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Cronaca

Paternò, 25enne denunciato per riciclaggio, viaggiava su scooter con targa falsa

I carabinieri hanno anche scoperto che il telaio del mezzo a due ruote era stato modificato, ossia abraso per renderlo irriconoscibile

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A Paternò i carabinieri della locale compagnia hanno denunciato un 25enne straniero, per “riciclaggio” di uno scooter. In particolare una “Gazzella” mentre transitava lungo la via Santa Caterina, ha visto il giovane, a bordo di un motorino Kymco People S, il quale, non appena si è accorto della presenza dei carabinieri, avrebbe tentato di nascondersi tra le altre auto in marcia. Insospettiti da quell’atteggiamento, i militari dell’Arma hanno quindi deciso di fermarlo per un controllo.

Il giovane che non aveva con sé i documenti del mezzo, è apparso alquanto nervoso, visto che a seguito di un controllo è stato accertato che  il motorino sul quale viaggiava aveva una targa falsificata.  Proseguendo con gli accertamenti, i carabinieri hanno scoperto che anche il telaio del mezzo era stato modificato: era stato abraso per renderlo irriconoscibile.  L’uomo è stato denunciato per riciclaggio, un reato contestato a chi maschera ed occulta la provenienza illecita di denaro, o beni ed altre utilità provenienti da attività criminose, tramite operazioni volte a ostacolarne la loro tracciabilità.   Lo scooter, poi, è stato sequestrato, in attesa di ulteriori verifiche che permettano di risalire al proprietario al quale, molto probabilmente, è stato rubato.

 

Cronaca

Riposto, dopo aggressione ad arbitro arriva stangata per la società Russo Sebastiano Calcio

Squadra esclusa dal campionato Allievi/Under 17 per la stagione 2025-2026, otto calciatori “esclusi da qualsiasi rango o categoria fino al 5 aprile del 2030”, altri due squalificati per lo stesso periodo e un altro per tre anni, fino al 4 aprile 2028.

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Squadra esclusa dal campionato Allievi/Under 17 per la stagione 2025-2026, otto calciatori “esclusi da qualsiasi rango o categoria fino al 5 aprile del 2030”, altri due squalificati per lo stesso periodo e un altro per tre anni, fino al 4 aprile 2028. E’ la stangata del giudice sportivo della Lega nazionale Dilettanti sulla società Russo Sebastiano Calcio Riposto per l’aggressione all’arbitro 19enne della sezione di Acireale durante la gara del 5 aprile scorso.

Una “violenza inaudita”: così il giudice sportivo della Lega Dilettanti comitato Sicilia motiva la stangata al Riposto Squalificato, fino al 30 giugno 2025, anche l’allenatore, Maurizio Anastasi e inibito, fino alla stessa data, Rosario Previtera Rosario, dirigente addetto all’arbitro. Il direttore di gara medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Acireale è stato dimesso con una prognosi di sette giorni. Nel provvedimento il giudice sportivo segnala, in premessa, che “nonostante l’inagibilità delle tribune i dirigenti della società ospitante consentivano l’ingresso di circa 150 persone”, tutte riconducibili alla squadra locale stessa.

“Subito dopo il triplice fischio – ricostruisce il giudice sportivo – si avvicinavano all’arbitro, con fare minaccioso, diversi tesserati della Rsc Riposto rivolgendogli frasi minacciose”. L’arbitro avrebbe tentato di sottrarsi all’aggressione, ma non ci sarebbe riuscito perché “colpito da un calcio sferrato con forza che lo faceva cadere”. Durante la corsa il direttore di gara “notava che i cancelli che collegano la tribuna al terreno di gioco erano stati deliberatamente aperti per permettere l’ingresso dei sostenitori della Rsc Riposto che intendevano aggredirlo”. Il giudice sportivo ricostruisce la violenza dell’aggressione con i giocatori che lo hanno colpito con calci e pugni mentre era a terra e uno di loro gli urlava contro “devi morire” e un altro lo apostrofava con “te la sei cercata”.

Un calciatore, ricostruisce il direttore di gara riportato dal giudice sportivo, “lo colpiva ripetutamente e con violenza inaudita con pugni, schiaffi al volto e ad un fianco provocandogli forte dolore e stordimento”. Anche l’allenatore e un dirigente della società intervenuti per “tentare di calmare i propri calciatori, senza riuscirvi”, hanno allontanato l’arbitro dicendogli “te la sei cercata, te la meriti”. Insulti e minacce sono continuati anche quando il giovane direttore di gara è entrato negli spogliatoi e quando li ha lasciati, grazie alla scorta dei carabinieri, alla guida della propria auto che è stata danneggiata, con la società chiamata dal giudice sportivo a risarcire le riparazioni della vettura se richiesto dall’arbitro.

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Cronaca

Catania, aggredisce due sanitari del Policlinico, arrestato 19enne

La dinamica dell’accaduto è stata analizzata tanto dalle dichiarazioni delle “vittime” e dei presenti in quel momento, quanto dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella struttura ospedaliera

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I carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Catania Fontanarossa, con i colleghi della stazione di Catania Nesima, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di un 19enne catanese.

Secondo quanto accertato dai militari dell’Arma il 19enne lo scorso 3 gennaio, in concorso con un’altra persona, avrebbe aggredito con pugni e calci, nel reparto di pediatria del Policlinico di Catania, due sanitari. Il tutto sarebbe nato da un rifiuto ad una sua pregressa richiesta di informazioni sullo stato di salute di una minore ricoverata.

La dinamica dell’accaduto è stata analizzata tanto dalle dichiarazioni delle “vittime” e dei presenti in quel momento, quanto dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella struttura ospedaliera. Il 19enne è stato rinchiuso in carcere per lesioni personali aggravate.

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