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Paternò, criticità sulle SP 57, consigliere provinciale Strano presenta una interrogazione

Nota diretta alla Città Metropolitana e chiede quali “misure concrete siano state programmate per garantire la pulizia della SP 57 e quali risorse sono previste nel bilancio per la manutenzione dell’arteria in questione”

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Ancora sotto i riflettori la questione legata alla Strada Provinciale 57, vecchia arteria stradale che collega Paternò a Ragalna, la quale nelle scorse settimane è stata al centro di malcontenti e proteste da parte dei residenti della zona, i quali quotidianamente rischiano la loro incolumità a causa di un transito veicolare anomalo: mezzi pesanti che sfrecciano in una strada già di per sé parecchio piccola oltre che lasciata da anni in uno stato di abbandono tra rifiuti e buche.

A mobilitarsi per primo, per stare accanto ai residenti, è stato il consigliere comunale paternese Michele Russo, il quale ha avuto una serie di incontri con i funzionari della Città Metropolitana di Catania. Quest’ultima aveva emesso una ordinanza per disciplinare il transito veicolare lungo la provinciale.

Tuttavia sembra che questa ordinanza non venga rispettata dall’utenza della strada.

Oggi a fare sentire la sua voce sulle criticità della provinciale 57 è il Sindaco di Castel di Iudica nonché consigliere metropolitano della Lega Ruggero Strano.

Quest’ultimo, tramite una interrogazione indirizzata al sindaco di Catania Enrico Trantino e al capo di gabinetto Gianluca Giuseppe Emmi, chiede di conoscere gli interventi di manutenzione previsti e nello specifico quali misure concrete siano state programmate per garantire la pulizia della SP 57 e quali risorse sono previste nel bilancio per la manutenzione dell’arteria in questione.

“Interventi- si legge nell’interrogazione – che risultano essere necessari al fine di prevenire gli incendi nei periodi di rischio elevato e soprattutto per garantire sicurezza e fluidità alla circolazione stradale”

giudiziaria

Catania, sospesi dal CGA i lavori di ampliamento del porticciolo

Per il Cga il parere favorevole espresso dalla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Catania “appare priva di adeguata motivazione e per taluni profili finanche contraddittorio

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Il Consiglio di giustizia amministrativa (CGA), accogliendo il ricorso presentato da Legambiente, ha emesso un’ordinanza che, riformando la valutazione del Tar etneo del 17 aprile scorso, sospende i lavori di ampliamento del porticciolo di Catania.

Secondo i giudici esistono “i requisiti del ‘fumus boni iuris’ e del ‘periculum in mora’ per la concessione della richiesta misura cautelare della sospensione dell’efficacia della sentenza appellata e, conseguentemente, del provvedimento impugnato con il ricorso di primo grado”.

Per il Cga il parere favorevole espresso dalla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Catania “appare priva di adeguata motivazione e per taluni profili finanche contraddittorio,  dove si tenga conto dell’indiscussa valenza storico- culturale del sito, un borgo marinaro le cui origini risalgono al VII secolo avanti Cristo, riconosciuta nel medesimo parere e della natura degli interventi previsti (eliminazione di una parte del molo antico)”.

Per i giudici amministrati di Palermo, le prescrizioni della Soprintendenza di Catania “non si palesano idonee a perseguire l’obiettivo della salvaguardia del valore paesaggistico” che deve perseguire. Nel provvedimento i giudici del Cga sottolineano anche come “assume in questa sede rilevanza anche la conclusione del concorso di progettazione indetto dal Comune di Catania per la riqualificazione dell’area interessata dalla estensione della concessione demaniale marittima oggetto di gravame”.

Per questi motivi, conclude l’ordinanza, “il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, in sede giurisdizionale, accoglie l’istanza cautelare e sospende l’esecutività della sentenza impugnata”.

 

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Cronaca

Catania, controlli Polstrada: 130 automobilisti sanzionati, oltre 300 punti decurtati dalle patenti

Gli agenti hanno presidiato i punti strategici della tangenziale e dello svincolo di San Gregorio, fermando e sanzionando diversi indisciplinati alla guida

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Oltre 300 punti decurtati dalle patenti e 130 automobilisti indisciplinati sanzionati dalla Polizia di Stato per le gravi violazioni accertate al Codice della Strada.

È il bilancio dell’attività di controllo eseguita dalla Polizia di Stato, nei principali snodi stradali del territorio catanese, nei primi giorni del mese di giugno per contrastare condotte illecite alla guida.

Gli agenti della Sezione Polizia Stradale di Catania hanno intensificato i servizi di pattugliamento per garantire la sicurezza stradale, in un periodo in cui, complice l’arrivo della bella stagione, si assiste ad un incremento degli spostamenti in tutta la rete di competenza, soprattutto nei fine settimana.

Gli agenti della Polstrada hanno presidiato i punti strategici della tangenziale e dello svincolo di San Gregorio, fermando e sanzionando diversi indisciplinati alla guida.

Centinaia i viaggiatori identificati, come anche i veicoli controllati con una pioggia di sanzioni. In particolare, 20 persone non avevano la cintura di sicurezza allacciata, 26 auto sono state sospese dalla circolazione stradale perché risultate prive della revisione periodica, mentre 20 mezzi sono stati sequestrati perché i rispettivi conducenti viaggiavano senza l’assicurazione per la responsabilità civile.

 

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