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Cronaca

Linguaglossa, ristoratore denunciato per frode in commercio e sospesa l’attività

Ad operare i carabinieri del locale comando stazione, quelli del Nas e del Nucleo Ispettorato del lavoro che hanno sequestrato mezza tonnellata di carne in cattivo stato di conservazione

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A Linguaglossa i carabinieri del locale comando stazione, quelli del Nas e del Nucleo Ispettorato del lavoro hanno denunciato, a seguito di una specificata attività di controllo, il titolare di un ristorante per frode in commercio. I militari all’interno dell’esercizio commerciale del denunciato hanno rilevato numerose violazioni della legislazione sociale e gravi irregolarità in ambito sanitario-alimentare che hanno richiesto l’intervento di personale dell’Asp ed hanno portato al sequestro di mezza tonnellata di carni di vario tipo. Il controllo è stato fatto nell’ultimo giorno di Carnevale, alla vigilia di San Valentino, con i ristoranti etnei pieni di avventori, i militari dell’Arma e dei Reparti Speciali, insieme alle unità del Contingente Ispettivo Siciliano, hanno appunto avviato una mirata attività ispettiva nei confronti del ristorante al fine di verificare il rispetto delle normative in tema di sicurezza sanitaria degli alimenti e sui luoghi di lavoro, combattendo altresì gli impieghi “in nero”.

Tra le criticità rilevate la presenza di salumi rosicchiati dai roditori, escrementi di roditori del forno a legna, alimenti non perfettamente conservati, animali vivi, alimenti sfusi e cotti privi di tracciabilità. Irregolarità riscontrate anche nel menù, nel quale non c’era alcuna indicazione se le carni fossero fresche o congelate. L’attività lavorativa è stata sospesa fino a quando il titolare non avrà ottemperato alle prescrizioni impartite dal personale medico e tecnico dell’Asp I militari hanno anche accertato la presenza di due lavoratori con un inquadramento inferiore rispetto a quello previsto e non in regola con la sorveglianza sanitaria, e per questo sanzionato per circa 1.500 euro il titolare, con il recupero di contributi assistenziali e previdenziali per 400 euro.  Il piano di autocontrollo presentato dal titolare è risultato inoltre mancante delle schede di controllo pulizia e fornitore, così come assente è risultata qualsivoglia procedura di autocontrollo di animali infestanti.

Cronaca

Catania, getta droga nel water ma la Polizia la recupera tra i liquami, 43enne arrestato

Si tratta di 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina, mentre è stata ritrovata a seguito di una perquisizione domiciliare una somma pari a circa 27 mila euro

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Avrebbe escogitato un piano per sbarazzarsi della droga attraverso il water per poi recuperarla tramite un pozzo nero realizzato direttamente in casa. L’ideatore sarebbe stato un 43enne catanese che è stato arrestato dalla polizia. Nel corso di un servizio di controllo di Picanello, centro storico di Catania,  i poliziotti hanno notato strani movimenti proprio dinnanzi l’abitazione dell’uomo noto alle forze dell’ordine.

Da qui è scattato il controllo nella casa del 43enne. Non appena hanno bussato al portone di casa, i poliziotti hanno sentito il rumore dello scarico del water in azione e, non appena il proprietario ha aperto la porta è stato avvertito un fortissimo odore di marijuana. Grazie alle tracce d’acqua presenti sul pavimento i poliziotti sono arrivati nella lavanderia, luogo in cui è stata scoperta una botola piazzata proprio al centro della stanza. Una volta sollevato il coperchio è stato possibile scoprire il pozzetto nero, congegnato proprio per disfarsi della droga in modo rapido nel caso di visite indesiderate delle forze dell’ordine.

Infatti, una volta tirato lo sciacquone, la droga gettata nel water passava nel pozzetto dove l’uomo avrebbe potuto recuperarla, individuandola tra i liquami. Recuperati dalla polizia ben 450 grammi di marijuana e 15 grammi di cocaina. La perquisizione è stata estesa all’intero appartamento e ha consentito di ritrovare un’ingente somma di denaro, pari a circa 27 mila euro, ritenuta palesemente provento dell’intenso traffico di droga, considerato che, oltre a non essere occupato in alcuna attività lavorativa, il 43enne ha precedenti di polizia giudiziaria legati al mondo della droga.

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Cronaca

Catania, coniugi nascondevano armi e droga, arrestati dai carabinieri

Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina nonche due pistole scacciacani modificate, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti anti proiettili

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A Catania una coppia di coniugi, di 59 e 46 anni, è stata arrestata dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale per detenzione abusiva di armi clandestine e per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante una perquisizione nella loro abitazione i militari dell’Arma hanno trovato 1.100 grammi di marijuana amnesia, 90 grammi di cocaina e una macchina per la preparazione di confezioni di sottovuoto.

In uno scantinato in uso alla coppia i carabinieri hanno sequestrato due pistole scacciacani modificate e rese offensive e letali considerate pertanto clandestine, un proiettile calibro 7,65 e due giubbotti antiproiettili. La coppia è stata arrestata e messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto per entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.

 

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