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Paternò, “aria di burrasca” dentro coordinamento di FdI, si dimette Franco Tomasello

“Il coordinatore assume decisioni senza un reale confronto, mentre il gruppo consiliare appare concentrato più sulla gestione personalistica dell’azione politica che sulla costruzione di una vera opposizione” dice Tomasello

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Franco Tomasello, uno dei componenti del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia di Paternò ha rassegnato, nel pomeriggio di oggi, le dimissioni dal coordinamento e prendendo le distanze dalla linea politica locale. L’ha fatto scrivendo una lunga missiva indirizzata al Coordinatore cittadino e al capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia di Paternò, nonché ai coordinatori provinciale e regionale del partito di Giorgia Meloni.

“Negli ultimi mesi ho riflettuto profondamente sul ruolo che ho ricoperto all’interno del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia a Paternò” scrive Tomasello, il quale ha specificato che le sue dimissioni derivano dall’aver  constatato un metodo politico che non ha condiviso.

“Il coordinatore (in questo caso si tratta di Angelo Calenduccia anche se Tomasello nella lettera non cita apertamente) assume decisioni senza un reale confronto, limitandosi a comunicare scelte già definite; il gruppo consiliare appare concentrato più sulla gestione personalistica dell’azione politica che sulla costruzione di una vera opposizione, e le ultime due sedute del Consiglio comunale lo hanno dimostrato con chiarezza: l’opposizione di questo partito, semplicemente, non esiste” ha proseguito l’ormai ex componente del coordinamento.

Franco Tomasello ha evidenziato che i temi importanti “vengono affrontati sulla base di convenienze momentanee e non di una visione, le relazioni politiche sono guidate esclusivamente da equilibri personali e non da contenuti; ogni voce libera è tollerata solo se non intacca assetti e posizionamenti dettati da interessi opachi, determinando una distanza sempre più grave tra ciò che si proclama e ciò che davvero si fa”.

Tomasello ha aggiunto che “in politica conta ciò che è giusto, ciò che è trasparente, ciò che è coerente, ciò che è utile alla comunità. Quando questi principi vengono meno, si rompe il patto con i cittadini. E io non voglio far parte di un sistema che, anziché distinguersi, finisce per assomigliare proprio a ciò che dovrebbe combattere”.

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