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Cronaca

Motta S.Anastasia, incidente sulla SP12/II, due ragazze ferite

Si tratterebbe di un sinistro autonomo; sul posto personale del 118, pompieri e polizia municipale

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E’ di due ferite il bilancio di un incidente autonomo registratosi questa mattina poco prima delle ore 8 sulla strada provinciale 12/II (Misterbianco-Motta Sant’Anastasia) in territorio di Motta Sant’Anastasia.

Un mini car 50 con a bordo due ragazze minorenni, per cause in corso di accertamento, si è ribaltata. A prestare i primi aiuti alle due ragazze, gli automobilisti in transito nella zona.

Le giovani sono state trasportate dal personale medico del 118 al Policlinico di Catania. Non si conoscono al momento le loro condizioni.  Presenti anche i vigili del fuoco del distaccamento “Catania Sud” che hanno messo in sicurezza il mezzo. Ad effettuare i rilievi e a ricostruire la dinamica del sinistro agenti della polizia municipale di Motta Sant’Anastasia. Il traffico sulla strada provinciale 12/II ha subito pesanti rallentamenti.

Cronaca

Misterbianco, va in un centro ad “hoc” la donna che ha ucciso la figlia di 7 mesi

A darne comunicazione il legale l’avvocato Alfio Grasso. La 40enne è attualmente detenuta nel carcere Piazza Lanza. Il trasferimento dovrebbe avvenire prossima settimana

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Nei prossimi giorni la donna di Misterbianco di 40 anni che lo scorso 30 aprile ha gettato dal terzo piano della propria casa di via Marchese, nel centro misterbianchese, la figlia di sette mesi uccidendola, lascerà il carcere di Piazza Lanza a Catania dove è detenuta per essere trasferita a Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese, in una struttura adatta per accogliere soggetti con problematiche di natura “psichiatrica”.

A darne comunicazione il legale della donna l’avvocato Alfio Grasso. Il trasferimento dovrebbe avvenire prossima settimana.

La procura di Catania ha proceduto alla nomina di un perito per valutare se la donna al momento di commettere l’insano gesto fosse in grado di intendere e di volere. Si tratta del professore Eugenio Aguglia. Anche la difesa ha nominato un suo perito: si tratta del professore Antonino Petralia.

La donna, che è anche madre di un bimbo di sette anni, era seguita da un amministratore di sostegno nominato dal Tribunale poiché soffriva di una depressione post-partum.

 

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Cronaca

Misterbianco, tenta truffa ad un’anziana col metodo del “finto carabiniere”, denunciato

Vittima una 77enne che ha aperto le porte di casa ad un fantomatico “maresciallo” che avrebbe dovuto eseguire un controllo all’interno dell’abitazione. Non “convinta” ha chiamato la figlia che l’ha invitata a buttare fuori il presunto sottufficiale

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A Misterbianco i carabinieri della locale Tenenza hanno denunciato un 18enne catanese incensurato con l’accusa di tentata truffa in concorso in danno di persona anziana. In particolare, la vittima predestinata, una signora di 77 anni, ha aperto la porta di casa a un giovane che aveva bussato, presentandosi come “maresciallo dei Carabinieri” e sostenendo di dover eseguire un controllo non meglio specificato all’interno dell’abitazione. Convinta dalle sue parole, la donna lo ha fatto entrare e l’uomo, una volta dentro, si è diretto rapidamente nella stanza da letto, dove ha rovistato nei cassetti di un comò e si è impossessato di alcuni monili in oro.

L’anziana signora, insospettita da quello strano “comportamento”, ha subito chiamato la figlia al cellulare per informarla dell’accaduto e della presenza in casa di un presunto appartenente all’Arma. La figlia ha immediatamente capito la situazione e le ha urlato di cacciarlo via e di avvisare subito i militari della tenenza di Misterbianco.

L’inaspettata telefonata dell’anziana alla figlia e la decisa reazione di quest’ultima hanno messo in allarme il finto maresciallo, che si è dato immediatamente alla fuga. Nella fretta, ha abbandonato i monili su una sedia, dove sono poi stati ritrovati proprio dalla figlia, nel frattempo accorsa sul posto.

Ma la vicenda non si è conclusa lì. I truffatori, nel tentativo di recuperare il bottino che hanno dovuto abbandonare, hanno cercato di agire in modo diverso non sospettando che i veri carabinieri della Tenenza di Misterbianco, subito avvisati dalla figlia dell’anziana, erano già intervenuti raggiungendo l’abitazione in pochissimo tempo.

All’arrivo dei militari, infatti, il 18enne è stato sorpreso proprio davanti alla porta d’ingresso dell’anziana e quindi bloccato.

Alla vista dei veri militari dell’Arma di divisa, il giovane ha perso la sua iniziale spavalderia e ha iniziato a balbettare alle loro domande su chi fosse e cosa stesse facendo lì, chiaramente fornendo delle risposte, a dir poco, fantasiose.

Come se non bastasse, il cellulare del ragazzo, nel frattempo finito nelle mani degli investigatori, ha cominciato a ricevere una raffica di chiamate da tre diverse utenze, tutte registrate in rubrica, fittiziamente, con nomi di celebri campioni dello sport.

Poco dopo, la scena ha preso una piega ancora più surreale: uno dei complici del giovane fermato, spacciandosi per un ulteriore “maresciallo dei Carabinieri” in servizio presso il Comando provinciale di Catania, ha telefonato sull’utenza dell’anziana donna ma a rispondere, questa volta, è stato un Carabiniere della Tenenza.

Durante l’improbabile conversazione, il finto sottufficiale dell’Arma ha cercato di “giustificare” la presenza del 18enne sostenendo che, in realtà, due persone erano già state arrestate per la truffa appena compiuta e che, quindi, il giovane non era coinvolto nella vicenda e che poteva essere lasciato andare.

Una versione talmente inverosimile da non essere minimamente presa in considerazione dai militari che, naturalmente, hanno proceduto a denunciare il ragazzo per tentata truffa in concorso e hanno avviato le ulteriori indagini per risalire agli altri complici.

 

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