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Cronaca

Mineo, recuperate dai pompieri le bare collocate nei loculi interessati da una frana

I vigili del fuoco sono intervenuti in quella parte del cimitero in cui si è registrata una frana a seguito del maltempo dello scorso 9 febbraio

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I vigili del fuoco del comando provinciale di Catania, hanno ultimato, nella giornata di ieri, la fase di recupero delle casse collocate negli edifici funerari rimasti in bilico nella parte alta della frana che ha coinvolto il cimitero di Mineo a seguito degli eventi atmosferici straordinari del 9 e 10 febbraio scorsi.  Il complesso e delicato intervento di recupero e messa in sicurezza, come annunciato dallo stesso Presidente della Regione Siciliana in occasione dell’incontro svoltosi il 12 febbraio scorso con i Sindaci della Città metropolitana di Catania, era stato affidato al comando provinciale dei vigili del fuoco di Catania, con il sostegno del Dipartimento Regionale della Protezione Civile e del comune di Mineo.

Il recupero delle casse è stato possibile soltanto dopo una delicata e impegnativa fase di messa in sicurezza degli edifici funerari rimasti in bilico dopo gli smottamenti del terreno causati dalle particolarmente intense precipitazioni atmosferiche di quei giorni. I vigili del fuoco che si sono impegnati sullo scenario fanno parte di due gruppi ad altissima qualificazione: il Nucleo USAR Sicilia (Urban Search and Rescue) specializzato in ricerche e soccorso in maceria (già impiegato in occasione dell’esplosione e dei crolli verificatisi a Ravanusa nell’agrigentino), ed il Nucleo SAF (Speleo-Alpino-Fluviale), ovvero vigili del fuoco esperti nell’impiego di tecniche di derivazione speleo-alpino-fluviale.  Ultimata questa prima fase dell’intervento si procederà al recupero degli edifici funerari che la frana ha fatto scivolare più a valle. In questo fase si renderà necessario l’impiego del G.O.S. (Gruppo Operativo Speciale) ovvero del Nucleo regionale composto da vigili del fuoco specializzati nell’utilizzo di mezzi movimento terra.

ARS

Sicilia, ARS: si dimette la portavoce di Galvagno, indagata per corruzione l’assessore Amata

Al centro dell’indagine fondi pubblici per eventi culturali e presunti incarichi in cambio di finanziamenti

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L’assessore regionale allo Sport della Regione Siciliana, Elvira Amata, risulta indagata per corruzione per l’esercizio della funzione nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura di Palermo, la stessa in cui è coinvolto anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno.

I militari della Guardia di Finanza hanno notificato ad Amata un avviso di proroga delle indagini. La notizia è stata confermata dal suo legale, l’avvocato Sebastiano Campanella, che ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto la richiesta nei mesi scorsi, che ora sarà stata accolta dal gip. In questa fase non abbiamo però ulteriori informazioni, né accesso ad atti dell’indagine. Non abbiamo ricevuto altre notifiche.”

L’inchiesta ruota attorno all’assegnazione di contributi per eventi culturali a fondazioni ed enti, che -secondo l’ipotesi accusatoria – sarebbero stati elargiti in cambio di incarichi e consulenze destinati allo staff del presidente Galvagno. Quest’ultimo è indagato per corruzione, insieme alla sua portavoce Sabrina De Capitani, che si è nel frattempo dimessa dall’incarico.

Coinvolti anche Caterina “Marcella” Cannariato, presidente della Fondazione Dragotto, Nuccio La Ferlita, imprenditore specializzato nell’organizzazione di eventi, e Marianna Amato, dipendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana. Le indagini sono tuttora in corso.

Intanto il presidente dell’ARS, Galvagno, che aveva fatto sapere di riferire in aula entro l’8 luglio per esporre le proprie ragioni, ha fatto sapere che anticiperà a domani, 1 luglio,  alle 14:00, mettendo da parte altri impegni istituzionali. 

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Cronaca

Belpasso, grave incidente:motociclista trasportato in elisoccorso

Impatto tra una Lancia Musa ed una Moto, ad avere la peggio il centauro, un 62enne di Nicolosi

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Grave incidente stradale  nel pomeriggio di oggi, intorno alle 17:30, lungo la circonvallazione di Belpasso, in via Giovanni Paolo II, nei pressi della rotonda che immette su via Scuole Medie.

Coinvolti una moto di grossa cilindrata (una Moto Guzzi 750) e una Lancia Musa, che secondo una prima ricostruzione procedevano nella stessa direzione di marcia quando, per cause ancora da accertare, sono entrati in collisione.

Ad avere la peggio è stato il motociclista, un uomo di 62 anni residente a Nicolosi, che ha perso il controllo del mezzo ed è caduto rovinosamente sull’asfalto, riportando gravi ferite.

Immediato l’intervento dei soccorsi.  Sul posto sono giunte due ambulanze del 118 e l’elisoccorso, atterrato nel parcheggio adiacente alle scuole medie. L’uomo è stato intubato e trasportato in codice rosso all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove si trova in condizioni critiche.

I veicoli coinvolti sono stati posti sotto sequestro. Le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente sono in corso a cura della Polizia Municipale di Belpasso, con il supporto dei Carabinieri della stazione locale, che si sono occupati della gestione del traffico.

La circonvallazione è rimasta temporaneamente chiusa al traffico, con deviazioni predisposte per agevolare le operazioni di soccorso e i rilievi delle forze dell’ordine.

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