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Paternò, alla guida con tasso alcolemico al di sopra dei limiti, 56enne denunciato

E’ stato denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza a seguito di un controllo dei carabinieri del nucleo radiomobile

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E’ stato denunciato per guida in stato di ebbrezza un uomo di 56 anni di Paternò, a seguito di un controllo dei carabinieri del nucleo radiomobile, impegnati in uno dei tanti servizi di pattugliamento del territorio per accertare il rispetto delle norme del Codice della strada. In particolare hanno notato un 47enne che cercava di accedere al proprio garage con passo carrabile chiedendo al 56enne, conducente di una Fiat Punto, parcheggiato proprio in prossimità dell’area, di spostarsi in modo da lasciare libero il passaggio.

Per tutta risposta, l’uomo alla guida della Fiat Punto ha rivolto parole dal tono aggressivo. Avvicinatisi per chiarire la situazione, i carabinieri hanno appreso dal 47enne che aveva già contattato la centrale operativa per segnalare l’atteggiamento ostile del conducente della Fiat Punto al punto da non consentirgli di entrare nel garage.

Il 56enne sarebbe apparso subito in stato di alterazione e, per fugare ogni dubbio, i carabinieri hanno provveduto a identificarlo e a controllare l’auto, notando subito una bottiglia di vino di due litri ancora piena e un’altra, invece, quasi del tutto vuota, appoggiata sull’asfalto accanto alla portiera.   Fatto scendere dal mezzo, i carabinieri hanno sottoposto il 56enne alla verifica alcolemica che ha confermato lo stato di ebbrezza. “Il controllo ha fornito infatti un valore di 3,31 g/l che significa – come si legge in una nota diffusa proprio dall’Arma – che per ogni litro di sangue del conducente sono presenti 3,31 grammi di alcol, un livello estremamente elevato al punto da indicare una condizione di forte intossicazione, con gravi rischi per la capacità di giudizio, riflessi e coordinazione, rendendo la guida pericolosa e fuori dai limiti consentiti dalla legge”.

A seguito delle risultanze del test, l’uomo è stato denunciato a piede libero e la patente è stata immediatamente ritirata per le opportune segnalazioni alla Prefettura. Il veicolo, invece, è stato posto a sequestro amministrativo ai fini della confisca.

 

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Catania, la Cassazione annulla con rinvio la sospensione di Luca Sammartino da incarichi pubblici

L’ex vice governatore è indagato nell’ambito dell’inchiesta “Pandora” e a decidere sul provvedimento sarà un altro collegio

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Importati novità per il deputato regionale Luca Sammartino. La  quinta sezione della Cassazione ha annullato con rinvio la decisione del 16 luglio scorso con cui il Tribunale per il riesame di Catania ha rigettato l’appello presentato dai legali di Sammartino contro la sua sospensione da incarichi pubblici disposti dal gip nell’ambito dell’inchiesta Pandora su indagini dei carabinieri.

Sarà un altro collegio a dovere decidere sul provvedimento. Sammartino, esponente di spicco della Lega nell’isola che si è dimesso sia da vice governatore che da assessore regionale all’Agricoltura dopo la notifica della sospensione, è indagato per due presunti casi di corruzione. Il 16 giugno scorso la Procura di Catania ha fatto notificare un avviso di conclusione indagini per 29 persone nell’ambito di un’inchiesta che tratta anche presunte infiltrazioni della criminalità organizzata ed episodi di corruzione al Comune di Tremestieri Etneo.

Sammartino, difeso dall’avvocato Carmelo Peluso, ha sempre contestato le accuse esprimendo “piena fiducia nella magistratura”. Lo scorso primo ottobre il Gup ha rinviato a giudizio l’esponente della Lega e, con lui, altri dieci imputati. La prima udienza del processo si terrà il 14 marzo del 2025 davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Catania.  Due i presunti casi di corruzione contestati dalla Procura. Il primo è di avere favorito il proprietario di una farmacia a Tremestieri Etneo impegnandosi nell’impedire l’apertura a un suo concorrente.

In cambio avrebbe ottenuto l’appoggio elettorale per la candidata alle europee che lui sosteneva nel 2019 per il Pd, Caterina Chinnici, poi eletta e ora in Forza Italia, totalmente estranea all’inchiesta. Il secondo caso riguarda due carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura, uno in servizio e l’altro in aspettativa, che avrebbero fornito notizie su eventuali indagini nei suoi confronti e bonificato da eventuali cimici la sede della sua segreteria che era in uso anche della sua compagna, la deputata nazionale della Lega Valeria Sudano, all’epoca dei fatti senatrice, e che ha fatto nascere dei contenziosi per l’utilizzo delle intercettazioni in quei locali di cui si è occupata anche la giunta delle Immunità parlamentari di Palazzo Madama.

“Un sincero ringraziamento all’avvocato Carmelo Peluso – ha detto Sammartino – che da sempre segue con grande attenzione le mie vicende e al professore Vittorio Manes per l’ulteriore contributo di esperienza e professionalità fornito al mio collegio di difesa. Affronterò con serenità tutte le fasi successive all’odierna decisione ribadendo la mia totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati e rinnovo la mia fiducia nei confronti della magistratura”.

 

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Catania, in manette minore per detenzione di droga ai fini di spaccio

Il ragazzo ha tentato di disfarsi della droga che possedeva lanciandola dal balcone della propria abitazione alla vista dei poliziotti

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A Catania un 17enne tenta di disfarsi della droga che possedeva lanciandola dal balcone della propria abitazione ed è stato arrestato dalla polizia.  Tutto è iniziato quando gli agenti sono intervenuti in un’abitazione dello storico quartiere Librino, dove era stata segnalata una lite in famiglia. Giunti sul posto hanno notato che un ragazzo si era affacciato da un balcone di casa e, alla vista dell’autovettura di servizio, avrebbe lanciato due buste di colore azzurro, sperando di non essere scoperto.

Ma la mossa del giovane non è sfuggita all’occhio attento dei poliziotti, che hanno recuperato le buste, trovando al loro interno marijuana, in parte già suddivisa in dosi pronte per la vendita, per un peso complessivo di 800 grammi e hashish del peso di 170 grammi.  Scattata dunque la perquisizione domiciliare ad accoglierli dinanzi la porta proprio il giovane che avrebbe tardato parecchio ad aprire agli agenti perché contemporaneamente impegnato a disfarsi, gettandole dal balcone, di altre buste contenti droga ed un’altra parte nel cestino dei rifiuti della cucina. Rinvenuto inoltre dentro l’appartamento anche il materiale per il confezionamento della sostanza e un macchinario per confezionare buste in sottovuoto. Il controllo poi è stato esteso anche ad un’autovettura nella disponibilità del giovane in cui sono state trovate alcune cartucce a salve.  I poliziotti hanno deciso di perlustrare le aree comuni dell’edificio.

A piano terra dell’immobile, all’interno di un’intercapedine a ridosso dell’impianto fognario, gli agenti hanno trovato ulteriori 600 grammi di marijuana e una pistola a salve. L’arma e l’ulteriore droga rinvenute sono state sequestrate e il 17enne arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il ragazzo è stato condotto presso il Centro di Prima Accoglienza per minori di Via Franchetti.

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