Connect with us

Cronaca

Paternò, arrestato rapinatore 40enne, aveva messo a segno il colpo alla fine del mese di aprile

Il malvivente ha portato via 2 mila euro in contanti, oltre a numerosi tagliandi “Gratta e Vinci” per un valore stimato in circa 1.800 euro

Pubblicato

il

È stato arrestato in flagranza di reato un 40enne di Paternò, già sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali. L’uomo è accusato di rapina avvenuta presso una sala giochi del paese. Colpo messo a segno lo scorso 27 aprile , ai danni di una attività commerciale ubicata in via Vespucci.

La rapina è avvenuta in serata, intorno alle ore 22, quando il malvivente ha fatto irruzione all’interno dell’esercizio commerciale, minacciando con una pistola la dipendente presente, una donna di 48 anni, che è stata costretta a consegnare l’intero incasso della giornata.

Il rapinatore è scappato con un bottino di quasi 2.000 euro in contanti, oltre a numerosi tagliandi “Gratta e Vinci” per un valore stimato in circa 1.800 euro.

L’immediato intervento dei carabinieri della locale compagnia ha dato il via a un’intensa attività investigativa, basata su rilievi sul posto, acquisizione di testimonianze e analisi delle immagini di videosorveglianza.

I militari hanno lavorato tutta la notte incrociando dati e movimenti sospetti rilevati in quell’area quella notte, con particolare attenzione riservata alle modalità della rapina, all’abbigliamento indossato dal rapinatore e al suo modo di muoversi, elementi che hanno indirizzato l’attenzione degli investigatori su un soggetto già noto alle forze dell’ordine.

Ulteriori approfondimenti, basati sul monitoraggio delle aree frequentate dall’arrestato e su riscontri incrociati tra il bottino sottratto e alcune tracce lasciate durante la fuga, hanno permesso di circoscrivere il campo d’azione fino all’individuazione del responsabile. La pistola utilizzata per il colpo non è stata fino adesso rinvenuta.

L’uomo, infatti, è stato intercettato dai militari nel centro cittadino, a poca distanza dal luogo del reato, mentre cercava di confondersi tra i passanti per eludere eventuali controlli. L’uomo è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Catania Piazza Lanza.

 

Cronaca

Biancavilla, incendio all’interno della comunità terapeutica “Cristo Re”

Sul posto i soccorritori. Ci sarebbero intossicati

Pubblicato

il

Un incendio si è sviluppato nella tarda serata di oggi all’interno della Comunità Terapeutica Assistita “Il Cenacolo Cristo Re” via San Placido a Biancavilla. L’allarme sarebbe scattato quando le fiamme hanno iniziato a propagarsi all’interno della struttura, producendo densi fumi che hanno reso necessaria l’evacuazione di una parte dei presenti. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del comando provinciale, che hanno lavorato per circoscrivere il rogo e mettere in sicurezza l’area.

Diverse ambulanze del servizio 118 hanno raggiunto la comunità terapeutica per prestare i primi soccorsi. Due persone sarebbero rimaste intossicate a causa dell’inalazione dei fumi sviluppatisi durante l’incendio. Entrambe sono state immediatamente trasferite in ospedale per ricevere le cure necessarie.

Al momento non sono ancora note le cause che hanno scatenato l’incendio né l’entità dei danni strutturali riportati all’interno della comunità terapeutica. I Vigili del Fuoco stanno conducendo i rilievi del caso per determinare l’origine del rogo e le autorità competenti hanno avviato le indagini per accertare le dinamiche dell’accaduto. Al momento le condizioni delle due persone intossicate non sono state rese note, ma si trovano sotto osservazione medica presso le strutture ospedaliere dove sono state trasferite.

Continua a leggere

Cronaca

Incendi, ieri 380 roghi in Sicilia. Schifani: “Vicino a cittadini e grato a operatori e volontari”

I più gravi a Niscemi, in provincia di Caltanissetta; nel Trapanese, dove i roghi hanno interessato le zone di Monte Cofano, Custonaci, Makari, San Vito Lo Capo, Riserva naturale orientata dello Zingaro; a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo; nell’Ennese; a Biancavilla e a Messina.

Pubblicato

il

“Ho seguito in costante collegamento con il comandante del Corpo forestale regionale, Tea Di Trapani, e con il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina, a sua volta in contatto con il direttore regionale dei vigili del fuoco, l’evolversi degli incendi che hanno nuovamente colpito numerose zone della Sicilia, in queste ore di caldo estremo. Sono rimasto molto colpito dalle immagini della devastazione causata dalle fiamme in alcune località, come nel Trapanese, dove tante famiglie sono state costrette, per precauzione, a lasciare le loro case. A loro va la mia vicinanza. Allo stesso tempo, ringrazio quanti si sono prodigati prontamente per spegnere i roghi e per limitare i pericoli per la popolazione e i danni per l’ambiente. L’intero sistema antincendio  – Vigili del fuoco, Corpo forestale, Protezione civile e volontari – ha operato in maniera lodevole e coraggiosa e ad essi va la gratitudine mia e dei siciliani. I numeri danno la dimensione di quanto avvenuto nelle ultime ore, a causa della mano criminale di piromani senza scrupoli”.  Lo ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, in merito agli incendi che hanno colpito la Sicilia tra il 24 e la mattina di sabato 26 luglio, anche per la concomitanza di temperature estremamente alte e dei forti venti che hanno imperversato nelle aree più colpite.

 

Nella giornata di ieri sono stati registrati 380 eventi, grandi e piccoli, in quasi tutta l’Isola: i più gravi a Niscemi, in provincia di Caltanissetta; nel Trapanese, dove i roghi hanno interessato le zone di Monte Cofano, Custonaci, Makari, San Vito Lo Capo, Riserva naturale orientata dello Zingaro; a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo; nell’Ennese; a Biancavilla, in provincia di Catania; e a Messina.

 

Gli interventi hanno coinvolto centinaia di mezzi a terra e migliaia di uomini, tra operai antincendio, vigili del fuoco e volontari. Sul fronte aereo sono stati impiegati 10 elicotteri del Corpo forestale regionale, un S64 dei vigili del fuoco, due velivoli pesanti della flotta nazionale, oltre ai due Canadair di base in Sicilia, affiancati per l’occasione da un terzo fatto arrivare dalla Calabria.

 

“La Regione – ha aggiunto Schifani – ha rafforzato l’apparato antincendio e l’impegno su questo fronte è massimo e costante. Basti pensare alla Sala operativa unificata regionale inaugurata lo scorso giugno a Palermo per coordinare le forze in campo e potenziare la vigilanza, anche grazie alle convenzioni stipulate con i Vigili del fuoco e alle centinaia di pattugliamenti fatti dai volontari. Anche diversi sindaci sono scesi in campo. Quella contro gli incendi è una lotta corale che coinvolge tutti e per la quale non ci possono essere speculazioni politiche. Per questo rivolgo un invito anche ai cittadini a segnalare per tempo ogni focolaio, ma anche qualsiasi atteggiamento sospetto perché intervenire tempestivamente può contribuire a ridurre rischi e danni per la popolazione».

 

“Quest’anno abbiamo ampliato la convenzione con i Vigili del fuoco così da avere un controllo più capillare del territorio e attivato la centrale unificata per coordinare tutte le forze in campo – spiega l’assessore regionale al Territorio, Giusi Savarino – il nostro auspicio è quello di confidare anche nei cittadini affinché segnalino tempestivamente al numero di emergenza 1515 ogni principio di incendio e chi appicca il fuoco – e continua -. In Sicilia abbiamo delle bellezze naturali e un patrimonio ambientale inestimabile che dobbiamo proteggere con ogni mezzo, contro gli atti criminali di chi manda in fumo ettari di terreno causando danni paesaggistici e alla popolazione. Noi stiamo mettendo in campo tutte le risorse possibili, e ringrazio tutti per gli sforzi e la passione che mettono per evitare queste devastazioni e per difendere il nostro territorio”.

 

Continua a leggere

Trending