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Paternò Calcio, Mazzamuto cerca nuovi soci per rafforzare il progetto sportivo

Resta, tuttavia, l’incognita stadio: il “Falcone-Borsellino” ha bisogno di interventi urgenti

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Il Paternò Calcio si prepara a una nuova avventura in Serie D dopo il buon settimo posto ottenuto nella scorsa stagione. Ma oltre agli aspetti tecnici e sportivi, il club sta già lavorando dietro le quinte per rafforzare la propria struttura societaria.

A guidare questa fase di rilancio è il presidente Ivan Mazzamuto, che ha ribadito la volontà di aprire il capitale sociale a nuovi investitori, coinvolgendo imprenditori locali e appassionati pronti a credere nel potenziale del sodalizio rossazzurro.

“Il nostro obiettivo – spiega in una nota Mazzamuto – è costruire un percorso solido e duraturo, capace di affrontare con serietà le sfide della quarta serie. Per questo siamo disponibili a confrontarci con chi voglia affiancarci, anche con quote rilevanti, in un progetto che parla di sport, identità e crescita territoriale”.

Quest’ultimo sottolinea come la presenza di club storici e ambiziosi renda la Serie D sempre più competitiva  e proprio per questo servono risorse, idee e spirito imprenditoriale per non restare indietro.

Tuttavia, sul cammino del club si staglia una questione irrisolta: la condizione dello stadio “Falcone-Borsellino”. La struttura, che ospita le gare interne della squadra, necessita da tempo di lavori di adeguamento e messa in sicurezza. A pochi giorni dall’iscrizione al nuovo campionato, non è ancora chiaro se l’impianto sarà agibile nei tempi previsti. Un’incognita che rischia di complicare i piani della dirigenza.

Il Paternò, insomma, punta a consolidare il proprio ruolo nel panorama calcistico dilettantistico, ma per farlo serviranno non solo nuovi soci, ma anche risposte concrete sul fronte delle infrastrutture

Cronaca

Palagonia, scontro all’alba tra furgone e auto, 10 feriti

Sul posto vigili del fuoco, diverse ambulanze del 118 e i carabinieri della locale compagnia

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E’ di 10 feriti il bilancio di un incidente stradale registratosi all’alba di oggi, poco prima delle 04.30 a Palagonia, lungo via Palermo. In quella zona c’è un restringimento di carreggiata. A scontrarsi, per cause in corso di accertamento, un’autovettura con due persone a bordo e un furgone per il trasporto di braccianti agricoli, diretto nelle campagne della Piana e al cui interno si trovavano diversi lavoratori.

I due mezzi, da quanto si apprende dalla sala operativa dei vigili del fuoco, viaggiavano al momento dell’incidente su corsia opposte di marcia. Scattato l’allarme sul posto si sono diretti i pompieri del locale distaccamento che oltre a mettere in sicurezza i mezzi hanno estratto dall’autovettura una persona incastrata.

Presenti diverse ambulanze del 118 che hanno trasportati i feriti negli ospedali della zona ossia Caltagirone, Lentini, Militello e Catania. Non si conoscono al momento le loro condizioni.

Per i rilievi i carabinieri della compagnia di Palagonia chiamati a ricostruire l’esatta dinamica del sinistro. Il traffico ha subito pesanti rallentamenti.

 

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In Primo Piano

Sicilia, Regione rifinanzia con 5 milioni il contrasto all’emergenza alimentare

Una somma per rifinanziare la legge sulla povertà e sostenere gli enti del terzo settore. A illustrare i dettagli del provvedimento il Governatore Renato Schifani e il responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Sicilia, Emiliano Abramo

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Cinque milioni di euro per rifinanziare la legge sulla povertà e sostenere gli enti del terzo settore nel contrasto all’emergenza alimentare. La misura, approvata qualche giorno fa all’Assemblea regionale siciliana nell’ambito della manovra bis, è stata presentata a Palazzo d’Orléans, a Palermo, dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, assieme al responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Sicilia, Emiliano Abramo. Presenti anche il primo firmatario della legge 16/2021 “Disposizioni per il coordinamento degli interventi contro la povertà e l’esclusione sociale”, il deputato Nicola D’Agostino, e una trentina di rappresentanti di associazioni ed enti operanti in Sicilia.

Il finanziamento riguarda la prima linea di azione contenuta nella legge regionale, quella sull’intervento straordinario per i casi di indigenza, bisogno ed emergenza alimentare.

“L’approvazione di questa misura – ha detto il presidente Schifani – era una priorità assoluta per questo governo, in sintonia con la nostra visione della politica sociale fatta di attenzione verso chi vive ai margini della società. Ci eravamo impegnati a rifinanziare la legge sulla povertà e l’avevo promesso al presidente Abramo. Oggi sono particolarmente felice di poter dire che abbiamo rispettato la parola data. L’abbiamo fatto con convinzione e determinazione, trovando la condivisione di tutti i partiti, sia di maggioranza sia di opposizione. In casi come questo le istituzioni hanno il dovere di intervenire. Ho chiesto di accelerare l’iter burocratico e a breve pubblicheremo il bando rivolto alle realtà che operano sul territorio, in modo da rifinanziare le loro attività”.

Come previsto dalla legge 16/2021, con una procedura pubblica saranno ammessi al finanziamento gli enti del terzo settore attivi in Sicilia da almeno 10 anni e già operanti nella distribuzione alimentare, realizzata nell’ambito del Programma operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (Fead). Il contributo regionale sosterrà le attività di erogazione diretta di pasti e generi alimentari o l’organizzazione e la gestione di reti di raccolta e redistribuzione di derrate.

Schifani ha anticipato il rifinanziamento anche degli altri due punti previsti dalla legge regionale che non rientrano in questo stanziamento, rivolti all’accoglienza e al ricovero di indigenti e alle attività di promozione sociale ed educativa: “Interverremo a luglio, in sede di variazione di bilancio – ha garantito il governatore – ma lo stanziamento economico deve essere ancora quantificato”.

«Ringrazio il presidente Schifani – ha aggiunto Abramo – che ha voluto dialogare fortemente con noi per trovare delle soluzioni. Questa legge è una risposta intelligente a un problema concreto e sancisce un’alleanza tra le tante associazioni che operano ogni giorno sul territorio e le istituzioni regionali.

Col precedente finanziamento è stato possibile erogare circa un milione di pasti caldi in tutta l’Isola e raggiungere un totale di 30 mila persone. In Sicilia il rischio povertà interessa il 38% della popolazione, siamo la seconda regione più povera d’Europa e occorre aiutare con risorse e strumenti adatti chi già opera nell’Isola. Oggi scriviamo una pagina di buona politica, che dà fiducia e speranza a tanti siciliani”.

“Il governo regionale – commenta D’Agostino – ha capito lo spirito della legge e attraverso l’impulso del presidente Schifani ha permesso che la norma venisse rifinanziata all’Ars. Un contributo che non è simbolico e non ha la logica di dare una risposta estetica a un bisogno marginale, ma dà un riscontro concreto a un bisogno purtroppo crescente negli ultimi anni, come testimoniano le tante associazioni del terzo settore coinvolte e operanti sul territorio”.

 

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