Il video parla da solo e non lascia spazio a interpretazioni. Quello che si estende tra Santa Maria di Licodia e Ragalna è un vero e proprio “far west dei rifiuti”, dove l’inciviltà regna sovrana ed a pagarne il prezzo più alto è l’ambiente. Le immagini, dure da digerire in un contesto civile come quello in cui viviamo, documentano una realtà vergognosa. Il nostro “tour della vergogna” inizia lungo la strada di Fora, arteria periferica che segna il confine tra i due comuni etnei. Qui, ai margini della carreggiata, montagne di rifiuti di ogni tipo si ergono come monumenti all’inciviltà: sacchi dell’immondizia sventrati, elettrodomestici dismessi, materiali edili, pneumatici usurati e persino mobili abbandonati. Immancabile anche il pericolosissimo rifiuto in eternit. Un paesaggio martoriato, che non riesce a esprimere la sua vera bellezza a causa della mano dell’uomo che lo ha reso una vera e propria discarica a cielo aperto.
La situazione non migliora spostandosi in pieno territorio licodiese e, più precisamente, nella strada Bordonaro. Cumuli di rifiuti indifferenziati, resti di auto, materassi, ancora una volta fanno da
sfondo ad una inciviltà dilagante. Sull’abbandono selvaggio di rifiuti in questa strada periferica, nella giornata di lunedì scorso i consiglieri Enrico Caruso, Gabriele Gurgone, Antonino La Delfa, Fabiana Patti e Maria Spalletta hanno presentato un’interpellanza che dovrà essere discussa all’interno del primo consiglio comunale utile, attraverso la quale si chiede all’amministrazione Buttò quale azioni intende assumere per risolvere il problema dell’abbandono dei rifiuti.
Strada Cavaliere Bosco completa questo desolante quadro ripreso dalle nostre telecamere. Anche qui, l’abbandono selvaggio di rifiuti ha raggiunto livelli inaccettabili. Ad essere interessata è l’intera arteria che conduce alla zona vigne di Santa Maria di Licodia con rifiuti abbandonati sul ciglio della strada lungo tutta l’arteria. Un maggiore accumulo è presente nel Piazzale del Pero, poco distante da un’area pic nic, da un noto locale di ristorazione e dal sito storico di Tre Cisterne. Una strada, questa, frequentemente percorsa da turisti e forestieri che è diventata vetrina di un degrado inaccettabile.
Il video realizzato nella giornata di ieri, documenta senza filtri una vera e propria emergenza ambientale a cui bisogna porre fine con azioni concrete. Ogni inquadratura rivela l’entità di un fenomeno che non può più essere ignorato dalle istituzioni e che grida vendetta verso una comunità che dovrebbe essere la prima custode del proprio territorio. Il territorio etneo merita sicuramente rispetto, tutela e cura. Non può continuare a essere ostaggio dell’inciviltà di pochi a scapito della dignità di tutti.