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Cronaca

Mineo, recuperate dai pompieri le bare collocate nei loculi interessati da una frana

I vigili del fuoco sono intervenuti in quella parte del cimitero in cui si è registrata una frana a seguito del maltempo dello scorso 9 febbraio

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I vigili del fuoco del comando provinciale di Catania, hanno ultimato, nella giornata di ieri, la fase di recupero delle casse collocate negli edifici funerari rimasti in bilico nella parte alta della frana che ha coinvolto il cimitero di Mineo a seguito degli eventi atmosferici straordinari del 9 e 10 febbraio scorsi.  Il complesso e delicato intervento di recupero e messa in sicurezza, come annunciato dallo stesso Presidente della Regione Siciliana in occasione dell’incontro svoltosi il 12 febbraio scorso con i Sindaci della Città metropolitana di Catania, era stato affidato al comando provinciale dei vigili del fuoco di Catania, con il sostegno del Dipartimento Regionale della Protezione Civile e del comune di Mineo.

Il recupero delle casse è stato possibile soltanto dopo una delicata e impegnativa fase di messa in sicurezza degli edifici funerari rimasti in bilico dopo gli smottamenti del terreno causati dalle particolarmente intense precipitazioni atmosferiche di quei giorni. I vigili del fuoco che si sono impegnati sullo scenario fanno parte di due gruppi ad altissima qualificazione: il Nucleo USAR Sicilia (Urban Search and Rescue) specializzato in ricerche e soccorso in maceria (già impiegato in occasione dell’esplosione e dei crolli verificatisi a Ravanusa nell’agrigentino), ed il Nucleo SAF (Speleo-Alpino-Fluviale), ovvero vigili del fuoco esperti nell’impiego di tecniche di derivazione speleo-alpino-fluviale.  Ultimata questa prima fase dell’intervento si procederà al recupero degli edifici funerari che la frana ha fatto scivolare più a valle. In questo fase si renderà necessario l’impiego del G.O.S. (Gruppo Operativo Speciale) ovvero del Nucleo regionale composto da vigili del fuoco specializzati nell’utilizzo di mezzi movimento terra.

Cronaca

Catania, truffe assicurative, raggirato un 76enne catanese, denunciate due donne di Napoli

Le indagate avrebbero preso di mira gli anziani in tutta Italia. Sarebbero riuscite ad accaparrarsi guadagni illeciti che, secondo quanto stimato, si aggirano intorno a 10 mila euro al mese.

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La Polizia di Stato di Catania ha smascherato il piano di due donne di 34 e 46 anni, di Napoli, specializzate in truffe assicurative in tutta Italia, prendendo di mira soprattutto i più anziani.

A mettere fine alla lunga scia di truffe e raggiri sono stati i poliziotti del commissariato di “Borgo-Ognina” grazie alla denuncia di un catanese di 76 anni.

La vittima delle due truffatrici ha raccontato di essere finito nella loro trappola dopo aver inserito i propri dati anagrafici e il numero di telefono in un sito web specializzato in contratti assicurativi, in modo da ricercare la tariffa più conveniente per stipulare l’assicurazione per la responsabilità civile per la propria auto, prossima alla scadenza.

Appena qualche giorno dopo la registrazione on line, il 76enne è stato contattato telefonicamente da una sedicente operatrice che si è spacciata per una consulente di una nota compagnia assicurativa. La donna ha proposto all’ignara vittima del raggiro una proposta contrattuale particolarmente conveniente, per la cifra di 460 euro, decisamente più bassa rispetto alle tariffe di mercato.

Carpita l’attenzione e l’interesse del 76enne, la donna ha fornito le istruzioni per avviare l’iter burocratico per la stipula dell’assicurazione, indicando le procedure per effettuare il bonifico in un conto appositamente dedicato. Solo dopo il bonifico, la falsa consulente avrebbe provveduto ad inviare la polizza assicurativa, nel giro di poche ore, direttamente all’indirizzo email fornito dal 76enne. L’uomo si è convinto, giudicando positivamente l’offerta ricevuta, e per accaparrarsi la polizza alle condizioni ritenute convenienti ha scrupolosamente seguito le indicazioni dell’operatrice.

Trascorsi due giorni dal bonifico e non avendo ricevuto alcuna polizza, la vittima della truffa ha contattato il numero di telefono utilizzato dall’operatrice, lamentando il mancato invio dell’assicurazione. La donna ha tentato di approntare una giustificazione, sostenendo che il bonifico non era andato a buon fine e, pertanto, ha invitato il 76enne a ripeterlo, suddividendo la somma di 460 euro in due distinti bonifici di 260 euro e 200 euro. Anche in questo caso, l’anziano si è lasciato convincere, provvedendo a ripetere il bonifico all’iban indicato dalla truffatrice.

Non avendo avuto notizie della polizza ancora una volta, l’uomo ha compreso di essere stato truffato e si è rivolto agli agenti del Commissariato “Borgo-Ognina” per formalizzare la denuncia e fornire tutti i dettagli utili per risalire all’identità della truffatrice.

I poliziotti hanno avviato una indagine che, oltre agli elementi forniti dall’uomo, si è basata sull’analisi del numero di telefono utilizzato per ingannare l’anziano catanese e sul codice iban fornito per effettuare i bonifici. In questo modo, i poliziotti sono riusciti a mettersi sulle tracce della truffatrice, scoprendo un vero e proprio giro di truffe messo in piedi da due donne napoletane con alle spalle numerosi precedenti per reati della stessa specie. Le due donne sono riuscite ad accaparrarsi guadagni illeciti che, secondo quanto stimato, si aggirano intorno a 10 mila euro al mese.

Adesso, le due donne sono state denunciate per truffa e rischiano una pena di reclusione fino a 5 anni.

“La Polizia di Stato invita i cittadini a diffidare da proposte commerciali che vengono proposte da fantomatici agenti assicurativi che sono rintracciabili soltanto tramite chat di messaggistica e che non forniscono il nominativo, la sede sociale e la partita iva della compagna assicurativa.- si legge in una nota della Questura di Catania- Infatti, le frodi assicurative rappresentano la tipologia più comune di truffa messa in atto, solitamente, da falsi intermediari, finti operatori telefonici, mail contraffatte (phishing) e siti web non ufficiali. In ogni caso, è sempre utile consultare preventivamente il sito dell’IVASS, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, per conoscere tutte le compagnie assicurative abilitate ad operare in Italia”.

 

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Cronaca

Paternò, rapina ai danni di una stazione di servizio, bottino di circa 2 mila euro

I rapinatori avrebbero aggredito e picchiato l’uomo: non è chiaro se perché quest’ultimo abbia reagito oppure per essere più “persuasivi” nella loro azione criminale

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E’ di circa 2 mila euro il bottino di una rapina messa a segno a Paternò nei giorni scorsi, esattamente nel corso dell’ultimo fine settimana.  Banditi in azione sabato sera ai danni di una stazione di servizio ubicata nel centro storico paternese. Ad agire, da quanto si apprende, due soggetti col volto travisato e sembra che fossero armati.

I malviventi avrebbero intimato al gestore della stazione di servizio di consegnare il denaro in suo possesso. I rapinatori avrebbero aggredito e picchiato l’uomo (non è chiaro se perché quest’ultimo abbia reagito oppure per essere più “persuasivi” nella loro azione criminale). Messo a segno il colpo i banditi sono fuggiti per le vie circostanti.

Sul posto i carabinieri della compagnia di Paternò che hanno avviato le indagini provvedendo ad analizzare le immagini dei sistema di video sorveglianza presenti in zona. Il gestore della stazione di servizio avrebbe fatto ricorso alle cure dei sanitari.

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