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Paternò, lavori di riqualificazione all’ex convento di San Francesco alla Collina

Grazie ai fondi del Gal Etna a disposizione ci sono 144 mila euro e gli interventi dovrebbero concludersi in circa quattro mesi

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Sono partiti a Paternò gli interventi destinati alla riqualificazione dell’ex Chiesa e ad una porzione dell’ex Convento di San Francesco, sulla collina storica della città. Grazie ai fondi del Gal Etna a disposizione ci sono 144 mila euro, con gli interventi appena avviati che dovrebbero concludersi in quattro mesi circa. I lavori prevedono il ripristino degli intonaci ammalorati e la riqualificazione energetica dell’intera sala dell’ex Chiesa, con la sua climatizzazione, mentre per la zona attigua, quella conventuale, si interverrà con la sistemazione di alcuni locali, destinati a servizi igienici (mai esistiti) e la realizzazione di una caffetteria con annessa sala d’accoglienza e un punto di informazione turistica, anche questa una assoluta novità. A supervisionare l’intervento l’ufficio ai lavori pubblici del Comune, diretto dall’architetto Domenico Benfatto, con la direzione lavori affidata all’architetto Giuliana Garraffo (progettista e direttore dei lavori), l’architetto Francesco Castelli (collaboratore) e l’ingegnere Cesare Beccaria (progettista e direttore lavori dell’impianto elettrico e termico). “Siamo felici dell’avvio dei lavori per quest’intervento che attendevamo da tempo – evidenzia il sindaco di Paternò e presidente del Gal Etna, Nino Naso -. Abbiamo effettuato un sopralluogo questa mattina per verificare l’avvio degli interventi. Appena ultimate tutte le operazioni di recupero questo prezioso gioiello del nostro patrimonio architettonico e culturale tornerà a disposizione della città e non solo. Il complesso conventuale di San Francesco è importante anche dal punto di vista turistico. Vogliamo che la collina torni a vivere con tutto il suo patrimonio. Un grazie al Gal Etna che ci ha permesso di compiere questo primo, importante, passo. Noi non ci fermiamo, guardiamo oltre e puntiamo al recupero di tutto l’ex convento dei frati cappuccini”. Oltre a Paternò altre sei realtà del comprensorio etneo hanno avuto la possibilità di beneficiare di fondi, messi a disposizione del Gal Etna, per riqualificare porzioni o beni di patrimonio urbano. Se Paternò ha guardato alla collina storica, Belpasso ha invece scelto di intervenire all’arena Caudullo; Catenanuova, ha destinato le somme per un intervento al Parco San Prospero; Maletto ha indicato come area di intervento il centro culturale Santa Teresa di Calcutta; mentre Santa Maria di Licodia realizzerà il centro di informazione turistica nei pressi della Fontana del Cherubino; Ragalna ha individuato l’area di intervento in piazza Cisterna; mentre Bronte, ha deciso di investire all’interno del castello di Nelson, trasformando uno dei locali in una sala multimediale. “Sono tutti progetti finanziati al 100% a fondo perduto – continua il presidente del Gal Etna, Nino Naso – per i Comuni, che vedranno finanziati punti di informazione turistica o per riqualificare aree che hanno già avuto precedenti finanziamenti e che oggi devono essere completati. E un momento importante per il Gal, raccogliamo i frutti del lavoro realizzato grazie all’impegno dell’ufficio di piano”.

Cronaca

Catania, arrestati dalla polizia due fratelli gemelli di 38 anni per tentato omicidio

Alla base del fatto di sangue ci sarebbero problematiche legate alla relazione sentimentale tra la vittima e la compagna, madre dei due fratelli

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Arrestati dagli agenti della Squadra Mobile e delle volanti della Questura di Catania  due fratelli gemelli di 38 anni accusati di tentato omicidio in concorso e di porto di strumenti atti ad offendere. Le indagini hanno permesso di acquisire elementi che dimostrerebbero come i due arrestati sarebbero gli autori di “gravi condotte illecite” perpetrate ai danni di un 56enne. In particolare, le indagini che hanno avuto origine dalla segnalazione giunta alla sala operativa, di una lite avvenuta in piazza Mercato, nel rione Monte Po, a seguito della quale una persona era rimasta gravemente ferita poiché raggiunta da più colpi di arma da taglio. Sebbene in via Gaetano Di Giovanni, il luogo segnalato non vi fosse la presenza di alcun soggetto, i poliziotti hanno notato alcune tracce ematiche, un tagliabalsa per poi scorgere delle persone intenti ad indicare la presenza della persona ferita.

Giunti sul posto e trovata la vittima insanguinata, con evidenti lacerazioni alle mani, al capo e al fianco sinistro, è stata identificata e fatta trasportare dal personale del 118, nel frattempo, allertato, presso l’ospedale “San Marco”, in codice rosso. Sul luogo teatro degli eventi, oltre agli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti già presenti, sono stati inviati agenti specializzati del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, per il sopralluogo e per repertare tracce ematiche e tagliabalsa. Dalle indagini è emerso che dopo una prima accesa lite avvenuta telefonicamente tra uno dei fratelli e la vittima, per problematiche legate alla relazione sentimentale tra quest’ultima e la compagna, madre degli autori del delitto, entrambi i fratelli si sarebbero presentanti, a bordo della loro autovettura, sotto l’abitazione del 56enne, ingaggiando una animata discussione degenerata poi nel tentato omicidio.

Nel corso delle serrate indagini, presso un altro nosocomio cittadino, si è presentato con un coltello, a suo dire, sottratto alla vittima durante le fasi di colluttazione, parimenti posto sotto sequestro, uno dei due fratelli, il quale, dopo essere stato medicato, con diagnosi di “piccola infrazione della porzione superiore del versante anteriore delle ossa nasali. FLC del naso”, prognosi di 30 giorni, è stato condotto negli uffici della Squadra Mobile, dove ha reso spontanee dichiarazioni, confermando sostanzialmente le responsabilità sue e del fratello, rintracciato quest’ultimo in serata presso la sua abitazione.

Dalle risultanze di indagine acquisite è emerso che il tentato omicidio sarebbe maturato nel contesto familiare, per la disapprovazione della relazione tra la vittima e la compagna, madre dei fratelli. I due fratelli sono stati rinchiusi nel carcere di Catania Piazza Lanza in attesta dell’udienza di convalida dinnanzi al Giudice per le indagini preliminari. Il ferito è ricoverato in terapia intensiva e rianimazione, con prognosi riservata, per aver riportato “ferite da taglio multiple con iniziale compromissione emodinamica, ferite (multiple) di sede non specificata, con complicazioni”.

 

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Unione Comuni Val Simeto, consiglieri “indipendenti” si congratulano per elezione La Delfa

“Elezione La Delfa rappresenta sin da ora una garanzia di democraticità ed imparzialità nella gestione dei lavori del consiglio dell’Unione”

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Riceviamo e pubblichiamo la nota di congratulazioni del consigliere Enrico Caruso a nome del gruppo di consiglieri indipendenti del civico consesslo di Santa Maria di Licodia, per l’elezione ala carica di Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni Val Simeto Antonino La Delfa.

Come gruppo indipendente all’interno del consiglio comunale di Santa Maria di Licodia, siamo lieti di congratularci con il collega consigliere comunale Antonino La Delfa per la sua recente elezione, avvenuta nella giornata di ieri (sabato scorso, ndr), all’importante carica di Presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni Val Simeto. Siamo certi che la sua elezione rappresenta sin da ora una garanzia di democraticità ed imparzialità nella gestione dei lavori del consiglio dell’Unione, composto dai rappresentanti eletti dai comuni di Adrano, Biancavilla, Santa Maria di Licodia e Centuripe. La sua esperienza politica è altresì per il nostro territorio una rappresentanza valida all’interno dell’Unione dei Comuni Val Simeto, rappresentando un interlocutore valido per le istanze del nostro territorio. L’augurio di un buon lavoro mirato alla crescita del nostro paese e del territorio di competenza dell’Unione, va anche ai colleghi licodiesi Mariella Spalletta e Grazia Ranno, eletti nel consiglio del Val Simeto.

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