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Cronaca

Paternò, auto multate e rimosse per servizio di spazzamento, la rabbia dei proprietari

“In merito all’intervento, sono stati rimossi 8 veicoli e sanzionati 20 veicoli per il mancato rispetto della normativa vigente”, dicono dalla polizia municipale

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Multe alle autovetture in sosta nonche alcune rimosse col carroattrezzi. Il tutto è successo alle prime luci dell’alba a Paternò. Questa mattina diversi proprietari di macchine si sono trovati la multa nel parabrezza oppure non hanno ritrovato la propria auto temendo il peggio, ossia che fosse stata oggetto di furto. Sanzioni e rimozioni auto non digerite dai diretti interessati.

Questo perchè nelle ore notturne era prevista l’attività di spazzamento meccanico nella cosiddetta “Zona3” che comprende Via Monastero, Piazza Indipendenza, via Vittorio Emanuele nel tratto fino a Piazza Regina Margherita e via G.B. Nicolosi sud.

“E’ stato necessario procedere con la rimozione e il sanzionamento di veicoli parcheggiati in modo irregolare, al fine di garantire il corretto svolgimento delle operazioni e la sicurezza del traffico- scrive sulla propria pagina sociale il nucleo tutela ambientale della polizia municipale di Paternò- In merito all’intervento, sono stati rimossi 8 veicoli e sanzionati 20 veicoli per il mancato rispetto della normativa vigente”.

Multe che vanno da un minimo di 42 euro ad un massimo di 87 euro. “Si invita la cittadinanza a prestare attenzione alla segnaletica e ai cartelli presenti, per garantire il rispetto delle regole e la sicurezza dell’area” conclude il post pubblicato sulla pagina social del nucleo tutela ambientale della municipale di Paternò.

La polizia municipale fa sapere che, nei giorni addietro, era stato segnalato l’intervento di spazzamento, evidenziando che dalle “ore 01:00 alle ore 09:00”, sono stati attivi e lo saranno anche nelle prossime settimane i “cartelli di divieto di sosta con rimozione forzata per consentire il regolare svolgimento delle operazioni”.

Cronaca

Acireale, minori all’interno di un centro scommesse, sospesa per 10 giorni la licenza

ll provvedimento è stato adottato dopo che i poliziotti hanno constatato, in precedenza, la presenza di 6 minorenni nel locale senza che il titolare procedesse alla loro identificazione mediante esibizione documento di identità

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Ad Acireale agenti di polizia del locale commissariato ha dato esecuzione al decreto del Questore di Catania con il quale è stata disposta la sospensione, per la durata di 10 giorni, della licenza di pubblica sicurezza di un centro scommesse acese.  Il provvedimento è stato adottato dopo che i poliziotti hanno constatato, in precedenza, la presenza di 6 minorenni nel locale senza che il titolare procedesse alla loro identificazione mediante richiesta di esibizione di un documento di identità. I poliziotti hanno riscontrato la presenza dei minori all’interno del centro scommesse, presenza che, non è consentita, anche quando questi non effettuano scommesse. La normativa violata dal titolare

(art.7 comma 8 del decreto legge 158/2012, convertito con modificazioni dalla legge 189/2012) ha lo scopo di prevenire la ludopatia, anche tra i minori, non solo tramite le informazioni sul gioco responsabile, ma anche per mezzo delle iniziative demandate agli istituti di istruzione primaria e secondaria per rappresentare agli studenti i potenziali rischi connessi all’abuso o all’errata percezione del gioco.

La violazione della norma concretizza una contravvenzione per la quale è prevista la sanzione pecuniaria da 5.000 a 20.000 euro, con possibilità di procedere, entro 60 giorni, al pagamento in misura ridotta della somma di € 6666,67. L’illecito contestato scaturisce dalle costanti attività di controllo espletate dal commissariato nell’ambito delle attività coordinate dal CO.PRe.G.I. – Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori.

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Cronaca

Adrano, controlli dei carabinieri, denunciati due giovani trovati con mazza e tirapugni

L’attività ha interessato due distinti interventi eseguiti per prevenire reati predatori e comportamenti potenzialmente pericolosi

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Ad Adrano i militari della locale stazione hanno denunciato in stato di libertà due ragazzi di 23 e 18 anni, entrambi del posto, per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. L’attività di controllo ha interessato due distinti interventi eseguiti nell’ambito di servizi di vigilanza del territorio, disposti per prevenire reati predatori e comportamenti potenzialmente pericolosi, messi in atto anche attraverso controlli alla circolazione stradale.

In tale contesto, proprio durante un accertamento “su strada” nel centro storico, i carabinieri hanno fermato una vettura condotta dal 23enne il quale, alla vista dei militari, è apparso subito nervoso e accampava scuse per evitare il controllo. L’equipaggio, dunque, ha deciso di approfondire e lo ha sottoposto ad una perquisizione personale e veicolare, durante le quali, nella tasca del suo giubbotto sono stati scovati 0,5 grammi di marijuana mentre, nel cofano dell’auto, il giovane aveva nascosto una mazza in ferro lunga 63 cm, oggetto chiaramente riconducibile a strumenti di offesa la cui detenzione, in assenza di giustificato motivo, costituisce un reato.

Poco più tardi, invece, nei pressi di una scuola, la pattuglia ha sottoposto a verifiche uno scooter con a bordo il neo maggiorenne, e anche lui si è mostrato insofferente al controllo, insospettendo i carabinieri che, così, lo hanno perquisito, recuperando, dalla tasca dei suoi jeans, un tirapugni in ferro da 11 centimetri.

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