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Associazionismo

Paternò, al via la mostra “Il Carnevale paternese: passato, presente e futuro. Storia di una tradizione”

Sarà inaugurata questo pomeriggio alle ore 18 all’interno dell’ex macello di via Fonte Maimonide

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Il Carnevale di Paternò? Al momento si racchiude in una mostra che sarà inaugurata questo pomeriggio alle ore 18 all’interno dell’ex macello di via Fonte Maimonide. Ad organizzare il tutto il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con il sostegno della Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana e del Centro di Servizio per il Volontariato Etneo.

Una mostra sulla storia del carnevale paternese dal titolo “Il Carnevale paternese: passato, presente e futuro. Storia di una tradizione”.

“Si tratta di un lavoro corale tra tante associazioni, istituzioni e artigiani locali che si pone l’obiettivo di riaccendere una luce su uno degli elementi fondanti della nostra identità culturale – si legge in una nota stampa diffusa dagli organizzatori- L’iniziativa si pone l’obiettivo di promuovere il volontariato e le associazioni di cittadini quali agenti di riscoperta, valorizzazione, difesa e promozione dell’identità culturale del territorio, in relazione alle tradizioni tipiche del nostro territorio, quale il Carnevale che per secoli è stato motivo di vanto per la nostra comunità.

La città di Paternò era conosciuta ovunque oltre che per il “sanguinello” anche per la baldoria del suo Carnevale che, irrevocabilmente, prendeva il via subito dopo l’Epifania e durava per oltre un mese fino alle Ceneri. Ad eccezione del periodo relativo alla prima e seconda guerra mondiale Paternò contava una tradizione che riusciva a competere con la vicina Acireale fino agli inizi degli anni settanta del secolo scorso ed anche oltre; i balli in piazza e nelle pubbliche vie principali, una gioia di vivere, la spensieratezza collettiva, la valenza delle maestranze nell’addobbare i carri allegorici o le macchine infiorate, fecero sì che il Carnevale paternese fosse più avvicinato alle tradizioni di Viareggio ed in ogni caso gli diedero l’appellativo del più bello, del più gaio, del più divertente, del più popolare Carnevale di Sicilia.

Il Carnevale paternese, di cui si hanno notizie storiche documentate sin dal 1867, ha rappresentato un patrimonio culturale di altissimo valore tale da acquisire fama nazionale (si pensi al film “I Fidanzati” di Ermanno Olmi), un elemento fondante dell’identità culturale del territorio, nonché un significativo volano di ricchezza, lavoro e sviluppo, attivando settori economici tra i più svariati (artisti, artigiani, commercianti, ristoratori, albergatori). Negli ultimi decenni, il carnevale di Paternò ha subìto un lento e progressivo declino, cui ha ulteriormente contribuito la pandemia da SARS-COV2, portando quasi a spegnere questa importante tradizione che, tuttavia, per il grande coinvolgimento di popolo, per la bellezza dei suoi costumi, per l’imponenza dei carri allegorici e dei carri fiorati, merita di essere rivalutata e riportata ai fasti di un tempo” dicono i componenti del Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto.

Può una mostra “svegliare” chi di dovere? Il Presidio partecipativo ci prova visto che lo scopo della mostra è quello di “risvegliare l’orgoglio di quegli artigiani, di quegli artisti che sanno ancora come allestire un carro allegorico, un gruppo in maschera o una macchina in fiore coinvolgendo, in tale opera, i tanti giovani del territorio con l’obiettivo comune di recuperare quello che era un vanto della nostra Città e uno tra i Carnevali più belli e divertenti della Sicilia- dicono i componenti del Presidio-  Questa iniziativa vorrebbe puntare un faro sul Carnevale paternese e sulla sua storia, ben nota ai nostri nonni ma, ahimè, poco conosciuta dai più giovani. Come ben noto, a chi sconosce la propria storia risulta poi molto complicato immaginare il futuro.

Ritornare a parlare del Carnevale ed a viverlo, oltre che riscoprirne la storia, riteniamo sia un passo fondamentale per porre le basi per progettarne la rivitalizzazione, affinché possa diventare nuovamente quell’asset culturale ed economico di un tempo, rilevantissimo per il territorio (non solo paternese ma di tutta la Valle del Simeto)”.

Ma ecco gli enti che fanno parte di una rete di associazioni che si sono scommessi per questo progetto: • Proloco di Paterno; • Plasticfree Paternò; • Agesci Paternò • Misericordia Paternò; • Avulss Paternò; • Plasticfree Paternò; • Comitato Mamme in Comune; • APAS Paternò; • Croce D’oro Paternò; • ANFI Paternò; • Archeoclub Sezione di Paternò; • SiciliAntica Paternò; • Biodistretto Valle del Simeto; • Associazione Musica & Movimento; • Associazione Symaethus; • Centro di formazione ARS; • Kiwanis club di Paternò; • Rotaract di Paternò; • Confartigianato Catania; • Leoclub Paternò; • Osservatorio Violenza e Suicidio.

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Paternò-Belpasso, Solidarietà in Fiore: Le iniziative di ENOSIS

Una nuova tappa del progetto “Solo insieme possiamo” finalizzata alla raccolta fondi per le fasce più fragili della popolazione.

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Una domenica all’insegna della solidarietà e dell’impegno civico, quella di ieri, per  i volontari dell’associazione ENOSIS scesi in piazza a Paternò e Belpasso per una nuova tappa del progetto “Solo insieme possiamo”, finalizzata alla raccolta fondi per le fasce più fragili della popolazione.

Attraverso la vendita simbolica di piantine, ENOSIS ha voluto non solo raccogliere risorse per sostenere i più bisognosi, ma anche lanciare un messaggio di unità e partecipazione. «Ogni piccolo gesto può fare la differenza», spiegano i promotori, sottolineando come la partecipazione attiva dei cittadini sia fondamentale per costruire una comunità più attenta e inclusiva.

L’iniziativa ha visto il coinvolgimento diretto dei volontari dell’associazione, che con entusiasmo e dedizione hanno curato ogni dettaglio dell’evento. Il ricavato verrà destinato a interventi di supporto per persone in difficoltà economica o sociale.

«Insieme possiamo fare molto di più», ha dichiarato il presidente di ENOSIS, Riccardo Longo, ringraziando volontari e cittadini per il sostegno. «Continueremo su questa strada, portando avanti i valori di solidarietà e aiuto reciproco che sono alla base della nostra missione».

Con eventi come questo, ENOSIS si conferma un punto di riferimento attivo e propositivo nel tessuto sociale del territorio, ricordando che la solidarietà, come una pianta, ha bisogno di cura costante per crescere e fiorire.

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Associazionismo

Comitato Misericordie Catania, Vescovo Renna benedice due nuovi automezzi

Alfredo Distefano: «Questo importante obiettivo raggiunto conferma l’impegno costante delle Misericordie a sostegno della comunità»

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Si è svolta ieri in Piazza Duomo a Catania, la benedizione di un ambulatorio mobile e di un’ambulanza di soccorso del Comitato Provinciale delle Misericordie di Catania. Ad officiare la cerimonia è stato S.E. Rev.ma Luigi Renna, Arcivescovo di Catania. L’acquisto dell’ambulatorio mobile si è reso possibile grazie ad un contributo da parte della Regione Siciliana su proposta presentata dall’On. Salvatore Giuffrida nella scorsa finanziaria regionale. L’ambulanza di soccorso è stata invece acquistata con fondi propri del Comitato.

«Questo importante obiettivo raggiunto – ha commentato il presidente provinciale delle Misericordie Alfredo Distefano – conferma l’impegno costante delle Misericordie a sostegno della comunità. Con l’attivazione di questo ambulatorio, il nostro Movimento potrà garantire servizi sanitari di qualità direttamente nei luoghi dove sono più necessari, senza trascurare le aree periferiche. Si tratta di un’iniziativa pionieristica per le Misericordie della nostra Regione, che ci consentirà di rafforzare il ruolo del volontariato nell’ambito della prevenzione e dell’educazione sanitaria».

Soddisfazione ed incoraggiamento per l’operato delle Misericordie, anche da parte del Vescovo di Catania Luigi Renna. «Le Misericordie abbracciano il territorio della Diocesi con un servizio svolto da tanti volontari animati da un forte senso di compassione e di cura» ha commentato il Pastore della chiesa catanese. «Soccorrono e mettono a disposizione i loro mezzi laddove non si riesce ad arrivare con le istituzioni che sono oberate. Mi auguro che chi presterà soccorso su questi mezzi e su altri mezzi, sia animato da un grande senso di cura e di compassione che si traduce in gentilezza nei confronti di chi viene soccorso e nei confronti dei loro familiari. Le Misericordie non devono essere tali solo di nome ma “di fatto”, nei sentimenti che li animano». I due mezzi che incrementeranno l’offerta di assistenza sanitaria sul territorio regionale entreranno in servizio nei prossimi giorni dopo il taglio del nastro di giorno 15 giugno a S. Giovanni La Punta, alla presenza dell’Onorevole Salvo Giuffrida.

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