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Misterbianco, parte il progetto “Adotta una telecamera in città”

Si dà la possibilità a soggetti privati di donare al comune una o più telecamere di sorveglianza, che verranno installate in zone di interesse pubblico, contribuendo in modo concreto alla tutela collettiva

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Il comune di Misterbianco ha lanciato il progetto “Adotta una telecamera in città”, iniziativa innovativa rivolta a privati, cittadini e aziende, con l’obiettivo di potenziare la rete di videosorveglianza sul territorio comunale e rafforzare la sicurezza urbana. L’iniziativa, deliberata dalla giunta comunale, si inserisce nel piano dell’amministrazione Corsaro per migliorare il monitoraggio del territorio e prevenire atti vandalici, microcriminalità e abbandono di rifiuti.

Il progetto prevede la possibilità per soggetti privati di donare al comune una o più telecamere di sorveglianza, che verranno installate in zone di interesse pubblico, come strade, piazze e spazi di aggregazione, contribuendo in modo concreto alla tutela collettiva. Le proposte potranno anche riguardare interventi di riqualificazione e tutela del decoro urbano in generale.

“Lanciamo un’assoluta innovazione – evidenzia il sindaco Marco Corsaro – che si fonderà sul rinnovato patto tra Comune e cittadini. Con ‘Adotta una telecamera in città ribadiamo un’idea che muove ogni giorno il nostro impegno: il decoro e la sicurezza sono responsabilità condivise”.

L’assessore Alberto Vazzano ha specificato che si tratta di un modello partecipativo di sicurezza urbana che “mette insieme tecnologia, senso civico e collaborazione tra cittadini e amministrazione. È un modo efficace per estendere la sorveglianza anche in quelle aree dove l’intervento pubblico, per motivi di copertura o priorità, non è ancora arrivato”.

Anche l’assessore Cristian Drago sottolinea l’importanza dell’intervento: “Con questa delibera vogliamo valorizzare il contributo della cittadinanza attiva. Offriamo la possibilità concreta a residenti e imprese di migliorare la vivibilità del proprio quartiere, intervenendo direttamente sulla sicurezza di strade e luoghi pubblici con strumenti tecnologici all’avanguardia”.

Le telecamere dovranno inquadrare esclusivamente spazi pubblici, anche se di interesse diretto per i donatori, come la strada di fronte alla propria abitazione, l’ingresso dell’azienda o la piazza del quartiere. Tutti i dispositivi saranno integrati nella rete comunale di telecontrollo, garantendo il rispetto della normativa sulla privacy e la gestione centralizzata delle immagini.

Il Comune fornirà supporto tecnico e normativo a chi vorrà aderire, garantendo la massima trasparenza e tracciabilità. Da oggi sul sito istituzionale dell’ente è pubblicato l’Avviso attraverso il quale cittadini e imprese potranno avanzare la proposta di adottare uno o più dispositivi di videosorveglianza, nonché eventuali sponsorizzazioni per interventi di riqualificazione urbana e tutela del decoro cittadino.

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Regione, soldi per i comuni dell’Isola in cui ricadono siti o geo-parchi Unesco

Sono 23 i comuni etnei ai quali arriveranno i fondi: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Castiglione di Sicilia e Catania, Giarre, Linguaglossa, Maletto e Mascali, Militello in Val di Catania, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia, Sant’Alfio, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea

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L’assessore regionale della Funzione pubblica e delle Autonomie locali Andrea Messina ha firmato un decreto che assegna 4 milioni di euro ai 70 comuni dell’Isola nei cui territori ricadono siti o geo-parchi riconosciuti dall’Unesco.

Le risorse serviranno a promuovere e sostenere progetti di valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e naturalistico, con l’obiettivo di rafforzare l’attrattività di territori che incarnano l’eccellenza dell’identità siciliana. Si tratta di un intervento che riconosce e valorizza il ruolo strategico delle realtà locali nella tutela e promozione dei beni riconosciuti a livello internazionale come patrimonio dell’umanità, ma anche nella costruzione di percorsi di sviluppo sostenibile, capaci di coniugare memoria, bellezza e innovazione.

“Con questo intervento – dice l’assessore delle Autonomie locali Andrea Messina – sosteniamo i Comuni che custodiscono luoghi simbolo della Sicilia. Non solo riconosciamo il loro valore, ma investiamo sulla loro capacità di generare cultura, turismo e sviluppo. È un’azione concreta che mira a creare reti territoriali forti e a valorizzare ciò che rende la nostra terra unica agli occhi del mondo”.

La ripartizione dei fondi, sulla base dei criteri stabiliti dalla legge regionale n. 6 del 2015, è avvenuta tenuto conto della popolazione residente nei singoli comuni.

Tra le province siciliane unica assente la provincia di Trapani. Nella provincia di Catania saranno 23 i comuni ai quali arriveranno dei fondi. Si tratta di Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Castiglione di Sicilia e Catania, Giarre, Linguaglossa, Maletto e Mascali, Militello in Val di Catania, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia, Sant’Alfio, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea.

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Paterno’, strada delle Tre Case quasi impraticabile

Cittadini stanchi e sfiduciati per i disagi causati dal dissesto stradale delle Tre Case. Il sindaco: a breve nuovo intervento

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Nessun intervento è ancora arrivato sul tratto di strada che collega il quartiere Scala Vecchia con la via Ruggero Leoncavallo in territorio di Belpasso. Buche enormi rendono difficile il transito veicolare, con danni alle auto e continui piccoli incidenti, d’altra parte questo piccolo prolungamento stradario è giornalmente percorso da un sostenuto traffico visto l’alto numero di residenti concentrati in quella zona di confine tra Paternò e Belpasso.

Le erbacce, poi, invadono parte della carreggiata: è di pochi giorni fa la notizia apparsa sulla nostra stessa testata di un vasto incendio divampato in quella porzione di territorio dove incuria, rifiuti ed erbacce fungono da facile miccia. Intanto i residenti, stanchi di continuare a fare i conti con una situazione che non accenna a cambiare, scattano foto che inviano alla nostra redazione.

La risposta arriva direttamente dal sindaco Naso che mostra di essere al corrente delle difficoltà che giornalmente i cittadini devono affrontare e riconosce che si tratta di un asse viario importante ma spiega che il problema nasce dal fatto che la strada non compare nel piano regolatore della città: essa fu originariamente ricavata da interventi degli stessi cittadini che in gran numero abitavano già nella zona. Gli interventi di manutenzione che l’Amministrazione di tanto in tanto ha potuto fare sono stati semplici interventi di rattoppo, perciò non duraturi né definitivi. “Sarà necessario – continua- attendere che quel tratto di strada venga inserito nel piano regolatore per poter effettuare interventi duraturi.”

Nel frattempo il sindaco riferisce che subito dopo l’approvazione di bilancio, che avverrà a breve, sarà avviato l’ennesimo lavoro di manutenzione ma sarà ancora un lavoro di rattoppo che perciò non potrà dare garanzie di lunga durata e che non prevederà marciapiedi.

 

 

 

 

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