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Cronaca

Maltempo, numerosi interventi nell’acese e nel giarrese da parte dei pompieri

Gli interventi effettuati hanno riguardato principalmente il soccorso di diverse persone in difficoltà rimaste all’interno delle proprie autovetture, allagamenti, danni d’acqua e problemi strutturali

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I vigili del fuoco del comando provinciale di Catania sono impegnati con squadre inviate dai distaccamenti di tutta la provincia nella zona dell’acese dove avverse condizioni meteo e forti piogge hanno allagato strade e fatto esondare torrenti.  Gli interventi effettuati hanno riguardato principalmente il soccorso di diverse persone in difficoltà rimaste all’interno delle proprie autovetture, allagamenti, danni d’acqua e problemi strutturali. Tra le situazioni più critiche, allagamenti in Via San Piero Patti ad Acireale, dove è esondato un torrente, e stanno operando i Vigili del fuoco sommozzatori del Nucleo di Catania, in Via Cristoforo Colombo, ed a Capo Mulini dove i corsi d’acqua sono attentamente monitorati.

Impegnate sul territorio e nelle frazioni di Acireale, squadre provenienti dai distaccamenti di Acireale, Catania Nord, Palagonia, Maletto.Decine, al momento, gli interventi di soccorso effettuati e quelli in corso. Ad Acireale il sindaco Roberto Barbagallo ha invitato i genitori a non aver fretta nell’andare a prendere i figli a scuola. “Sentiti i dirigenti scolastici vi chiedo di non avere urgenza e di riprendere i propri figli anche qualche minuto o qualche ora dopo in modo da evitare pericoli.  I ragazzi sono al sicuro nelle scuole per cui considerato che la pioggia avviene con intensità intermittente vi chiedo di aspettare il momento adatto per recuperare gli studenti. A breve dovrebbe esserci una piccola tregua che può permettere in sicurezza il recupero degli studenti. Occorre un po’ di prudenza, noi abbiamo attivato tutte le nostre forze di protezione civile e siamo in contatto con la protezione civile regionale”.

Situazioni pericolose anche a Giarre, nella la zona di Trepunti. I torrenti Macchia e Continella si sono ingrossati pericolosamente, trascinando con sé una grande quantità di detriti e rifiuti. Anche sull’A18 si segnalano pericoli per l’inondazione delle corsie nel tratto di autostrada tra Giarre e Fiumefreddo

Cronaca

Catania, Guardia Costiera in azione contro la pesca illegale di “Tonno Rosso”

Sono state sottoposte a sequestro oltre 10 tonnellate di esemplari privi di idonea documentazione che ne certificasse la tracciabilità e la legale cattura. A carico dei contravventori sono state elevate sanzioni per oltre 13 mila euro

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Lotta a 360 gradi alla pesca illegale di tonno rosso da parte della Guardia Costiera di Catania.  Il Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima Guardia Costiera di Catania, in coincidenza con la corrente campagna di pesca del pregiato “Tonno Rosso”, concentrata prevalentemente durante questo periodo dell’anno, ha coordinato l’azione dei Comandi Compartimentali della Sicilia Orientale.

A seguito di determinati controlli sono emersi diversi illeciti connessi sia alla cattura che alle successive fasi di tentata commercializzazione di ingenti quantitativi di esemplari di tonno rosso, derivanti da catture illegali di unità da pesca prive di specifiche autorizzazioni a tale tipologia di pesca o di specifica ed obbligatoria documentazione idonea ad attestarne la corretta tracciabilità e la legittima provenienza.

Il “Tonno Rosso” è una specie ittica sottoposta a specifici regolamenti comunitari e normative nazionali che contemplano stringenti obblighi per la pesca e la commercializzazione.   Di particolare rilevanza l’attività condotta da “Team Ispettivi” composti da qualificati Ispettori Pesca della Guardia Costiera di Catania e Siracusa che a seguito di mirate attività di intelligence, in mare, nei porti di approdo e presso punti di sbarco delle unità da pesca, nonché al controllo di mezzi adibiti al trasporto di prodotti ittici, hanno sottoposto a sequestro  oltre 10 tonnellate di tonno rosso privo di idonea documentazione che ne certificasse la tracciabilità e la legale cattura.

A carico dei contravventori sono state elevate sanzioni per oltre 13.000 euro.  A seguito di accertamento sanitario da parte dei medici veterinari delle competenti Aziende Sanitarie Provinciali, la maggior parte del prodotto ittico sequestrato è stato donato per la distribuzione ad associazioni caritatevoli e di beneficenza. Il prodotto valutato non idoneo al consumo umano è stato avviato a distruzione come da vigenti normative.

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Cronaca

Catania, arrestati due sudanesi per favoreggiamento di immigrazione clandestina

I fatti risalgono al mese di aprile allorquando, presso il porto etneo, attraccava la nave ONG “Aita Mari”,  con a bordo 125 migranti di varie nazionalità.

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Agenti della Squadra mobile di Catania hanno arrestato due presunti scafisti di origini sudanesi, accusati di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina.

I fatti risalgono al mese di aprile allorquando, presso l’ambito portuale di Catania, attraccava la nave ONG “Aita Mari”, battente bandiera spagnola, con a bordo 125 migranti di varie nazionalità. Le operazioni di soccorso dei migranti, iniziate in acque internazionali libiche ed ultimate in acque maltesi, avevano riguardato due distinti eventi, ovvero un gommone con a bordo 84 migranti ed un secondo natante con a bordo 41 migranti.

Successivamente dal Porto di Catania, assegnato quale sito di sbarco, ultimate le preliminari procedure di accoglienza, i migranti sono stati trasferiti presso la struttura di via Forcile dove poteva proseguire l’azione d’indagine già avviata in banchina dagli uomini della Squadra Mobile.

L’attività della polizia si è concentrata sul gommone con a bordo 84 migranti, partito dalle coste libiche e poi, dopo lunghe ore di navigazione, costretto a fermarsi a causa di un’avaria, prima di ricevere i soccorsi.

L’attenzione si è concentrata su due uomini, entrambi di origini sudanesi, rispettivamente di anni 19 e 20, facenti parte dello stesso gruppo che si trovava sul gommone. Dalle indagini è emerso che i due uomini avrebbero avuto a vario titolo, e con diverse mansioni, il comando dell’imbarcazione, collaborando tra di loro sin dalla partenza in Libia e fino all’arrivo dei soccorsi.

La Procura tenuto conto che potessero sottrarsi alle loro responsabilità e darsi alla fuga anche al di fuori dal territorio nazionale, rendendosi di fatto irreperibili, ha posto in stato di fermo i due giovani stranieri con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravato dall’aver riguardato l’ingresso illegale nello Stato di più di cinque persone e dall’aver posto in pericolo la vita e l’incolumità dei trasportati. I due si trovano rinchiusi nel carcere di Catania Piazza Lanza.

 

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