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Morte Papa Francesco, a Catania in Prefettura, pronto registro per raccolta firme condoglianze

Il tutto nasce a seguito della proclamazione del lutto nazionale disposto dal Consiglio dei Ministri per la scomparsa del Sommo Pontefice. Prevista per le ore 9 la firma nel registro dell’Arcivescovo Mons. Luigi Renna

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A Catania in occasione della proclamazione del lutto nazionale disposto dal Consiglio dei Ministri per la scomparsa del Sommo Pontefice Francesco, la Prefettura etnea ha predisposto, in segno di partecipazione al cordoglio dell’intera comunità nazionale e internazionale, un apposito registro per la raccolta delle firme di condoglianze per i cittadini che desiderino manifestare in forma diretta il proprio cordoglio.

Il registro è disponibile presso l’atrio del Palazzo del Governo da ieri e fino a giorno 26 aprile, giorno delle esequie del Sommo Pontefice.  Prevista per le ore 9 di la firma nel registro delle condoglianze dell’Arcivescovo di Catania Monsignor Luigi Renna.

Anche a Catania la Chiesa etnea prega per il Santo padre. Stasera alle 19 in Cattedrale, momenti di preghiera nel giorno dell’onomastico di Papa Francesco. Verrà celebrata una Santa Messa in suffragio di Papa Francesco, “affinché Dio, nella sua infinita giustizia, ricompensi il Suo instancabile servitore di Cristo e della Chiesa. Scrive il vicario generale Don Vincenzo Branchina- Si invitano tutti i presbiteri della città a partecipare coralmente”.

Da domani in tutte le città e i paesi dell’Arcidiocesi, i vicari foranei o i parroci delle Chiese Madri, avranno cura di celebrare una Santa Messa in suffragio del Papa, invitando a partecipare anche le autorità.

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Catania, cerimonia del 211° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri

Il comandante provinciale dei carabinieri ha dedicato un pensiero ai giovani militari carabinieri che prestano servizio in località isolate o difficili: “Sono veri custodi della prossimità”

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A Catania in Piazza Franco Battiato, affacciata sul lungomare del quartiere Ognina, si è svolta la cerimonia commemorativa del 211° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza delle principali Autorità civili, militari, giudiziarie e religiose del territorio.

L’evento ha avuto inizio con il Comandante Provinciale che ha passato in rassegna i reparti schierati, seguito dalla lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma, Gen. C.A. Salvatore Luongo. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Catania, Generale di Brigata Salvatore Altavilla ha, poi, preso la parola per pronunciare il suo discorso ufficiale.

“Siamo in un posto che sintetizza, a mio parere, come pochi altri, l’identità di questa splendida città” perché “è dovere delle Istituzioni non solo recuperare alla legalità territori in difficoltà, ma anche non trascurare ciò che è stato ricondizionato .Incrociare il vostro sguardo – ha detto loro il generale Altavilla – significa per noi carabinieri comprendere i bisogni del presente per potervi sostenere e al tempo stesso aiutarvi a costruire il futuro”. Un passaggio è stato, poi, dedicato ai giovani carabinieri che prestano servizio in località isolate o difficili. A loro, il comandante provinciale ha voluto esprimere pubblicamente il proprio sostegno, in quanto “veri custodi della prossimità”. Il generale ha sottolineato di aver voluto che la loro presenza, in questa occasione, fosse quanto più numerosa possibile, perché “rappresentano la più autentica testimonianza dell’impegno e del sacrificio: sono carabinieri che non sempre, e comunque non subito, trovano contesti ospitali fuori dalle caserme”.

“Le strade dritte – ha sottolineato il generale Altavilla – sono quelle che danno poche o nessuna emozione. I luoghi di lavoro più sacrificanti sono quelli che costruiscono le gratificazioni più autentiche”. Il comandante ha ricordato l’attività operativa svolta nell’ultimo anno dalle 61 stazioni dei carabinieri presenti in 51 dei 58 comuni della provincia, che sono intervenute per il 72% dei reati complessivi, esprimendo oltre 48.000 pattuglie — una media di 133 al giorno – anche in aree impervie.

Importante anche il lavoro svolto a tutela delle donne: 839, su un totale di 1.100, le denunce per reati di genere ricevute dall’Arma catanese lo scorso anno, il 76% del totale. L’Arma si è distinta, inoltre, nel contrasto e nella prevenzione delle truffe agli anziani, e grazie anche alla collaborazione con l’arcivescovo di Catania e i vescovi di Acireale e Caltagirone, con il coinvolgimento dei comandanti di compagnia e stazione, sono stati organizzati incontri nelle chiese, per fornire consigli utili per prevenire i raggiri, un’attività che in alcuni casi ha portato anche ad arresti in flagranza.

Il generale ha quindi sintetizzato i principali risultati conseguiti dai reparti specializzati: il Nas ha sequestrato oltre 183 tonnellate di alimenti nocivi e accertato 135 reati; il Nil ha controllato 1.214 posizioni lavorative, riscontrando 564 irregolarità, tra cui 256 casi di lavoro nero. Il Noe, il Centro anticrimine natura, i carabinieri forestali e lo squadrone eliportato Cacciatori hanno realizzato un’intensa attività di contrasto all’inquinamento, di protezione ambientale e di sicurezza in aree urbane e rurali ad alta criticità, rinvenendo armi, esplosivi e ingenti quantità di droga.

Decisivo il supporto del nucleo cinofili di Nicolosi e dell’elinucleo di Fontanarossa, impiegato anche nelle operazioni di soccorso, rilievo ambientale e localizzazione di persone scomparse. Un momento di particolare commozione è stato riservato ai 51 militari feriti in servizio, di cui 18 a causa di aggressioni, e ai caduti, tra cui il ricordo sentito dell’appuntato Giuseppe Librizzi, scomparso dopo un lungo coma seguito dopo un grave incidente mentre era in servizio.

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Paternò, il comprensivo “Don Milani” per l’ambiente, défilé di moda ecosostenibile

Il progetto è stato accolto favorevolmente dai dipartimenti di sostegno della scuola dell’infanzia e primaria, coordinati dalla docente Brigitte Tornambé, e dalla scuola secondaria di primo grado, con la guida della docente Carmela Sapia.

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Concluso a Paternò, presso l’istituto comprensivo “Don Milani” il progetto biennale Erasmus+ AOPEL, un’iniziativa internazionale dedicata alla salvaguardia dell’ambiente in tutte le sue forme: riciclo, riuso, lotta all’inquinamento e sensibilizzazione ecologica. Capofila del progetto è stata la Romania, affiancata da Portogallo, Spagna, l’isola caraibica di Sint Maarten (territorio autonomo del Regno dei Paesi Bassi) e l’Italia, rappresentata proprio dall’Istituto “Don Milani”.

Progetto Erasmus

L’intero percorso ha coinvolto studenti e docenti di diversi Paesi in un dialogo educativo e culturale centrato sulla sostenibilità ambientale.  A tal proposito il comprensivo “Don Milani”, in stretta sinergia con i responsabili dei progetti “Erasmus+ AOPEL” e “Inclusione”, ha realizzato un défilé di moda interamente realizzato con materiali riciclati dal titolo “Green Carpet, l’altra moda”.

L’iniziativa ha coinvolto gli alunni di ogni ordine e grado, “stimolando la fantasia e l’impegno di tutta la comunità scolastica”. Il progetto è stato accolto favorevolmente dai dipartimenti di sostegno della scuola dell’infanzia e primaria, coordinati dalla docente Brigitte Tornambé, e dalla scuola secondaria di primo grado, con la guida della docente Carmela Sapia.

“I dipartimenti hanno fatto proprio il défilé, trasformandolo in un’occasione educativa condivisa, curandone con dedizione ogni dettaglio- si legge in una nota del comprensivo Don Milani- Grazie alla passione dei docenti e all’entusiasmo degli alunni, l’evento si è rivelato un momento di grande valore espressivo, capace di coniugare creatività, consapevolezza ambientale e spirito di collaborazione. Questa idea è nata dall’esigenza di coniugare due progetti dal comune intento, quello di promuovere l’ecosostenibilità”.

In pratica il “Green Carpet” è stata una sfilata di moda completamente realizzata con materiali di riciclo i cui protagonisti sono stati gli alunni, dai 5 ai 14 anni. Tutto si è svolto all’insegna dell’inclusione, quella vera, reale e partecipata. “Ancora una volta la Don Milani ha scommesso sulla collaborazione, anche quella internazionale, e sull’inclusione, e ha vinto ancora una volta poiché, la semplicità e la spontaneità dei nostri ragazzi, i loro sorrisi e i loro imbarazzi sono arrivati dritti al cuore di tutti i presenti” si legge in una nota degli organizzatori.

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