Si è aperto oggi – con un immediato rinvio al mese di 31 marzo 2026, su richiesta degli avvocati difensori Enzo Maiello e Maria Licata – il processo per il sindaco di Paternò Nino Naso, accusato nell’ambito dell’operazione “Athena” insieme all’ex Assessore Salvatore Comis che andrà in aula sempre il prossimo anno. L’indagine che tirò in ballo i politici paternesi, era partita dalla denuncia di un imprenditore minacciato da alcuni “soggetti” legati alla criminalità organizzata per farlo ritirare dalla vendita all’asta un lotto di terreni.
Il reato ipotizzato in concorso con due presunti esponenti del clan Morabito legato alla ‘famiglia’ Laudani di Catania, Vincenzo Morabito e Natale Benvenga, è quello di scambio elettorale politico-mafioso. L’inchiesta tratta anche presunte infiltrazioni nel voto delle amministrative scorse a Paternò con un presunto aiuto del clan Morabito agli amministratori indagati. Nei confronti del sindaco Naso – ricordiamo – l’accusa aveva chiesto i domiciliari, senza poi trovare l’appoggio da parte del Gip che aveva rigettato la richiesta.