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Paternò Calcio, Mazzamuto cerca nuovi soci per rafforzare il progetto sportivo

Resta, tuttavia, l’incognita stadio: il “Falcone-Borsellino” ha bisogno di interventi urgenti

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Il Paternò Calcio si prepara a una nuova avventura in Serie D dopo il buon settimo posto ottenuto nella scorsa stagione. Ma oltre agli aspetti tecnici e sportivi, il club sta già lavorando dietro le quinte per rafforzare la propria struttura societaria.

A guidare questa fase di rilancio è il presidente Ivan Mazzamuto, che ha ribadito la volontà di aprire il capitale sociale a nuovi investitori, coinvolgendo imprenditori locali e appassionati pronti a credere nel potenziale del sodalizio rossazzurro.

“Il nostro obiettivo – spiega in una nota Mazzamuto – è costruire un percorso solido e duraturo, capace di affrontare con serietà le sfide della quarta serie. Per questo siamo disponibili a confrontarci con chi voglia affiancarci, anche con quote rilevanti, in un progetto che parla di sport, identità e crescita territoriale”.

Quest’ultimo sottolinea come la presenza di club storici e ambiziosi renda la Serie D sempre più competitiva  e proprio per questo servono risorse, idee e spirito imprenditoriale per non restare indietro.

Tuttavia, sul cammino del club si staglia una questione irrisolta: la condizione dello stadio “Falcone-Borsellino”. La struttura, che ospita le gare interne della squadra, necessita da tempo di lavori di adeguamento e messa in sicurezza. A pochi giorni dall’iscrizione al nuovo campionato, non è ancora chiaro se l’impianto sarà agibile nei tempi previsti. Un’incognita che rischia di complicare i piani della dirigenza.

Il Paternò, insomma, punta a consolidare il proprio ruolo nel panorama calcistico dilettantistico, ma per farlo serviranno non solo nuovi soci, ma anche risposte concrete sul fronte delle infrastrutture

In Primo Piano

Biancavilla, consegnati lavori per riqualificazione area Circumetnea

Il progetto prevede la realizzazione di due piste – ciclabile e pedonale – un’area parcheggio di circa 4.000 mq dotata di impianto fotovoltaico e pensiline con una potenza stimata di circa 20 kW e una fontana tra via Cristoforo Colombo e via Vittorio Emanuele

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A Biancavilla sono stati consegnati questa mattina i lavori per il lotto del Piano Urbano Integrato (PUI) della Città Metropolitana, lungo la linea ferrata della Circumetnea.

Il progetto prevede la realizzazione di due piste – ciclabile e pedonale – un’area parcheggio di circa 4.000 mq dotata di impianto fotovoltaico e pensiline con una potenza stimata di circa 20 kW e una fontana tra via Cristoforo Colombo e via Vittorio Emanuele. Un nuovo spazio urbano, attrezzato per il tempo libero, lo sport e il relax, prenderà il posto di un’area finora marginalizzata.

Alla consegna erano presenti il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, l’assessore ai Lavori pubblici Mario Amato, il vice sindaco Martina Salvà, Fabrizio Rubino dell’impresa Pizzarotti – aggiudicataria dell’appalto, Alfredo Scalisi dell’Ufficio tecnico di Adrano, Comune capofila, e  Davide Iannello, direttore dei lavori.

L’intervento mira a trasformare l’area dismessa in un’area di socialità. Dopo la fase di monitoraggio, l’avvio del cantiere segna l’inizio concreto di una nuova visione per Biancavilla, fondata su sostenibilità, vivibilità e connessione tra luoghi.

“È una vera rivoluzione urbana e ambientale. – commenta il sindaco Antonio Bonanno -. Un’area degradata si trasforma in uno spazio vivibile e accogliente. Il risultato sarà ancora più prezioso perché si inserisce nel quadro più ampio degli interventi di bonifica di Monte Calvario, già in corso.”

L’area dismessa sarà demolita, ripulita e bonificata dall’amianto presente al momento. In Via Arti e Mestieri sarà messa in sicurezza la rampa e sorgerà un nuovo marciapiede per consentire ai cittadini il transito in sicurezza. Lo spazio dell’ex Ferrovia Circumetnea sarà rigenerata con opere di arredo urbano, panchine e una fontana circolare con una scultura dedicata a Biancavilla.

Un altro passo verso una città che cambia volto. Il degrado lascia spazio alla bellezza e le periferie tornano a essere cuore pulsante della città.

 

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Cronaca

Calatino, servizi straordinari di controllo dei carabinieri contro i furti d’uva

L’attività dei militari si è concentrata nelle contrade più colpite, come Sciri Sotto e Giurfo (Licodia Eubea), Bongiovanni e Piano Pancari (Mazzarrone), dove sono stati rinvenuti diversi veicoli colmi di uva appena trafugata

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Nei territori di Mazzarrone, Licodia Eubea e nella frazione di Granieri (Caltagirone), da maggio a ottobre si apre una delle stagioni più importanti per l’economia agricola locale, quella della raccolta dell’uva da tavola. Non mancano però i furti nei vigneti.

Gruppi di ladri, infatti, approfittando dell’oscurità ma, più recentemente, anche delle ore pomeridiane, si introducono nei campi per fare incetta dei grappoli maturi, caricando le autovetture con ingenti quantità di uva sottratta. Un fenomeno che ha destato forte allarme sociale e preoccupazione tra i produttori, vittime di un danno economico e morale rilevante.

Per fronteggiare questo odioso fenomeno, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania ha attivato un piano di sorveglianza intensivo e mirato, disponendo, ogni giorno, pattuglie della Compagnia Carabinieri di Caltagirone, supportate dai militari della Compagnia di Intervento Operativo CIO del 12° Reggimento “Sicilia” a presidio delle strade principali e delle aree rurali più esposte.

L’attività si è concentrata soprattutto nelle contrade più colpite, come Sciri Sotto e Giurfo (Licodia Eubea), Bongiovanni e Piano Pancari (Mazzarrone), dove sono stati rinvenuti diversi veicoli colmi di uva appena trafugata. In questi casi, se i grappoli non vengono rivendicati dal legittimo proprietario, devono essere distrutti, poiché considerati non commestibili. Infatti, in assenza di tracciabilità, non è possibile accertare il rispetto dei tempi di sicurezza legati ai trattamenti fitosanitari.

Per questo motivo, è fondamentale sensibilizzare i cittadini circa l’acquisto di uva da tavola da venditori ambulanti non autorizzati, perché ciò non solo alimenta il mercato illecito, ma può rappresentare un grave rischio per la salute.

I controlli straordinari dell’Arma continueranno anche nelle prossime settimane, a tutela delle aziende agricole locali e per garantire sicurezza e legalità sul territorio.

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