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La residenza dell’Ersu a disposizione dei sanitari impegnati nella lotta al Covid 19

Una decisione presa dal Presidente dell’Ersu, prof. Mario Cantarella, a favore di docenti, ricercatori e specializzandi

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In questi giorni di battaglia senza sosta contro gli effetti devastanti del Coronavirus sono tanti i medici e i sanitari che dormono – se e quando possono – in alloggi di fortuna, spesso in auto. Non tornare a casa diventa, infatti, una misura di prevenzione per evitare di contagiare i propri cari.

Per questi eroi silenziosi, che stanno pagando un prezzo altissimo per prendersi cura dei malati covid, il presidente dell’Ersu di Catania, prof. Mario Cantarella, accogliendo la richiesta formulata dal rettore Francesco Priolo, ha messo a disposizione la residenza Toscano – Scuderi. 

L’immobile di via Etnea, dell’Ersu di Catania, offre 20 posti letti singoli con servizio igienico, ai sanitari e agli specializzandi in prima linea presso le strutture ospedaliere universitarie di Catania e attualmente impegnati nella cura dei pazienti contagiati da Covid-19.

«Una decisione doverosa, nata spontaneamente considerato il difficile momento di crisi che stiamo attraversando e il piccolo contributo che ognuno di noi può dare – spiega il prof. Cantarella – , alla luce anche del solido rapporto di collaborazione tra i due enti, Ersu e Università, per il bene e la salute dei cittadini e degli studenti».

Docenti, ricercatori e specializzandi interessati potranno indirizzare le proprie richieste al presidente della Scuola di Medicina, prof. Pietro Castellino. L’Area per la Gestione dei rapporti con il Servizio sanitario regionale e la formazione specialistica dell’Università si interfaccerà con i referenti dell’Ersu per curare la procedura di assegnazione degli alloggi.

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“Paternò incontra la ricerca”, ricavato libro del professore Mazzarino a favore AIRC

Ospite illustre dell’evento il professore Salvatore Mazzarino, autorevole endocrinologo, autore di un volume dal titolo ‘Sei e più personaggi in cerca di dottore”

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Anche la città di Paternò con iniziative ad hoc, ha aderito alla lunga maratona dell’AIRC  che ha visto coinvolte molte città italiane con iniziative di vario genere.  L’associazione “Città Viva”, presieduta da Grazia Scavo, ha organizzato presso la biblioteca comunale un evento “Paternò incontra la ricerca” a cui hanno partecipato personalità che si impegnano attivamente a favore della ricerca. Ospite illustre della serata è stato il professore Salvatore Mazzarino, autorevole endocrinologo, autore di un piacevole volume dal titolo ‘Sei e più personaggi in cerca di dottore”.

L’incontro, moderato dalla professoressa Angela Pistorio, vice presidente della Associazione, è stato impreziosito dalla presenza della responsabile AIRC per la provincia di Catania Barbara Giuffrida Nicotra, del medico diabetologo Domenico Arcoria, dell’attrice Barbara Cracchiolo, Rosa Rita Virgillito componente dell’”Osservatorio violenza e suicidio”, dalla cantante Rita Corsaro nonche il sindaco Nino Naso. La serata è stata ricca di emozioni e il ricavato della vendita del libro sarà devoluto a favore della ricerca.

Interviste Salvatore Mazzarino e Grazia Scavo

 

“Si è trattato di un evento incentrato sulla salute e la prevenzione, organizzato dall’associazione “Citta viva”- ha detto il sindaco Nino Naso-Un sentito ringraziamento alla Presidente Grazia Scavo per aver reso possibile questa iniziativa che sostiene la Fondazione AIRC nella sua missione di ricerca contro il cancro”.

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Bronte, il pistacchio DOP conquista Tokyo, l’oro verde nella terra del “Sol Levante”

L’imprenditore giapponese Toru Hikino, amministratore delegato della “Amt Project”, ha organizzato nella capitale giapponese una Sagra, riscuotendo un grande successo

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L’imprenditore giapponese Toru Hikino, amministratore delegato della “Amt Project” ha organizzato a Tokio una Sagra del pistacchio che è andata in scena dal 4 al 9 novembre nella centralissima “terrazza” di Shinjuku, nel cuore della capitale nipponica, riscuotendo un grande successo.  “I pistacchi di Bronte sono di altissima qualità – ha affermato Hikino, seriamente intenzionato ad investire sul consumo del pistacchio verde dop in Giappone – Noi abbiamo pensato di acquistare diversi quintali di pistacchio certificato e far realizzare ai pasticceri giapponesi ed internazionali i dolci tipici della tradizione siciliana, come cannoli e brioche con gelato, ma anche il caffè al pistacchio”.

L’imprenditore giapponese ha assaggiato, durante la sua visita alla Sagra brontese dello scorso anno, il pistacchio ammirando non solo le specialità culinarie e pasticcere, ma anche il clima di festa. Ovviamente Hikino per raggiungere il suo obiettivo ha avuto un alleato siciliano. Si tratta del ragusano Lucio Schembari, titolare della “Oliva sicula”. Solitamente esporta in Giappone olio, ma, vista l’occasione, si sta cimentando anche nell’esportazione del pistacchio: “Ed in questa prima edizione della Sagra del pistacchio giapponese – ci dice – non solo abbiamo esportato pistacchio dop, ma abbiamo anche realizzato dei dolci”.

E la gente sembra aver gradito. I 20 stand al verde pistacchio sono stati letteralmente presi d’assalto dai visitatori, per la gioia anche degli amministratori brontesi. “E’ stato un piacere accogliere Toru alla Sagra del pistacchio – ha affermato il vice sindaco Salvatore Pizzuto – ed è ancora più bello sapere che fra noi e Tokyo è già attivo un ponte commerciale”. Felice l’assessore Angelica Prestianni che quest’anno ha organizzato la Sagra di Bronte: “Se hanno voluto riproporre l’energia e le sensazioni che si vivono a Bronte durante la Sagra – ha affermato – vuol dire che hanno apprezzato la nostra festa”.

“Siamo stati invitati ad andare alla Prima sagra del pistacchio del Sol levante – ha concluso il sindaco Pino Firrarello – ma Tokyo non è dietro l’angolo. Mi complimento con l’imprenditore Hikino per essere riuscito a compiere l’impresa. Il Giappone è uno dei pochi Paesi al mondo dove ancora il nostro pistacchio non è conosciutissimo. Sono certo che adesso, dopo averlo assaggiato, non riusciranno più a gustare altri pistacchi”.

 

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