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Cronaca

Misterbianco, fuga gas in via San Nicolò, evacuate a scopo precauzionale alcune famiglie

Sul posto vigili del fuoco, operai di “2i Rete Gas”, carabinieri e polizia municipale

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Fuga di gas a Misterbianco nel tratto di via San Nicolò che incrocia via Bruno Buozzi e via delle Terme Romane. L’allarme è scattato poco prima delle ore 18, segnalato dai residenti della zona. Sembra che il gas metano stia uscendo da una conduttura interrata.

Sul posto stanno operando diverse squadre di vigili del fuoco del comando provinciale di Catania e operai di “2i Rete Gas”. Da quanto si apprende diverse famiglie sarebbero state evacuate a scopo precauzionale.

L’intera area è stata interdetta dalle forze della polizia municipale e dagli stessi vigili del fuoco. Tolta anche la corrente elettrica all’intera zona per consentire un intervento in sicurezza, finalizzato a riparare il guasto. Sul posto sono presenti anche carabinieri, tecnici del comune e Polizia Locale.

Notizia in aggiornamento

Cronaca

Motta S.Anastasia, arrestato 19enne per lesioni, resistenza, oltraggio e minacce a pubblico ufficiale

I carabinieri si sono recati al pronto soccorso dell’ospedale San Marco di Catania dove sono stati giudicati guaribili in cinque giorni. Ferito anche un poliziotto della municipale intervenuto a supporto dei colleghi

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Un 19enne è stato arrestato dai carabinieri del locale comando stazione per lesioni, resistenza, oltraggio e minacce a pubblico ufficiale. I carabinieri durante un servizio finalizzato al controllo del territorio, hanno notato una moto priva di targa e coperta di fango che, imboccata contromano via Acqua Nuova, ha poi raggiunto Piazza Duca D’Aosta.

Una manovra che ha spinto i militari a controllare il 19enne che da subito avrebbe mostrato un certo “nervosismo”. Il 19enne, nel momento in cui i carabinieri gli stavano notificatole le sanzioni previste per infrazioni al codice della strada, sarebbe andato in escandescenza “spintonando e opponendo resistenza attiva all’intervento del militare che cercava di contenerlo e metterlo in sicurezza” si legge in una nota del comando provinciale dei carabinieri di Catania.

I militari dell’Arma sono riusciti a bloccarlo aiutato anche da un agente della Polizia Municipale di Motta Sant’Anastasia fuori servizio.  Nel corso delle operazioni di “contenimento” anche il vigile urbano è rimasto coinvolto, cadendo a terra dopo essere stato colpito e riportando un trauma cranico e una possibile torsione cervicale. I carabinieri si sono recati al pronto soccorso dell’ospedale San Marco di Catania dove sono stati giudicati guaribili in cinque giorni. Il giovane è stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

 

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Cronaca

Catania, picchiato un 30enne, tre giovani raggiunti dall’obbligo di dimora dalle 15 alle 02.30

Gli indagati sono accusati di lesioni aggravate dai futili motivi e dall’avere agito in numero superiore a cinque

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A Catania agenti della Squadra Mobile etnea hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, nei confronti di tre giovani, due 23enni e un 22enne, accusati di lesioni aggravate dai futili motivi e dall’avere agito in numero superiore a cinque. L’ordinanza prevede l’obbligo di dimora tutti i giorni dalle 15 alle 02.30.

Secondo l’accusa, i tre farebbero parte di un gruppo che, il 4 gennaio scorso, nella zona della movida, nel centro della città, avrebbero selvaggiamente aggredito, per due volte la stessa sera, un giovane che ha riportato una “frattura pluriframmentaria scomposta del naso”, con prognosi di 30 giorni, diagnostica nel pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi Centro dove è stato medicato. La vittima alla polizia ha detto di essere stata aggredita da un gruppo di giovani da lui conosciuti, in due distinti momenti e luoghi, “per futili motivi concernenti un banale diverbio avvenuto tempo addietro riconducibile a una ragazza, sorella di uno degli aggressori”.

Grazie alle testimonianze e la visione di filmati pubblicati sui social e di immagini registrate da apparati di videosorveglianza, la Squadra Mobile ha ricostruito “l ruolo ricoperto da ciascuno”, permettendo anche di fare luce su come “gli autori del fatto abbiano seguito la cosiddetta logica del branco, alternandosi, con vari ruoli, nel porre in essere l’azione violenta”.

 

 

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