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Cronaca

Mascali, in auto con 700 kg di avocado di “dubbia provenienza”, denunciati 4 uomini

Si tratta di tre paternesi rispettivamente di 43, 37 e 31 anni nonche un catanese di 29, mentre il frutto “trovato” in auto dai carabinieri è stato donato agli enti di accoglienza del territorio

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Ladri di avocado beccati dai carabinieri di Fiumefreddo a Mascali. Si tratta di tre paternesi rispettivamente di 43, 37 e 31 anni, e un catanese di 29 anni. Ad insospettire i militari un’automobile con targa estera che viaggiava nel senso di marcia opposto in via Badalà, arteria periferica di Fiumefreddo che conduce al mare. Alla vista dei carabinieri l’automobile ha accelerato bruscamente la marcia. A seguito di un breve inseguimento i militari hanno ritrovato l’auto abbandonata in strada con al suo interno ben 300 kg di avocado.

Recuperata la refurtiva sono scattate immediatamente le ricerche dei fuggiaschi. I primi due (il 43enne ed il 31 enne di Paternò) sono stati beccati poco dopo a bordo di un’altra automobile con al suo interno altri 400 kg di avocado. Condotti in caserma, fatte tutte le ricerche nella banca dati e analizzando le immagini registrate dalle telecamere videosorveglianza installate nella zona, è stato possibile rintracciare gli altri due uomini. Il 37enne paternese ed il 29enne catanese infatti sono stati rintracciati in un parcheggio di un supermercato poco distante dal luogo in cui erano stati beccati gli altri due ladri.

I due alla vista dei militari hanno tentato la fuga, che si è rivelata vana poichè sono stati bloccati e condotti in caserma. Tutti denunciati per ricettazione. Il prezioso frutto recuperato invece, per un peso pari a 700 kg e per un valore complessivo di oltre 8 mila euro, è stato prima sequestrato e successivamente donato in beneficenza ai centri di accoglienza del territorio.

Cronaca

Catania, corse turistiche con taxi abusivi, sanzionati 4 finti tassisti

La Polstrada ha provveduto il ritiro della patente ai fini della sospensione per un periodo dai 4 ai 12 mesi e il sequestro dei mezzi ai fini della confisca

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Giro di vite della Polizia di Stato per contrastare il fenomeno dei tassisti abusivi che diventa sempre più frequente in concomitanza con la crescita dei flussi turistici in città.

Negli ultimi giorni, gli agenti del Compartimento Polizia Stradale di Catania hanno intensificato i servizi di controllo nei principali snodi turistici della città dove sono stati trovati autisti non autorizzati che, con le proprie autovetture private, hanno occupato le corsie riservate ai veri taxi per intercettare i viaggiatori, in gran parte stranieri, offrendo servizi di trasporto in modo del tutto abusivo e senza garanzie di sicurezza.

Il disorientamento iniziale dei turisti e i prezzi ritenuti più bassi costituiscono linfa vitale per coloro che svolgono la professione illegale di “finti tassisti” e cercano di accaparrarsi turisti fornendo corse fino alle strutture ricettive e giri turistici senza alcun riferimento alle tabelle tariffarie.  Per contrastare questa prassi la Polstrada ha rafforzato le attività di controllo nella zona della Stazione ferroviaria di Catania dove sono stati individuati diversi “falsi tassisti” che avrebbero tentato di convincere alcuni turisti a salire a bordo delle loro autovetture, assicurando prezzi appetibili.

I poliziotti hanno identificato 4 uomini sprovvisti di licenza, in violazione di tutte le prescrizioni previste dal Codice della Strada per la categoria professionale degli autisti.

In un caso, uno di loro aveva già convinto otto turisti lituani a compiere un percorso turistico verso l’Etna, mentre in un altro caso due stranieri avevano optato per la corsa abusiva rispetto a quella offerta legittimamente dagli autobus di linea.  Per i 4 autisti abusivi è scattata oltre una sanzione amministrativa pecuniaria, il ritiro della patente ai fini della sospensione per un periodo dai 4 ai 12 mesi e il sequestro dei mezzi ai fini della confisca.

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Cronaca

Catania, annegato 20enne, avrebbe tentato di recuperare una palla caduta in mare

La tragedia nel pomeriggio di ieri. A recuperare il corpo senza vita una motovedetta della Guardia Costiera. Indagini in corso da parte della Polizia di Stato

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FOTO REPERTORIO

Tragedia nelle scorse ore a Catania dove una giornata di allegria si è trasformata in dramma. Un 20enne è morto annegato nel pomeriggio di ieri nelle acque antistanti Piazza Nettuno, nel capoluogo etneo, nei pressi del lungo mare di Ognina.  Si tratta di Simone Currò. A recuperare il corpo in acqua senza vita una motovedetta dalla Guardia Costiera.

Da una prima ricostruzione fatta dalle autorità competenti il giovane si sarebbe tuffato in mare per recuperare un pallone mentre giocava con un amico. Purtroppo per il giovane non c’è stato nulla da fare.

Infatti scattata la segnalazione per la presenza in acqua di un corpo la motovedetta giunta sul posto l’ha recuperato e condotto presso il porticciolo di Ognina per affidarlo ai sanitari del 118.  Successivamente, il corpo senza vita del 20enne, e su disposizione del magistrato di turno, è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale Cannizzaro. La polizia di stato ha avviato le indagini del caso.

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