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Cronaca

Paternò, controllati dalla Polizia di Stato diversi lavoratori stranieri

Alcuni stranieri sono stati condotti negli uffici del commissariato di Adrano per ulteriori accertamenti

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Controllati, nel pomeriggio di ieri a Paternò, da parte della polizia di stato di Adrano e da agenti della Questura di Catania, diversi lavoratori stranieri. Si tratta di una attività di polizia iniziata già da qualche settimana, cosi come disposto dalla Questura etnea. I controlli hanno interessato cittadini del Nord Africa presenti in città per la campagna agrumicola.

L’attività di controllo si è principalmente concentrata tra Piazza Indipendenza, Piazza Regina Margherita e Piazza Vittorio Veneto. Numerosi i cittadini extracomunitari, soprattutto di nazionalità marocchina e tunisina, che sono stati identificati. Nelle principali piazze della città sono stati numerosi coloro ai quali sono stati controllati per verificare la loro posizione sul territorio nazionale.

Forze dell’ordine che hanno anche “verificato” diversi furgoni che trasportavano braccianti agricoli, sempre stranieri che facevano ritorno in città dopo una giornata di lavoro. Alla fine dei controlli alcuni stranieri sono stati condotti negli uffici del commissariato di Adrano per ulteriori accertamenti. Controllati anche gli esercizi commerciali gestiti da cittadini extracomunitari.

 

Cronaca

Gravina di Catania e Mascalucia, controlli sui luoghi di lavoro, irregolarità in due autolavaggi

I militari dell’Arma hanno denunciato i due titolari ed elevate sanzioni amministrative

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Proseguono i controlli straordinari del territorio dei carabinieri del comando provinciale di Catania, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro, al fine di accertare e reprimere le violazioni sulla legislazione sociale e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

A tal proposito i carabinieri della Tenenza di Mascalucia e della compagnia di Gravina di Catania, hanno ispezionato due attività di autolavaggio, denunciandone i proprietari per omessa sorveglianza sanitaria dei dipendenti, per aver installato impianti non autorizzati di videosorveglianza, e per aver impiegato lavoratori extracomunitari privi del permesso di soggiorno. L’attenzione dei carabinieri è stata indirizzata dapprima alla società con sede a Gravina di Catania, che si occupa sia del lavaggio che della vendita di veicoli.

I carabinieri hanno scorto 5 lavoratori intenti a pulire auto, ma 2 di loro erano “in nero”, perché mai assunti regolarmente. Peraltro, un impiegato di origini indiane, è risultato irregolare sul territorio italiano, perché privo di permesso di soggiorno, e comunque, nessuno di loro era stato sottoposto a sorveglianza sanitaria, ovvero l’insieme dei controlli medici che vengono effettuati da un dottore competente, all’interno dell’azienda, al fine di accertare l’assenza di controindicazioni al lavoro e prevenire l’insorgenza di malattie professionali. La titolare, una 37enne residente a Mascalucia, è stata denunciata all’autorità giudiziaria.

Oggetto dei controlli, è stato poi un altro autolavaggio con sede nella periferia sud di Mascalucia, presso il quale il titolare, un 61enne catanese, stava facendo lavorare due italiani mai assunti e due cittadini indiani senza permesso di soggiorno. Durante la verifica, i militari dell’Arma hanno accertato, inoltre, che nessuno di coloro che era stato assegnato ai lavaggi dei veicoli era stato sottoposto ad adeguata formazione e alla prevista sorveglianza sanitaria, e anche qui, l’aera era munita di numerose telecamere di videosorveglianza per le quali, però, non era mai stata richiesta l’autorizzazione.

Queste criticità emerse dagli accertamenti dei carabinieri, hanno fatto scattare, oltre alla denuncia penale per entrambi i titolari delle imprese, anche sanzioni amministrative per 5 mila euro, una maxi sanzione per aver impiegato lavoratori “in nero” di quasi 13 mila euro, ammende per altri 3 mila euro, con recupero di contributi assicurativi e assistenziali pari a 1.900 euro.

 

 

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Cronaca

Belpasso, quattro arresti per rapina, sequestro di persona e lesioni

Ad indagare i carabinieri della locale stazione che hanno prima sentito la vittima e poi analizzato le immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza e sentito le persone presenti ai fatti.

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Avevano commesso una rapina a Belpasso lo scorso gennaio ai danni di un 40enne. Lo avevano bloccato, derubato, minacciato e costretto a salire su un furgone per condurlo in una zona di campagna.

La Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito di attività investigativa svolta dai carabinieri della Stazione di Belpasso, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania, l’emissione di 4 misure cautelari per rapina, sequestro di persona e lesioni nei confronti di 4 belpassesi (due 25enni, un 27enne ed un 54enne).

Ad indagare su quanto accaduto, come detto, i carabinieri della locale stazione che hanno prima sentito la vittima e poi analizzato le immagini estrapolate da sistemi di videosorveglianza e l’escussione di persone presenti ai fatti.

Per 3 di loro si sono aperte le porte del carcere, per il 27enne sono scattati gli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

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