del pistacchio che è andata in scena dal 4 al 9 novembre nella centralissima “terrazza” di Shinjuku, nel cuore della capitale nipponica, riscuotendo un grande successo.  “I pistacchi di Bronte sono di altissima qualità – ha affermato Hikino, seriamente intenzionato ad investire sul consumo del pistacchio verde dop in Giappone – Noi abbiamo pensato di acquistare diversi quintali di pistacchio certificato e far realizzare ai pasticceri giapponesi ed internazionali i dolci tipici della tradizione siciliana, come cannoli e brioche con gelato, ma anche il caffè al pistacchio”.

L’imprenditore giapponese ha assaggiato, durante la sua visita alla Sagra brontese dello scorso anno, il pistacchio ammirando non solo le specialità culinarie e pasticcere, ma anche il clima di festa. Ovviamente Hikino per raggiungere il suo obiettivo ha avuto un alleato siciliano. Si tratta del ragusano Lucio Schembari, titolare della “Oliva sicula”. Solitamente esporta in Giappone olio, ma, vista l’occasione, si sta cimentando anche nell’esportazione del pistacchio: “Ed in questa prima edizione della Sagra del pistacchio giapponese – ci dice – non solo abbiamo esportato pistacchio dop, ma abbiamo anche realizzato dei dolci”.

E la gente sembra aver gradito. I 20 stand al verde pistacchio sono stati letteralmente presi d’assalto dai visitatori, per la gioia anche degli amministratori brontesi. “E’ stato un piacere accogliere Toru alla Sagra del pistacchio – ha affermato il vice sindaco Salvatore Pizzuto – ed è ancora più bello sapere che fra noi e Tokyo è già attivo un ponte commerciale”. Felice l’assessore Angelica Prestianni che quest’anno ha organizzato la Sagra di Bronte: “Se hanno voluto riproporre l’energia e le sensazioni che si vivono a Bronte durante la Sagra – ha affermato – vuol dire che hanno apprezzato la nostra festa”.

“Siamo stati invitati ad andare alla Prima sagra del pistacchio del Sol levante – ha concluso il sindaco Pino Firrarello – ma Tokyo non è dietro l’angolo. Mi complimento con l’imprenditore Hikino per essere riuscito a compiere l’impresa. Il Giappone è uno dei pochi Paesi al mondo dove ancora il nostro pistacchio non è conosciutissimo. Sono certo che adesso, dopo averlo assaggiato, non riusciranno più a gustare altri pistacchi”.

 

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