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Cronaca

Paternò, chiude momentaneamente il rifugio per randagi di via Verga, riscontrate criticità

“A seguito di un sopralluogo è stata disposta la chiusura temporanea della struttura al fine di intraprendere gli interventi necessari per il suo adeguamento” ha detto l’assessore Francesca Coluccio

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A Paternò, a seguito delle numerose segnalazioni ricevute, è stato effettuato un sopralluogo all’interno del rifugio temporaneo per randagi che si trova all’interno dell’autoparco comunale di via Giovanni Verga. Sono state riscontrate alcune criticità all’interno del rifugio. “A seguito di tale valutazione e in accordo con il Comando della Polizia Municipale, si è ritenuto necessario disporre la chiusura temporanea della struttura al fine di intraprendere gli interventi necessari per il suo adeguamento”.

A darne comunicazione è l’assessore comunale al randagismo Francesco Coluccio. “Al termine dei lavori, la struttura sarà nuovamente adibita all’ospitalità provvisoria degli animali, con l’obiettivo di favorirne l’adozione, il reinserimento nel territorio e, qualora necessario, il loro trasferimento al rifugio con il quale il Comune ha un contratto in corso- dice la Coluccio- Siamo pienamente consapevoli del forte legame affettivo che unisce i volontari agli animali e desideriamo esprimere sin da ora la nostra sincera gratitudine per il prezioso lavoro che quotidianamente svolgono a beneficio della comunità. Auspichiamo che questa collaborazione possa proseguire nel rispetto delle regole e nell’esclusivo interesse degli animali” ha proseguito la Coluccio.

A partire, da domani, in attesa di una sistemazione più idonea alle necessità degli animali, i volontari che “desiderano prestare assistenza ai cani potranno ritirare le chiavi della struttura presso il Comando di Polizia Municipale, previa identificazione e registrazione. Al termine degli interventi di adeguamento, e con il contributo di tutti, sarà organizzato un incontro con le associazioni e i volontari al fine di pianificare insieme la gestione dei cani randagi, sempre nell’interesse del loro benessere” ha concluso Francesca Coluccio.

 

Cronaca

Sicilia, ondate di calore, stop ad attività lavorative a rischio con temperature elevate

Il divieto riguarda le aziende agricole, florovivaistiche, edili (e affini) e le cave. Lo stop scatterà dalle 12,30 alle 16 nelle aree e nei giorni in cui verrà segnalato, nella fascia oraria, un livello di rischio “alto”

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Stop alle attività in alcuni settori produttivi durante le ore più calde nelle giornate e nelle aree ad alto rischio per le elevate temperature. È quanto prevede un’ordinanza firmata  dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e che resterà in vigore fino al 31 agosto.

Il divieto riguarda le aziende agricole, florovivaistiche, edili (e affini) e le cave. Lo stop scatterà dalle 12,30 alle 16 nelle aree e nei giorni in cui verrà segnalato, nella fascia oraria, un livello di rischio “alto” dalla mappa “Lavoratore al sole e attività fisica intensa”.

“Abbiamo voluto riproporre anche quest’anno l’ordinanza – spiega il presidente Schifani – perché non possiamo restare indifferenti davanti ai rischi estremi causati dal caldo, soprattutto per chi lavora all’aperto e senza protezioni. Questo provvedimento è un atto di civiltà e rispetto nei confronti dei lavoratori per proteggerli e prevenire tragedie annunciate. È una misura concreta, basata su dati scientifici, che richiede la massima collaborazione da parte delle imprese e dei datori di lavoro. La sicurezza non può e non deve essere mai considerata un optional”.

In caso di interventi di pubblica utilità, di protezione civile o di salvaguardia dell’incolumità, l’ordinanza non verrà applicata alle amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio e ai loro appaltatori, anche se i datori di lavoro dovranno intervenire con specifiche misure organizzative e operative per tutelare il personale.

 

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Cronaca

Belpasso, incendio di vaste proporzioni in contrada Valcorrente

Altro rogo, nella tarda serata di ieri,  lungo la strada provinciale 56/II, l’arteria viaria che congiunge Paternò con Belpasso

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Un incendio ha devastato una vasta zona di contrada Valcorrente in territorio di Belpasso nei terreni attigui alla Statale 121. L’allarme è scattato poco prima delle 13.30. Le fiamme hanno avvolto un’area incolta, ricca di vegetazione spontanea e sterpaglie, ma anche di rifiuti.

L’incendio ha minacciato capannoni artigianali e industriali che si trovano nei pressi di via Casalini. Minacciate anche alcuni  esercizi commerciali. Ad intervenire  i vigili del fuoco del distaccamento di “Catania Nord” e due autobotti provenienti dalla sede centrale del comando provinciale di via Cesare Beccaria.

Fiamme anche ai margini della statale 121. L’alta colonna di fumo era visibile da lontano, mentre il denso fumo nero ha reso l’aria irrespirabile. Ridotta la visibilità per gli automobilisti e camionisti in transito su entrambe le direzioni di marcia della statale, su cui si sono registrati di conseguenza dei rallentamenti con il transito veicolare che inevitabilmente ne ha parecchio risentito.

Altro incendio di una certa gravità, nella tarda serata di ieri,  lungo la strada provinciale 56/II, l’arteria viaria che congiunge Paternò con Belpasso, nei pressi dello svincolo per Belpasso posto sulla SS 284.  In fiamme un terreno incolto che si trova tra i due comuni. Il rogo ha divorato ulivi e minacciato un b&b. Sul posto pompieri di Adrano.

I vigili del fuoco hanno lavorato celermente per impedire che il fuoco si estendesse nelle zone limitrofe.  Il  tempestivo intervento dei pompieri ha impedito che le fiamme si avvicinassero minacciosamente alla struttura ricettiva. Le fiamme sarebbero partite dalla sterpaglia presente proprio tra la statale 284 e la provinciale 56/II

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