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Associazionismo

Paternò, Festa dei Nonni all’Ipab “S.Bellia” con Enosis, Croce Rossa e bambini della primaria

I piccoli studenti hanno dedicato agli ospiti della struttura poesie, musiche e balli agli ospiti della struttura, oltre che donar loro anche un pensierino.

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Ieri 2 ottobre è stata celebrata la festa dei nonni, ricorrenza diffusa in alcune parti del mondo che ha l’obiettivo di rinforzare il legame tra le generazioni.  La festa dei nonni è anche un’occasione speciale per onorare quelle figure insostituibili che arricchiscono le nostre vite con amore, saggezza e dedizione. A Paternò, a festeggiare i nonnini ospiti presso l’Ipab Salvatore Bellia, ci hanno pensato i volontari dell’associazione socio culturale “Enosis” in sinergia con la Croce Rossa.

I volontari non hanno fatto mancare il loro affetto e la loro allegria allestendo dei momenti intensi e pieni di emozioni. A prendere parte anche alla festa dedicata ai nonni, numerosi bambini della scuola primaria che nel pomeriggio di ieri hanno dedicato poesie, musiche e balli agli ospiti della struttura, oltre che donar loro anche un pensierino.

I nonni, festeggiati non a caso, nel giorno in cui vengono celebrati gli angeli custodi, sono la linfa delle famiglie, la tradizione, l’esempio di dedizione e di dolcezza, tutti ingredienti che danno vita ad un rapporto speciale con i propri nipoti che il tempo non potrà mai cancellare. Soddisfatti i responsabili Cettina Garraffo di Croce Rossa e Riccardo Longo di Enosis per aver condiviso ancora una volta un’iniziativa così importante e  definendo i nonni una riserva di saggezza e conoscenze preziose, capaci di mantenere sempre vive le tradizioni di una cultura.

 

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Paternò, successo per l’evento “Metti in moto il dono”, iniziativa per promuovere donazione sangue

Circa 150 tra motociclisti, scooteristi e vespisti con addosso le pettorine delle sigle delle associazioni coinvolte

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Boom di partecipanti alla manifestazione “Metti in moto il dono”, giunta alla sua terza edizione e allestita dalle associazioni Advs – Fidas Catania, Gdvs Paternò e Moto club Catania.

Promuovere la donazione di sangue attraverso una bella passeggiata in sella alla due ruote tra le bellezze naturalistiche dei paesi alle pendici dall’Etna, questo l’obiettivo dell’evento che ha visto partire i centauri da Tremestieri Etneo per giungere fino a Maniace, passando da Ragalna. Circa 150 tra motociclisti, scooteristi e vespisti con addosso le pettorine delle sigle delle associazioni coinvolte.

Il via da Tremestieri, subito dopo la benedizione impartita da don Gaetano Sciuto, parroco di “Santa Maria della Pace”, poi l’arrivo a Ragalna in Piazza Municipio dove ad accoglierli c’era l’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Antonino Caruso. L’area antistante l’edificio municipale è stata predisposta, da un lato per offrire un rinfresco ai viaggiatori su due ruote, e dall’altro per la donazione vera e propria con la presenza dell’autoemoteca e del personale medico.

La ripartenza del nutrito gruppo di centauri ha segnato la fine della prima tappa del viaggio lungo le arterie urbane ed extraurbane dei comuni pedemontani, e l’approdo, con la conclusione della bella avventura solidale, al comune di Maniace, dove la cooperativa sociale “Orizzonti” e i produttori maniacesi hanno approntato lauti banchetti con le leccornie tradizionali per gli ospiti su due ruote e per quanti hanno voluto partecipare a questa festa di solidarietà.

L’amministrazione ha riservato un’accoglienza cordialissima ai partecipanti ricevuti dal sindaco Franco Parasiliti, il quale si è soffermato sulla necessità di rispondere adeguatamente alle richieste di sangue rispetto ad alcune patologie e per gli interventi chirurgici.  Bella iniziativa che si riconferma per il terzo anno con successo. E intanto i problemi al Centro Trasfusionale di Paternò permangono immutati: non si hanno date certe per il ripristino degli orari normali del servizio all’interno del nosocomio, ma i volontari restano operativi due volte a settimana con l’Autoemoteca per quanti vogliano donare il sangue.

 

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Catania, lotta ai tumori, successo per il “Pigiama walk and run” 2024 della Lilt

Oltre cento i partecipanti per una iniziativa svolta, contemporaneamente in 40 città italiane su iniziative delle sezioni provinciali della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori con il patrocinio di Coni e “Sport e salute”

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Grande partecipazione a Catania alla “Pigiama walk and run” l’edizione 2024 della manifestazione allestita dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) che, grazie anche al contributo degli sponsor, è riuscita a raccogliere oltre 4 mila euro che costituiranno il fondo di sostegno alle famiglie di piccoli pazienti oncologici.

Oltre cento i partecipanti, fra i quali molti giovanissimi. L’iniziativa, si è svolta contemporaneamente in 40 città italiane su iniziative delle sezioni provinciali dell’associazione, con il patrocinio di Coni e “Sport e salute”. Una camminata, o corsa per i runner, rigorosamente in pigiama, che si è posta un duplice obiettivo: manifestare solidarietà ai piccoli malati di tumore che sono costretti a indossare il pigiama per l’intera giornata nei reparti oncologici, e raccogliere fondi per sostenere le famiglie nelle quali un adolescente sta affrontando il cancro.

Nel capoluogo etneo i partecipanti si sono radunati presso il lido “Aquarius” dal quale è partita la passeggiata che ha raggiunto piazza Castello di Aci Castello, per poi ritornare al punto d’inizio. L’iniziativa, giunta alla sesta edizione nazionale e alla seconda provinciale, ricade a settembre poiché è questo il mese in cui si celebra a livello mondiale il “gold ribbon” (nastro d’oro) dedicato alla sensibilizzazione sui tumori pediatrici.

“Siamo davvero felici per la riuscita della Pigiama run di quest’anno. – cosi ha dichiarato il Presidente della Lilt di Catania, Aurora Scalisi- “Abbiamo raggiunto l’importante obiettivo di sensibilizzare sui tumori pediatrici non soltanto con i canali tradizionali della comunicazione: tanta gente, vedendoci camminare in pigiama, ci ha chiesto il senso dell’iniziativa e come contribuire a sostenere le famiglie dei piccoli pazienti”.

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