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In Primo Piano

Motta S.Anastasia, due milioni di euro per la nuova caserma dei carabinieri

La nuova caserma carabinieri dovrebbe sorgere lungo Corso Sicilia ad angolo con via Valdolive. “Un risultato straordinario per la sicurezza dei cittadini e per il futuro di Motta” ha detto il deputato nazionale nonché attuale vice sindaco Anastasio Carrà

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“Dopo 10 anni da Sindaco di Motta Sant’Anastasia, oggi da Vice Sindaco, Consigliere Comunale e da oltre due anni e mezzo Parlamentare della Repubblica, posso finalmente condividere con la città una notizia che mi riempie di orgoglio e soddisfazione. Sarà realizzata una Caserma dei Carabinieri”. A dirlo è il deputato nazionale nonché vice sindaco Anastasio Carrà. La nuova caserma carabinieri dovrebbe sorgere lungo Corso Sicilia ad angolo con via Valdolive.

Nei giorni scorsi il consiglio comunale di Motta Sant’Anastasia ha approvato la delibera di cessione del terreno al demanio, un “atto fondamentale- scrive Carrà- che segna l’inizio del percorso concreto verso la realizzazione dell’opera”. La caserma sarà realizzata dal Provveditorato alle Opere Pubbliche, grazie a un finanziamento di 2 milioni di euro finanziato dal Ministero delle Infrastrutture.

“Un risultato straordinario per la sicurezza dei cittadini e per il futuro di Motta. L’ho desiderato sin dalla mia prima sindacatura- ha proseguito Carrà- Grazie al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha creduto in questo progetto e lo ha sostenuto con determinazione. Grazie di cuore anche al Sindaco Antonio Bellia da sempre al mio fianco, a tutti i Consiglieri Comunali, ai tecnici del Comune e a tutti coloro che, con passione e determinazione, hanno contribuito a raggiungere questo traguardo” ha concluso Carrà.

I lavori per la realizzazione del nuovo presidio di sicurezza in città dovrebbero avere inizio nel prossimo anno. Soddisfatto il sindaco Antonio Bellia, il quale ha evidenziato che la decisione adottata dal consesso civico “consente di scrivere una nuova pagina di storia della nostra città.  Si continua a lavorare a tutti i livelli istituzionali” ha concluso Bellia.

 

Cronaca

Caltagirone, omicidio del 64enne Raffaele Maruca, arrestato il presunto autore

Si tratterebbe di Corrado Rametta, 54 anni, residente ad Avola. Secondo gli inquirenti l’omicidio sarebbe maturato in seno a dissapori relativi a una vendita immobiliare

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Arrestato dai carabinieri della compagnia di Caltagirone Corrado Rametta, 54 anni, ritenuto il presunto omicida di Raffaele Maruca, 64 anni, trovato morto nella giornata di ieri, all’interno di una abitazione sita in contrada San Nicolò Le Canne, a Caltagirone.

L’uomo è stato rinvenuto dai familiari privo di vita. Inizialmente, alla luce delle modalità di rinvenimento del cadavere e della presenza di una evidente ferita, i congiunti avevano pensato a un incidente domestico. Tuttavia, i primi accertamenti effettuati dalla Polizia Municipale di Caltagirone hanno permesso di riscontrare la presenza di anomalie compatibili con un evento di natura violenta; motivo per cui il Comandante del Corpo, dopo aver trasmesso una prima comunicazione di reato alla magistratura, ha prontamente richiesto l’intervento dei carabinieri.

Sul posto i carabinieri della compagnia di Caltagirone, i quali hanno ritenuto opportuno svolgere ulteriori approfondimenti e, ipotizzando potesse trattarsi di un omicidio, hanno chiesto l’ausilio dei militari specializzati del Nucleo Investigativo di Catania, che ha dunque inviato la Sezione Investigazioni Scientifiche – S.I.S..

Questi ultimi, unitamente al medico legale incaricato dalla Procura della Repubblica di Caltagirone, hanno effettuato i rilievi sulla scena del crimine, accertando che l’uomo era deceduto poiché raggiunto da tre colpi d’arma da fuoco, calibro 7,65, due dei quali al petto e uno all’inguine.  I carabinieri hanno avviato le indagini che si sono sviluppate attraverso un accurato intreccio di dati, ossia l’acquisizione di testimonianze e l’analisi dei filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza della zona.

I militari dell’Arma sono riusciti a individuare in poche ore il presunto autore dell’omicidio che è stato identificato in Corrado Rametta, 54enne residente ad Avola.

A tal proposito sono stati coinvolti i carabinieri della compagnia di Noto, territorialmente competenti sul comune di Avola, che hanno fatto scattare un’intensa e capillare attività di ricerca.

Rintracciato l’uomo è scattato il blitz. Il 54enne  ormai braccato, ha consegnato spontaneamente ai carabinieri una pistola con cinque colpi nel caricatore, illegalmente detenuta, riferendo, inoltre, di essersi cambiato subito dopo il delitto e indicando un terreno adiacente al campo sportivo quale luogo in cui aveva occultato gli abiti sporchi di sangue, subito recuperati.

La ricostruzione degli eventi ha fatto emergere anche il movente dell’omicidio, che sarebbe maturato in seno a dissapori relativi a una vendita immobiliare. In particolare, l’indagato avrebbe nutrito rancori nei confronti del cognato della vittima, il quale si era aggiudicato all’asta una casa pignorata a Rametta.

“In preda a sentimenti di rivalsa e vendetta, l’uomo avrebbe attuato l’azione delittuosa, andando poi a rifugiarsi proprio all’interno dell’abitazione oggetto del contendere- scrivono dal Comando Provinciale dei carabinieri-  Sono ancora in corso verifiche per stabilire se si sia trattato, comunque, di una vendetta trasversale o di un tragico errore di persona” .

L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio aggravato ed è stato rinchiuso in carcere.

 

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In Primo Piano

SP 57, Sopralluogo del consigliere provinciale Anzalone: Presto un tavolo tecnico

La gravità della situazione e le segnalazioni sono state raccolte e rilanciate dal consigliere Michele Russo, che nei mesi scorsi ha avviato un confronto diretto con la Città Metropolitana di Catania.

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Il Consigliere provinciale Ninni Anzalone, accompagnato dal Consigliere comunale di Paternò Michele Russo, ha effettuato un sopralluogo lungo la Strada Provinciale 57, che collega i comuni di Paternò e Ragalna, per valutarne le condizioni e verificare lo stato attuale della viabilità.

La SP 57 è da tempo al centro dell’attenzione a causa delle lamentele dei residenti per il transito di mezzi pesanti, che compromettono la sicurezza e la percorribilità della strada. Le segnalazioni sono state raccolte e rilanciate da Michele Russo, che nei mesi scorsi ha avviato un confronto diretto con la Città Metropolitana di Catania. Da questi incontri è scaturito, inizialmente, un divieto di circolazione per i veicoli superiori alle 3,5 tonnellate, seguito dall’adozione di un nuovo piano di segnaletica stradale tuttora in vigore.

La questione, tuttavia, non riguarda solo la viabilità. La zona è sede di attività estrattive legate alla lavorazione della pietra lavica, riunite in un consorzio, che potrebbero subire conseguenze dirette dalle restrizioni attualmente in vigore.

«Quando Michele mi ha sottoposto il problema, evidenziandone la gravità e l’urgenza – ha dichiarato Anzalone – ho subito contattato gli uffici provinciali, che ringrazio per la loro disponibilità e competenza. Il problema esiste e va affrontato con serietà».

Da qui la richiesta, avanzata ufficialmente da Anzalone, di istituire un tavolo tecnico che coinvolga la Città Metropolitana di Catania, il Comune di Paternò e quello di Ragalna. Obiettivo dell’incontro: fare il punto sulla situazione, coordinare gli interventi necessari e concordare misure urgenti come la messa in sicurezza del tratto stradale, lo scerbamento, una vigilanza attiva e il ripristino delle prescrizioni previste dall’ordinanza emessa nel marzo scorso.

«Non possiamo più ragionare per compartimenti stagni – ha sottolineato Anzalone – la politica è tornata alla guida della Provincia e ha il dovere di intervenire sui problemi reali dei territori».

Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Consigliere paternese Michele Russo, definito da Anzalone «un punto di riferimento per l’impegno quotidiano e costante, non solo su questa vicenda, ma su molte altre questioni che riguardano il territorio. Noi – ha concluso – faremo la nostra parte».

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