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Cronaca

Militello, sgomento per la morte di Franco Carrera durante la festa patronale

Si sono registrati anche sei feriti ossia la consorte del 65enne deceduto, due bambini di 8 e 10 anni con il loro papà e due donne, per loro prognosi fra i 5 e i 10 giorni.

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C’è incredulità e tristezza a Militello in Val di Catania dopo la tragedia di ieri pomeriggio, durante i festeggiamenti del patrono Santissimo Salvatore, dove un oggetto metallico ha colpito alla testa Franco Carrera, 65 anni, uccidendolo; ferita a un braccio la moglie della vittima, piccole escoriazioni per altri fedeli che stavano assistendo alla celebrazione del patrono. Sostanzialmente si sono registrati sei feriti: la consorte del 65enne deceduto è stata trasferita dall’ospedale di Militello a quello di Caltagirone per essere sottoposta ad intervento ortopedico a causa delle fratture riportate. Fra i feriti anche due bambini, di 8 e 10 anni, con il loro papà e due donne. Per loro prognosi fra i 5 e i 10 giorni.

Sulla vicenda è intervenuto il comitato organizzatore della festa patronale: “Il comitato festa patronale Santissimo Salvatore e l’arciprete parroco don Luca Berretta- si legge in una nota stampa- in un momento così delicato per la nostra comunità parrocchiale e cittadina, invitano sommessamente cittadini, devoti e forestieri ad evitare sommarie ricostruzioni di quanto accaduto, per non alimentare possibili inutili e dannose speculazioni e per il dovuto rispetto nei confronti del nostro stimato concittadino deceduto e delle persone coinvolte”.  Nella nota il comitato organizzatore ha specificato che “al contempo si esonerano da responsabilità le ditte incaricate dell’accensione dei fuochi pirotecnici poiché la tragedia è stata causata dal lancio di un componente metallico di un cannoncino spara fettuccine ad aria compressa. Si chiede, infine, comprensione e delicatezza nella gestione di un evento imprevisto e imprevedibile in un giorno per noi così importante, nonché rispettoso silenzio da parte di tutti e di ciascuno”.

Il Vescovo della Diocesi di Caltagirone monsignor Calogero Peri ha espresso il proprio cordoglio per la tragedia di Militello: “Sono profondamente turbato per quanto avvenuto, per ciò che riesco a immaginare nel momento più importante della festa e per quello che stanno soffrendo i parenti della vittima e delle persone coinvolte. Voglio che giunga a tutti l’espressione della mia solidarietà e vicinanza. Confido, però, in attesa dei dovuti accertamenti per evitare che quello che è accaduto possa ripetersi, nella consolazione che in simili circostanze sicuramente può venire solo da Dio”. La Procura di Caltagirone ha aperto una inchiesta sulla morte del fedele durante la festa per il patrono a Militello in val di Catania.

Nel giorno dei funerali del 65enne sarà proclamato il lutto cittadino come si legge in una nota dell’amministrazione comunale guidata da Giovanni Burtone: “Il Sindaco, il Presidente del Consiglio, la Giunta e il Consiglio Comunale si stringono al profondo dolore delle Famiglie Carrera-Nigido,  costernati e affranti per la dipartita del caro Franco, strappato ingiustamente all’ affetto dell’amata moglie, Venera, e dei suoi cari. Lo ricordano come un lavoratore esemplare, un marito devoto e un cittadino onesto e dal cuore buono. Il suo dolce ricordo rimarrà vivo all’ interno della nostra comunità, attonita e addolorata. Il Sindaco ha disposto che nel giorno dei funerali sarà proclamato il lutto cittadino, interpretando il sentimento di cordoglio della cittadinanza”.

“Un momento di fede e di devozione, per cause ancora tutte da accertare, ha visto consumarsi una drammatica tragedia con la morte di un uomo, il ferimento della moglie e di una professionista dell’informazione. Esprimo sentimenti di cordoglio alla famiglia del signor Franco Carrera e alla comunità di Militello in Val di Catania e possa giungere la mia vicinanza ai feriti” ha detto il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.

“Sono sconvolto e turbato per quanto è accaduto a Militello in val di Catania in un pomeriggio in cui tutta la comunità festeggiava il Santo Patrono. Invece un momento di gioia si è trasportato in tragedia. Il sig. Franco Carrera, 65 anni, assieme alla consorte si trovava in Piazza per assistere all’uscita del fercolo del Santissimo Salvatore, ma una parte del tubo spara coriandoli è volato via centrato il povero sig. Carrera, uccidendolo sul colpo nonostante i tentativi dei soccorritori di strapparlo alla morte. Saranno le indagini a stabilire cosa è successo ed eventuali responsabilità. Questo è il momento della preghiera e del silenzio. Il mio cordoglio va in primis alla moglie dello sfortunato 65enne, anch’essa rimasta ferita, agli altri feriti, all’intera comunità di Militello nonchè al suo sindaco e mio collega Giovanni Burtone. Vi sono vicino” ha dichiarato il deputato regionale Giuseppe Zitelli in merito alla tragedia avvenuta nel paese calatino.

Cronaca

Etna, attività stromboliana al cratere di sud-est, la nube si disperde verso est-sud-est

Dal punto di vista sismico dalle ore 15.30 di oggi  l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento, raggiungendo intorno alle 22  l’intervallo dei valori alti.

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Dopo qualche giorno di pausa l’Etna si risveglia.   L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha osservato che dalle immagini delle telecamere di sorveglianza,  a partire dalle ore 22 è visibile un’attività stromboliana al cratere di sud-est. Il modello previsionale indica che un’eventuale nube eruttiva si disperderebbe in direzione ESE.

Dal punto di vista sismico dalle ore 15:30 di oggi  l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un incremento, raggiungendo intorno alle 22  l’intervallo dei valori alti. Attualmente i valori sono alti con tendenza ad un ulteriore aumento. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area del cratere di sud-est ad una quota di circa 2800 metri.

Anche l’attività infrasonica ha mostrato un incremento e dalle 21. 30 circa gli eventi risultano localizzati nell’area del cratere di sud-est con ampiezze che, attualmente, sono su valori alti.  Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano allo stato attuale variazioni significative.

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Cronaca

Messina, omicidio Sara Campanella, confessa Stefano Argentino

Il giovane non avrebbe accennato ad alcun pentimento. “Non so dire se nutra rimorso – ha aggiunto il legale dell’arrestato- E’ molto chiuso e d’altronde nessuno glielo ha chiesto”

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Cetty Zaccaria, mamma di Sara Campanella, la studentessa palermitana accoltellata e uccisa a Messina da Stefano Argentino, un collega universitario che la perseguitava con messaggi e attenzioni moleste chiede giustizia: “Sara voleva chiedere la tesi di laurea in oncologia, una ricerca sperimentale mi diceva, per poi specializzarsi e poi fare anatomia patologica per fare le autopsie. E invece adesso l’autopsia la faranno a te. Bisogna SEMPRE parlare per denunciare!!! Aiutatemi a dare voce a Sara”, ha scritto stamattina su Facebook. “Non sapevamo che fosse perseguitata da quel ragazzo, ma di certo lei non l’ha mai ricambiato”, racconta.

L’assassino a difendersi non ha nemmeno provato. Ha ammesso di aver ucciso Sara, ma sul perchè del gesto, sull’arma – il coltello mai ritrovato – e su chi l’abbia aiutato a fuggire non ha voluto rispondere. “Confuso, prostrato”, così lo definisce il suo legale, Stefano nelle due ore in cui si è trovato davanti al gip che ne ha convalidato il fermo ha accettato di rispondere solo ad alcune domande. E ossessivamente ha parlato di Sara, anche quando gli inquirenti gli chiedevano altro.

“Ha confessato il delitto, ha risposto in parte, ma non ha spiegato cosa lo ha spinto ad aggredire la ragazza. Si è certo reso conto della gravità dei fatti e sta male”, ha detto l’avvocato Raffaele Leone, legale di Argentino per meno di 24 ore. Il difensore, uscito dal carcere in cui il ragazzo è detenuto, ha rimesso il mandato. ” Io sono un civilista – ha spiegato ai giornalisti – e a lui serve un penalista. Resterò a disposizione solo fino a nuova nomina”.

Lo studente non avrebbe accennato ad alcun pentimento. “Non so dire se nutra rimorso – ha aggiunto Leone – E’ molto chiuso e d’altronde nessuno glielo ha chiesto”. Perchè dopo averla seguita abbia tagliato la gola a Sara davanti a decine di persone Stefano non l’ha detto. “E’ continuamente tornato sul suo rapporto con la vittima anche quando non era attinente alle domande. Era convinto che la ragazza ricambiasse in qualche modo il suo sentimento anche se ha ammesso che non erano mai stati fidanzati. Non ha parlato delle motivazioni del suo gesto però, né ha risposto sull’arma usata’, ha proseguito il legale.

Dei drammatici minuti che hanno preceduto l’omicidio, ripresi dalle videocamere di sorveglianza della zona che, passo passo hanno “seguito” tutti i movimenti dell’assassino, il ragazzo ha preferito non parlare. “Ha lasciato capire che a scatenare la sua ira è stata l’ultima discussione avuta con la vittima ma non ha dato particolari – ha detto Leone – Era lucido ma molto frastornato dalla vicenda’” Stefano non avrebbe risposto nemmeno alle domande sull’eventuale aiuto avuto nella fuga dopo l’omicidio. Un aspetto della vicenda su cui i carabinieri del comando provinciale di Messina continuano a indagare.

 

 

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