Sono trascorsi dieci anni da quel tragico 7 ottobre 2015, una data che Paternò non potrà mai dimenticare. In quella sera d’autunno, la città fu scossa da un incidente stradale che spezzò per sempre quattro giovani vite: Antonio Faranda, 23 anni, Giuseppe Russo di 17 anni e i due giovanissimi fidanzati, Valentina Aureliano, 22 anni e Gianluca Parisi, 23. Lo scontro, avvenuto lungo via Unità d’Italia, strada che costituisce il prolungamento di via Sardegna, fu violentissimo. Una Honda SH 300 e una moto KTM si urtarono con un impatto devastante, che non lasciò scampo a nessuno dei ragazzi coinvolti.
Sul posto accorsero immediatamente ambulanze, carabinieri e vigili del fuoco, ma ogni tentativo di soccorso si rivelò inutile. Nulla poté restituire il respiro a quei quattro ragazzi che, fino a pochi istanti prima, correvano incontro alla vita. Paternò si ritrovò così immersa in una notte di lacrime, incredulità e dolore.
Quella via, divenuta teatro di una tragedia senza precedenti, si trasformò in un simbolo di lutto e memoria. Le parole, allora come oggi, sembrano insufficienti di fronte a una ferita tanto profonda.
La città si fermò, unita nel cordoglio. Famiglie, amici e semplici cittadini si strinsero in un abbraccio collettivo, cercando conforto nel ricordo di quei quattro ragazzi che avevano ancora tutta la vita davanti.
A dieci anni di distanza, Paternò continua a ricordare Antonio, Giuseppe, Valentina e Gianluca, con lo stesso dolore e la stessa tenerezza di allora.
I loro nomi restano impressi nel cuore della comunità, come un monito silenzioso e come un invito, oggi più che mai, alla responsabilità sulle strade.
Perché nessuno possa mai dimenticare. Perché il loro sorriso continui a vivere, oltre il tempo, nella memoria di chi li ha amati.